ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/10344

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 728 del 23/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: FEDRIGA MASSIMILIANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 23/01/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 23/01/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 23/01/2017
Stato iter:
24/01/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 24/01/2017
Resoconto GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
 
RISPOSTA GOVERNO 24/01/2017
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 24/01/2017
Resoconto GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 24/01/2017

SVOLTO IL 24/01/2017

CONCLUSO IL 24/01/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-10344
presentato da
FEDRIGA Massimiliano
testo di
Lunedì 23 gennaio 2017, seduta n. 728

   FEDRIGA e GUIDESI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   in Italia mancano circa 400.000 ettari di olivicoltura per garantire il fabbisogno interno, mentre il consumo mondiale di olio extra vergine d'oliva è in continua crescita;
   l'olivicoltura italiana, per essere competitiva a livello mondiale e per far fronte al fabbisogno interno, deve necessariamente dotarsi di nuove piantazioni più moderne e attrezzate. Strumenti, questi, che sarebbero utili anche per combattere il sempre più crescente fenomeno delle contraffazioni alle quali l'olio è soggetto;
   la normativa in tema di olio rappresenta certamente un miglioramento per gli interventi di settore e introduce strumenti importanti per il contrasto delle frodi e per la tutela della qualità, ma è necessario un ulteriore e significativo passaggio affinché il Made in Italy e la bontà dell'olio extravergine italiano abbiano il riconoscimento in termini di maggiore valorizzazione economica, migliorando la concorrenzialità con gli altri Paesi, anche in termini di quantità e qualità degli oli per i quali l'Italia è già leadership nel mondo;
   occorre iniziare una seria e valida programmazione della coltura dell'olio, attraverso un programma pluriennale finalizzato all'aumento dei terreni olivati che esaltino le qualità dei nostri oli extravergini con un offerta di volumi di maggiore significatività;
   il Piano olivicolo nazionale (PON) è un'azione pluriennale sostenuta da un adeguato sforzo finanziario che sostiene gli impegni degli agricoltori/olivicoltori. Il nuovo PON, però, secondo gli interroganti rispetta solo in parte le vere e inderogabili necessità del settore in termini di programma e manca totalmente di un piano attuativo in termini di finanziamento. Sono state finanziate solo piccole cifre che andranno poi a disperdersi tra i vari enti del settore o soggetti non qualificati, come sovente è accaduto, senza arrivare a chi realmente vorrebbe fare della buona olivicoltura;
   risulta necessaria un'assegnazione di risorse finanziarie, più congrua e mirata, a quelle aziende che vogliono seriamente realizzare una olivicoltura di qualità. Purtroppo, di quel poco che viene finanziato per l'olivicoltura solo una piccola parte arriva realmente ai produttori di olio di qualità –:
   quali iniziative di tipo normativo, e finanziario si intendano mettere in atto affinché si pongano le basi per un vero rilancio del settore olivicolo, dando piena attuazione al Piano olivicolo nazionale (PON) presupposto indispensabile per una ripresa della competitività dei nostri oli extravergini di oliva e di quelle aziende che producono olio di qualità al fine di dare forza a una nuova olivicoltura che affronti in modo deciso le numerose problematiche esistenti (5-10344)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 24 gennaio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-10344

  Signor Presidente, Onorevoli deputati, questo Ministero ha la massima attenzione in ordine a tutti i possibili interventi normativi e finanziari da mettere in atto al fine di porre le basi per un reale rilancio di settore del comparto produttivo oleicolo, dando piena attuazione al Piano Olivicolo Nazionale (PON), che per la prima volta è stato messo in campo a livello statale. Questo rappresenta una chiave fondamentale di supporto alla ripresa della competitività dei nostri olii extravergine di oliva.
  Proprio per una sua più efficace attuazione il Governo ha individuato un mirato strumento finanziario, rappresentato dal Fondo di intervento per il settore olivicolo, istituito con il decreto-legge 5 maggio 2015, n. 5, convertito con modificazioni, dalla legge 2 luglio 2015, n. 91, con una dotazione di 32 milioni di euro.
  Nell'ambito della OCM, poi, sono previste misure specifiche di sostegno al settore dell'olio di oliva che prevedono un finanziamento comunitario di euro 108 milioni circa spalmati nel triennio di programmazione.
  Sempre per dare sostegno al settore olivicolo l'Italia, con il decreto ministeriale 18 novembre 2014, ha deciso di destinare 70 milioni di euro l'anno del plafond totale per il sostegno accoppiato nell'ambito delle risorse Pac.
  In ultimo, asset non meno rilevante, parliamo di uno strumento di organizzazione della produzione e della filiera. Il citato decreto-legge n. 91 di 2015 apporta inoltre una significativa innovazione nell'ambito delle relazioni di filiere modificando in modo incisivo la normativa sulle organizzazioni interprofessionali. Proprio grazie a questa norma si è arrivati al riconoscimento della prima organizzazione interprofessionale dell'olio mai fatta prima in Italia.
  Per questo il Fondo nazionale di intervento va nella direzione di uno strategico supporto allo sviluppo delle forme organizzate: le risorse disponibili per oltre un terzo vengono destinate a supportare la crescita organizzativa delle Organizzazioni di produttori, chiamate ad affrontare una riforma che è imposta non solo dalla normativa di respiro comunitario ma anche dalle contingenze di mercato.
  Accanto a tali obiettivi strategici, appena esemplificati alla Vostra attenzione, abbiamo collocato ambiti operativi non meno significativi ed efficaci tra i quali cito, in particolare l'attività di ricerca (1/4 delle risorse cioè circa 8 milioni di euro) e l'attività di promozione ed informazione che si attesta sull'ordine del 16 per cento delle risorse totali. Sono questi due i cardini su cui la filiera ha sempre manifestato una forte domanda e alla quale abbiamo inteso dare una risposta adeguata.
  Entro il mese di dicembre 2016, stante la sua complessità, è stato elaborato ed assegnato al CREA un primo stralcio del programma nazionale di ricerca olivicolo, per terminare la sua elaborazione entro il prossimo mese di febbraio.
  In conclusione, segnalo che, nei giorni addietro, è stato dato avvio ai primi impegni di spesa – che riguardano in particolare il finanziamento delle attività di ricerca ed una prima tranche di finanziamento per l'accesso al credito – ed è stato pubblicato un bando finalizzato alle Organizzazioni di produttori per la promozione dei sistemi di qualità.
  A breve un ulteriore bando verrà pubblicato per le PMI costituite in reti di impresa e nei prossimi mesi il MIPAAF sarà impegnato nel completamento delle iniziative previste dal Piano.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

consumo interno

oleicoltura

consumo alimentare