ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10194

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 720 del 09/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: SIBILIA CARLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 09/01/2017


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 09/01/2017
Stato iter:
31/01/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 31/01/2017
Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 31/01/2017
Resoconto SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/01/2017

DISCUSSIONE IL 31/01/2017

SVOLTO IL 31/01/2017

CONCLUSO IL 31/01/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10194
presentato da
SIBILIA Carlo
testo di
Lunedì 9 gennaio 2017, seduta n. 720

   SIBILIA. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   in data 11 ottobre 2016 l'interrogante ha presentato un'interrogazione (n. 5-09728) a risposta in Commissione indirizzata ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dello sviluppo economico, ad oggi rimasta senza risposta;
   nel predetto atto veniva sottolineata l'imminente scadenza del termine di sospensione del permesso di ricerca Nusco stabilito il 4 aprile 2015, per un massimo di 18 mesi, al fine di consentire al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare di pronunciarsi sulla valutazione di compatibilità ambientale relativa alla perforazione del pozzo Gesualdo I previsto a ridosso del centro abitato del comune di Gesualdo, in provincia di Avellino;
   nello stesso atto si evidenziava l'esistenza di un altro fattore di rischio, oltre a quello ambientale, di questa ricerca petrolifera e, cioè, realizzazione, nella stessa area, di un tunnel di collegamento rientrante nel progetto di costruzione della superstrada Lioni-Grottaminarda, per il quale l'ultimo decreto-legge recante disposizioni urgenti in materia di proroga di termini (il cosiddetto «mille proroghe») ha prolungato la gestione commissariale;
   sulla pagina dedicata del sito on line del Ministero dello sviluppo economico ad oggi non risulta alcuna notizia contenente un aggiornamento sul permesso di ricerca Nusco, nonostante siano decorsi i 18 mesi. Per cui, non essendosi il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare pronunciato sulla valutazione di compatibilità ambientale relativa alla perforazione del pozzo Gesualdo I, si deduce che il progetto sia da considerarsi decaduto –:
   quali siano ora le priorità energetiche da fonti rinnovabili, che sostituiscono quelle relative al permesso di ricerca «Nusco» da fonte fossile, di fatto ormai non più operativo. (5-10194)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 31 gennaio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-10194

  Il permesso di ricerca «Nusco», di cui all'atto in titolo, rilasciato con decreto ministeriale 21 ottobre 2010, successivamente rettificato con decreto ministeriale 25 febbraio 2011 era intestato alla Compagnia Generale Idrocarburi SpA (Cogeid SpA), rappresentante unico, e alla Italmin Exploration Srl, con quote rispettivamente dell'80 per cento e del 20 per cento.
  In data 3 settembre 2016 la Italmin Exploration Srl ha richiesto l'attribuzione in capo a sé medesima delle quote della Cogeid SpA, considerato che il 3 maggio 2016 il tribunale di Alessandria ha dichiarato il fallimento della Cogeid SpA.
  Attualmente, la società Italmin Exploration Srl è in attesa della nomina a rappresentante unico, per poter accedere all’iter procedurale presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
  Per tale motivo il Ministero dell'ambiente, sentito al riguardo, ha comunicato che ad oggi alla Direzione generale competente in materia, non risulta pervenuta alcuna istanza di valutazione ambientale per il pozzo Gesualdo 1 e, più in generale, non risultano in corso procedimenti relativi agli idrocarburi nella Regione Campania.
  Il Ministero dello sviluppo economico, per quanto di competenza, sta procedendo nella valutazione, ai sensi dell'articolo 6, del decreto direttoriale del 15 luglio 2015, della capacità tecnica ed economica della Italmin Exploration Srl.
  Nel frattempo, in data 10 ottobre 2016, la stessa società ha chiesto la proroga della sospensione del decorso temporale del permesso di ricerca «Nusco» e, pertanto, il progetto è da considerarsi ancora valido, sebbene al momento sospeso, nelle more della successiva pronuncia del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
  In merito al quesito posto dall'interrogante relativamente alle linee programmatiche del Governo in materia energetica, si rappresenta che nell'ambito della programmazione strategica sovranazionale, descritta nel pacchetto clima-energia 20-20-20 e nella «Tabella di marcia per l'Energia 2050» dell'Unione europea, è stato adottato nel 2013 il documento di Strategia Energetica Nazionale, ancora valido, sebbene in corso di aggiornamento.
  Tale documento risulta prioritariamente orientato alla promozione del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili, ma prevede anche, sia pur in misura sussidiaria, il ricorso alla produzione nazionale di fonti fossili (gas e olio), ritenuto necessario a livello internazionale ai fini della sicurezza strategica degli approvvigionamenti nel processo di transizione verso la decarbonizzazione.
  Tuttavia, non esiste un meccanismo diretto di «sostituzione» di iniziative energetiche su base territoriale. Infatti, l'attività di produzione di energia da fonti rinnovabili si inquadra nella disciplina generale della produzione energetica ed è attività libera.
  Inoltre, l'attività in questione è attività economica non riservata agli enti pubblici e non soggetta a regime di privativa, diversamente dalle attività in regime di concessione, quali quelle di coltivazione idrocarburi che sono comunque ad iniziativa di parte.
  Per stimolare l'iniziativa privata, il Governo mette a disposizione strumenti regolatori e incentivi economici, che hanno portato negli ultimi anni ad una forte crescita delle energie rinnovabili nel nostro Paese e al raggiungimento con largo anticipo del target del 17 per cento posto al 2020. Questa politica dovrà ora guardare ai nuovi ambiziosi target al 2030.
  Su base territoriale, lo sviluppo delle iniziative rimane legato alle scelte di uso del territorio regionale e locale, alle specifiche vocazioni dei territori e all'ottenimento o meno delle autorizzazioni, anche queste definite a livello regionale o locale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

energia rinnovabile

energia dolce

risorse rinnovabili