ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10265

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 723 del 13/01/2017
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/15097
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/01/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO 12/01/2017


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 12/01/2017
Stato iter:
19/01/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/01/2017
Resoconto GIRO MARIO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 19/01/2017
Resoconto REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/01/2017

DISCUSSIONE IL 19/01/2017

SVOLTO IL 19/01/2017

CONCLUSO IL 19/01/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10265
presentato da
REALACCI Ermete
testo di
Venerdì 13 gennaio 2017, seduta n. 723

   REALACCI e QUARTAPELLE PROCOPIO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   si evince da alcuni quotidiani nazionali — come la Repubblica — e da un articolo di Manuel Orazi apparso su Il Foglio il 31 dicembre 2016 che il complesso di «Villa Namazee», a Teheran, progettato da Gio Ponti in collaborazione con Fausto Melotti e Paolo Poli tra il 1957 e il 1964 nel nord della capitale iraniana, è in pericolo e pare stia per essere abbattuto per la realizzazione di un hotel a stelle di circa 20 piani;
   commissionata al famoso architetto italiano dall'uomo d'affari iraniano Namazee Shafi, la villa di altissimo valore architettonico è stata costruita nei ricchi sobborghi della città. Questo è peraltro l'unico edificio firmato Ponti in Medio Oriente ancora intatto dopo che, in Iraq, l'edificio sede di uffici governativi completato nel 1958 a Baghdad è stato danneggiato durante l'ultimo conflitto bellico;
   Villa Namazee ha cambiato più volte proprietà e, nonostante abbia già ricevuto un vincolo come edificio di interesse nazionale, una recente sentenza di un tribunale ha permesso agli attuali proprietari di stralciarlo: ora sono dunque liberi di venderla e di abbatterla per una speculazione edilizia;
   la notizia ha anche trovato spazio in prestigiosi quotidiani internazionali come il Guardian e IntramurosInternational design magazine, oltreché per l'alto valore artistico dell'edificio, perché esso forma un «trittico» unico di edifici privati con Planchart ville (1953-1960) e Arreza (1954-1958), costruito in Venezuela a Caracas –:
   se i Ministri interrogati non intendano con la necessaria rapidità, anche per tramite della rappresentanza diplomatica e dell'Istituto italiano di cultura, rappresentare al Governo di Teheran e all'amministrazione cittadina la preoccupazione e l'opposizione del governo italiano all'abbattimento di un gioiello dell'architettura nazionale firmato da Gio Ponti in quel Paese, quale è «Villa Namazee», simbolo delle ottime relazioni diplomatiche, commerciali e culturali che l'Iran e l'Italia hanno avuto da sempre. (5-10265)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 19 gennaio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-10265

  Ringrazio l'Onorevole interrogante per avermi dato l'opportunità di fornire il quadro della situazione di villa Namazee e delle prospettive che si profilano all'orizzonte.
  La questione è ben nota alla nostra Ambasciata a Teheran, che la sta seguendo da tempo. Come evidenziato nell'interrogazione stessa, Villa Nemazee è di proprietà di un privato.   Recentemente, il vincolo alla quale era sottoposta la villa è stato stralciato da una recente sentenza di un tribunale locale. Le intenzioni del proprietario sarebbero di costruire un albergo sul lotto di terreno su cui insiste la villa, situata in uno dei quartieri residenziali di maggiore valore immobiliare di Teheran.
  La vicenda ha determinato la mobilitazione degli ambienti culturali iraniani, soprattutto degli architetti, a tutela della villa.
  Anche sulla base delle sollecitazioni e preoccupazioni espresse da intellettuali e artisti sia italiani e iraniani, l'Ambasciatore d'Italia a Teheran ha indirizzato nei giorni scorsi una lettera al Sindaco di Teheran, chiedendogli di fare il possibile per preservare la Villa. Il Comune di Teheran è in effetti l'autorità che potrebbe esercitare opera di persuasione affinché il proprietario receda dall'intento di distruggere la Villa. Questo edificio infatti, pur essendo come detto proprietà di un privato, è l'opera di uno fra i più celebri e stimati architetti italiani nel mondo ed è diventato anche il simbolo degli intensi rapporti, sia culturali che di amicizia, fra i due popoli. Il suo abbattimento costituirebbe sicuramente una ferita ma, soprattutto, rischierebbe di avere ripercussioni sull'immagine internazionale delle stesse Autorità municipali. Cosa che non abbiamo mancato di far notare alle nostre controparti locali, proprio in spirito di amicizia.
  Sulla questione di Villa Namazee la nostra Ambasciata è naturalmente in stretto contatto anche con Paolo Ponti, figlio di Giò Ponti, che segue da vicino la vicenda. Con lui si sta vagliando anche l'ipotesi di rendere eventualmente compatibili i progetti relativi alla costruzione dell'albergo con la conservazione dell'edificio originale.
  Va detto che ogni passo che si intenda effettuare, per essere efficace, deve tener conto non soltanto del necessario rispetto per le decisioni della magistratura locale, ma anche dell'estrema sensibilità che il principio di non ingerenza negli affari interni assume nel contesto della Repubblica islamica.
  Vorrei in ogni caso rassicurare l'Onorevole interrogante che la nostra Ambasciata continua e continuerà a seguire con la massima attenzione la vicenda, cercando di aprire un canale di dialogo con il Sindaco.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

guerra

edificio

speculazione immobiliare