ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/10393

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 730 del 25/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: TERZONI PATRIZIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/01/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2017
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2017
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2017
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2017
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2017
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2017
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 25/01/2017
Stato iter:
26/01/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/01/2017
Resoconto TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 26/01/2017
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 26/01/2017
Resoconto TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 26/01/2017

SVOLTO IL 26/01/2017

CONCLUSO IL 26/01/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-10393
presentato da
TERZONI Patrizia
testo di
Mercoledì 25 gennaio 2017, seduta n. 730

   TERZONI, BUSTO, DAGA, DE ROSA, MANNINO, MICILLO, ZOLEZZI e VIGNAROLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   in una intervista del TG3 il presidente della Commissione grandi rischi ha affermato che per le tre dighe del lago di Campotosto, quella di Cancelli, all'estremità nord del lago, quella di Sella Pedicate all'estremità sud e quella di Rio Fùcino, al centro sulla sponda est, si paventa un «rischio Vajont» soprattutto a causa di una faglia che corre proprio sotto la diga di Rio Fùcino;
   successivamente lo stesso presidente ha diramato una precisazione con la quale ha dichiarato che «non esiste un pericolo imminente», non smentendo quindi quanto detto in precedenza e invitando comunque a un monitoraggio sistematico delle dighe;
   anche l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ipotizza che la faglia sopra indicata potrebbe generare un terremoto di magnitudo superiore a 6. Tale eventualità era stata ipotizzata anche nel 2009 dopo il terremoto de L'Aquila quando si era già denunciato il rischio che la riattivazione della faglia avrebbe potuto provocare degli smottamenti lungo le sponde dell'invaso e spaccature del terreno proprio in corrispondenza della diga;
   Enel, che è il gestore delle dighe, ha dichiarato che le strutture sono in buono stato e che l'invaso è stato gradualmente svuotato fino a ridurlo a circa il 40 per cento della sua massima portata;
   situazioni analoghe si registrano per altre dighe presenti nell'area interessata dai fenomeni sismici degli ultimi mesi, per questo si apprende dalla stampa che si è svolta una riunione presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti alla quale hanno partecipato il capo della protezione civile, Fabrizio Curcio, il presidente della regione Abruzzo, rappresentanti delle regioni Lazio, Marche e Umbria, il presidente della Commissione grandi rischi e i vari gestori di bacini artificiali (pubblici e privati) nei territori colpiti dal terremoto: Enel produzione, Consorzio Bonifica Marche, Erg Hydro, Acea Spa, Consorzio di Bonifica Centro Saline Alento Foro, Azienda speciale servizi municipalizzati Tolentino, Consorzio Bonificazione Umbra –:
   quali siano stati gli esiti dell'incontro ricordato e, in particolare, quali siano le condizioni di ciascuna delle strutture attualmente sotto monitoraggio, soprattutto quelle per le quali in questi mesi si è registrata la massima attenzione, ossia le dighe di Campotosto in Abruzzo e quella di Castreccioni nelle Marche, e se e quali interventi siano previsti al fine di ridurre al minimo eventuali rischi non solo nell'immediato ma anche per gli anni a venire. (5-10393)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 26 gennaio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-10393

  La questione delle dighe, a seguito degli ulteriori eventi sismici che il 18 gennaio scorso hanno colpito nuovamente il territorio delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, nonché gli eccezionali fenomeni meteorologici che hanno interessato il territorio delle medesime regioni, sono stati affrontati nel corso del question time nella seduta di ieri in Aula Camera.
  Al riguardo la Ministra per i rapporti con il Parlamento ha avuto modo di evidenziare che i soggetti istituzionali competenti hanno posto in essere gli adempimenti necessari a verificare, anche con riferimento al sistema delle grandi dighe, lo stato di sicurezza delle stesse.
  Inoltre, come correttamente evidenziato dagli Onorevoli interroganti, il 23 gennaio scorso il Ministro Delrio, di concerto con il Dipartimento della Protezione civile, ha convocato le regioni, la Commissione grandi rischi e i gestori delle grandi dighe localizzate nelle zone sismiche, per fare il punto sulla sicurezza delle dighe dell'Italia centrale.
  In particolare, l'incontro ha consentito di fare un punto della situazione rispetto ai controlli e alle misure adottate dopo le scosse sismiche del 24 agosto e 30 ottobre 2016 e rispetto alla più recente del 18 gennaio.
  Gli enti gestori, per quanto riguarda le dighe di Campotosto, hanno confermato che non sono state evidenziate criticità rilevanti sia nei controlli ordinari, sia in quelli scattati, come da procedura, dopo i terremoti recenti ma gli stessi sono stati invitati a tenere sempre molto alta la guardia vista la frequenza degli eventi sismici
  Il Ministro Delrio ha sollecitato una prosecuzione del monitoraggio e una condivisione delle informazioni, con un aggiornamento puntuale con le realtà territoriali. Il lavoro continuerà nei prossimi giorni a livello tecnico tra i soggetti presenti al tavolo.
  In una situazione di normalità, ferma restando la responsabilità dei gestori per la sicurezza e la manutenzione, i controlli sulle dighe, secondo il protocollo, vengono anche fatti due volte l'anno dagli ingegneri della direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche ed elettriche del MIT. Ovviamente, con le scosse i controlli sono intensificati e pertanto le verifiche saranno fatte con più frequenza.
  Enel ha segnalato che sta procedendo alla riduzione del livello di invaso di Campotosto e ieri tale livello era inferiore di 10-11 metri rispetto alla quota massima di regolazione, corrispondente a circa il 40-41 per cento del volume totale di invaso.
  Inoltre, Enel ha avviato con la Prefettura dell'Aquila e con gli enti territoriali una serie di attività volte a consentire il progressivo vuotamento del serbatoio di Campotosto nel rispetto dell'idraulicità dell'alveo di valle. Al momento le operazioni vengono eseguite attraverso l'utilizzo della risorsa idrica nelle centrali.
  Da ultimo, informo che per quanto riguarda i documenti di protezione civile delle dighe di Campotosto, ancorché vigenti quelli del 2001, i competenti uffici del MIT provvederanno all'aggiornamento degli stessi entro 15 giorni da oggi, anticipando il programma triennale assentito dalla Commissione protezione civile delle Regioni che prevedeva la scadenza del termine al 31 dicembre 2018, così come dichiarato nella riunione, convocata dal Presidente della Regione Abruzzo presso la Prefettura dell'Aquila, tenutasi ieri.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

zona sinistrata

sisma