ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/10238

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 722 del 11/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: NICCHI MARISA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 11/01/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCOTTO ARTURO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/01/2017
GREGORI MONICA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/01/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 11/01/2017
Stato iter:
12/01/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/01/2017
Resoconto SCOTTO ARTURO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 12/01/2017
Resoconto FARAONE DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 12/01/2017
Resoconto SCOTTO ARTURO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/01/2017

SVOLTO IL 12/01/2017

CONCLUSO IL 12/01/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-10238
presentato da
NICCHI Marisa
testo di
Mercoledì 11 gennaio 2017, seduta n. 722

   NICCHI, SCOTTO e GREGORI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   tre dirigenti dell'ospedale Santa Maria della Pietà di Nola (Napoli) sono stati sospesi per aver consentito di far collocare sul pavimento del pronto soccorso per prestare le prime cure, due pazienti donne, nella notte tra il 7 e l'8 gennaio 2016;
   la Ministra interrogata ha quindi disposto un'ispezione all'ospedale, inviando i carabinieri del Nas – salvo poi definire «eroi» i medici di Nola per le condizioni nelle quali sono costretti a lavorare –, e il presidente della regione, De Luca, ha avviato un'indagine interna per accertare eventuali responsabilità, e chiesto le procedure di licenziamento dei responsabili del pronto Soccorso e del presidio ospedaliero campano;
   il direttore sanitario dell'ospedale, Andrea De Stefano, ha difeso le scelte fatte: «Abbiamo preferito curare le persone a terra piuttosto che non dare loro assistenza. In ospedale abbiamo 15 barelle, 10 delle quali al pronto soccorso, e sabato ne abbiamo “sequestrate” due alle autoambulanze per far fronte all'emergenza venutasi a creare»;
   le immagini dell'ospedale di Nola, seppur sconcertanti, non stupiscono: sono la naturale conseguenza di anni di tagli e sfascio della sanità in Campania, come purtroppo anche nel resto d'Italia;
   la situazione drammatica emersa all'ospedale campano è infatti la situazione quotidiana in cui da anni versano gran parte degli ospedali e dei pronto soccorsi italiani: mancanza di posti letto e di barelle, con pazienti che vengono tenuti per giorni nei corridoi dei pronto soccorsi, a volte, come accaduto a Nola, fatti adagiare su coperte, direttamente sul pavimento. A questo si aggiunge l'insostenibile carenza di medici e personale sanitario, costretti a lavorare tra enormi difficoltà;
   più che dei dirigenti e operatori dell'ospedale, che hanno fatto il possibile alle condizioni date, le responsabilità di quanto avvenuto ricadono principalmente secondo gli interroganti, in capo al Governatore De Luca quale responsabile della sanità regionale, e alla Ministra interrogata per gli insostenibili tagli al nostro Servizio sanitario nazionale che stanno compromettendo la stessa erogazione dei livelli essenziali di assistenza;
   si ricorda in proposito che dal 2000 ad oggi, con le scelte di riduzione di risorse e di risparmi di spesa, sono stati tagliati oltre 70 mila posti letto;
   quali iniziative urgenti si intendano adottare per dare una risposta alle inaccettabili criticità evidenziate in premessa considerato che per gli interroganti troppi anni di spending review, e di tagli al Servizio sanitario nazionale hanno compromesso, soprattutto nel mezzogiorno, la capacità della sanità pubblica di garantire gli stessi livelli essenziali di assistenza. (5-10238)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 12 gennaio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-10238

  Ringrazio gli On.li interroganti per aver sollevato una problematica di significativo e attuale interesse, e colgo l'occasione per associarmi al Ministro Lorenzin, che durante il question time di ieri in Aula ha rinnovato il ringraziamento ai medici, agli infermieri e a tutto il personale sanitario, che assicurano in tutta Italia, ogni giorno, una qualificata assistenza alle persone malate, lavorando spesso, in particolare nei pronto soccorso, in condizioni di grandissima difficoltà.
  Allo scopo di accertare quanto accaduto presso l'ospedale «Santa Maria della Pietà» di Nola, il Ministro Lorenzin ha chiesto, nell'immediatezza dei fatti, al Comando dei Carabinieri per la tutela della salute, di accertare le cause che avevano determinato la gravissima situazione registratasi nell'ospedale di Nola.
  I Carabinieri dei Nuclei Antisofisticazioni e Sanità hanno evidenziato che, tra la mattina del 7 e la serata dell'8 gennaio, hanno avuto accesso al pronto soccorso dell'ospedale di Nola 265 persone, con una punta massima di 320, rispetto ad una media giornaliera di 166 accessi.
  Tale incremento, assolutamente prevedibile, tenuto conto delle festività e dei picchi influenzali, ha palesato evidenti criticità nel sistema di gestione dell'emergenza-urgenza.
  Infatti, gli accertamenti compiuti hanno permesso di verificare, ad esempio, che non c'erano i protocolli che avrebbero permesso di utilizzare i posti letto tecnici disponibili, letti di dialisi e day hospital oncologico, e non sono stati utilizzati i posti letto del vicino ospedale di Pollena, a quindici minuti di percorrenza da Nola.
  Sul piano più generale dell'organizzazione del sistema sanitario della regione Campania, è stato accertato un ritardo nell'attuazione di alcuni fondamentali decreti emessi dal Commissario ad acta e dal Sub Commissario ad acta, concernenti la Rete Ospedaliera, la Rete di Assistenza Territoriale e l'Azienda Unica Regionale di Emergenza Urgenza.
  Il Ministro della salute, pertanto, ha richiesto ai Commissari di Governo, di esercitare tutti i poteri previsti dalla legge e dal mandato commissariale, per dare compiuta e rapida attuazione a tali decreti commissariali.
  Più in generale, per quanto riguarda gli aspetti economico-finanziari richiamati nell'interrogazione in esame, rammento che il finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale, a decorrere dal 2011, ha registrato un incremento, con riguardo all'anno 2017, il livello di finanziamento è pari a 113 milioni di euro, e quindi più elevato rispetto al 2016 di circa 2 miliardi.
  Per lo stesso 2016, inoltre, il finanziamento è stato superiore di 1,3 miliardi di euro rispetto all'anno 2015.
  Per il 2018 è stato determinato un ulteriore incremento di circa 2 miliardi di euro.
  Sono state sviluppate, altresì, iniziative di razionalizzazione della spesa sanitaria, disciplinate sia dalla normativa nazionale sia da quella regionale, allo scopo di rendere maggiormente efficiente ed efficace l'intero sistema sanitario, eliminando gli sprechi e potenziando settori strategici come l'innovazione, la ricerca, la formazione e la professionalità del personale dedicato.
  Ciò anche al fine di liberare risorse da reinvestire nello stesso settore sanitario, come indicato nell'articolo 1 del Patto per la Salute 2014-2016, e recepito nell'articolo 1, comma 557, della legge n. 190 del 2014.
  Detta disposizione impone alle Regioni di mantenere nell'interno del circuito della sanità i risparmi conseguiti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pronto soccorso

professione sanitaria

istituto ospedaliero