ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10181

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 718 del 28/12/2016
Firmatari
Primo firmatario: GNECCHI MARIALUISA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/12/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO 27/12/2016
ALBANELLA LUISELLA PARTITO DEMOCRATICO 27/12/2016
ARLOTTI TIZIANO PARTITO DEMOCRATICO 27/12/2016
BARUFFI DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 27/12/2016
BOCCUZZI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 27/12/2016
DI SALVO TITTI PARTITO DEMOCRATICO 27/12/2016
CASELLATO FLORIANA PARTITO DEMOCRATICO 27/12/2016
FONTANA CINZIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 27/12/2016
GIACOBBE ANNA PARTITO DEMOCRATICO 27/12/2016
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 27/12/2016
INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO 27/12/2016
MAESTRI PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 27/12/2016
MICCOLI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 27/12/2016
PARIS VALENTINA PARTITO DEMOCRATICO 27/12/2016
PICCOLO GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 27/12/2016
ROSTELLATO GESSICA PARTITO DEMOCRATICO 27/12/2016
ZAPPULLA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 27/12/2016
SIMONI ELISA PARTITO DEMOCRATICO 27/12/2016
MONGIELLO COLOMBA PARTITO DEMOCRATICO 27/12/2016
TINAGLI IRENE PARTITO DEMOCRATICO 27/12/2016
FRAGOMELI GIAN MARIO PARTITO DEMOCRATICO 18/01/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 27/12/2016
Stato iter:
19/01/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/01/2017
Resoconto CASSANO MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 19/01/2017
Resoconto GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 28/12/2016

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 18/01/2017

DISCUSSIONE IL 19/01/2017

SVOLTO IL 19/01/2017

CONCLUSO IL 19/01/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10181
presentato da
GNECCHI Marialuisa
testo presentato
Mercoledì 28 dicembre 2016
modificato
Mercoledì 18 gennaio 2017, seduta n. 726

   GNECCHI, DAMIANO, ALBANELLA, ARLOTTI, BARUFFI, BOCCUZZI, DI SALVO, CASELLATO, CINZIA MARIA FONTANA, GIACOBBE, GRIBAUDO, INCERTI, PATRIZIA MAESTRI, MICCOLI, PARIS, GIORGIO PICCOLO, ROSTELLATO, ZAPPULLA, SIMONI, MONGIELLO, TINAGLI, FRAGOMELI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   il 13 dicembre 2016 è stato presentato lo studio dell'Ordine degli attuari sui tassi di mortalità dei percettori di rendita da pensione in Italia;
   l'iniziativa, coordinata dall'Ordine degli attuari, ha coinvolto i principali enti erogatori di rendite in Italia, tra cui INPS e INAIL, oltre alcune associazioni di categoria ed è stato seguito da autorevoli istituti di vigilanza;
   il team dell'Ordine degli attuari ha preso in esame 15 milioni di dati, di cui 10 milioni riferiti alle pensioni di vecchiaia e il resto a pensioni di invalidità e superstiti ed ha evidenziato che la speranza di vita a 65 anni negli ultimi dieci anni osservati fino al 2011, pur essendo aumentata per tutte le collettività considerate, presenta delle differenze fra gli occupati nel settore privato, con redditi da pensione più bassi che hanno una maggiore tasso di mortalità, mentre i liberi professionisti e dipendenti pubblici, con redditi da pensioni più alte, hanno un tasso minore di mortalità;
   come è noto i decreti-legge n. 78 del 2009, n. 78 del 2010 e n. 201 del 2011, hanno introdotto gli adeguamenti automatici dei requisiti pensionistici in base alla speranza di vita, senza alcuna differenziazione rispetto al lavoro svolto durante il corso della vita lavorativa;
   sull'accesso alla pensione legata ad una aspettativa di vita indifferenziata, sono stati presentati numerosi atti di sindacato ispettivo, con il preciso intento di segnalare al Governo, che non tutti i lavori sono uguali e che già da studi ed indagini sull'argomento, come quelli della Banca d'Italia e del Ministero dell'economia e delle finanze, veniva segnalato che la speranza di vita dopo la pensione presenta delle evidenti differenze derivanti dal titolo di studio e dall'attività lavorativa svolta;
   peraltro, suddetta questione è stata oggetto di confronto e discussione fra Governo e organizzazioni sindacali, recepita nel verbale firmato il 23 settembre 2016 ed alcune misure sono state poi inserite nella legge di bilancio 2017, come ad esempio il congelamento dell'adeguamento dei requisiti pensionistici rispetto all'aspettativa di vita fino al 2025 per le attività usuranti di cui al decreto legislativo n. 67 del 2011 e l'individuazione di alcune attività lavorative considerate gravose, per quali è previsto l'accesso anticipato alla pensione rispetto ai requisiti vigenti;
   lo stesso presidente dell'INPS – Boeri, a margine della presentazione dello studio degli attuari citato in premessa, ha dichiarato all'ANSA: «Il presidente dell'Inps chiede che i criteri per la definizione dei lavori usuranti e gravosi siano “rigorosi” e guardino ai tassi di mortalità in queste categorie. Bisogna usare – criteri obiettivi. Bisogna guardare al rischio di mortalità. Dovremmo fare uno studio sulla speranza di vita delle categorie indicate nella legge di bilancio» –:
   se non ritenga il Ministro interrogato di promuovere l'avvio di uno studio sul rischio di mortalità collegate alle attività lavorative gravose, iniziando da quelle già individuate come tali nella legge di bilancio 2017, così come peraltro auspicato dal presidente dell'INPS. (5-10181)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 19 gennaio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-10181

  Con il presente atto parlamentare, si richiama l'attenzione del Governo sul collegamento tra rischio di mortalità e lo svolgimento di attività lavorative gravose.
  Al riguardo, voglio innanzitutto ricordare che l'INAIL ha partecipato allo studio, coordinato dall'Ordine nazionale degli attuari, sulla «mortalità dei percettori di rendita in Italia», i cui risultati sono stati presentati il 13 dicembre 2016 all'INPS.
  Tale studio ha analizzato la variazione delle tendenze demografiche dei percettori di rendita o pensione, monitorando la mortalità e la durata di vita delle diverse collettività coinvolte e confrontando gli andamenti con le analoghe tendenze della popolazione generale. La Consulenza statistico attuariale dell'INAIL ha contribuito fornendo, per ciascun anno del periodo statistico 1996-2011, i dati necessari al calcolo dei tassi di mortalità per i percettori di rendita di inabilità permanente da infortunio sul lavoro o malattia professionale, ovvero il numero degli esposti al rischio di eliminazione per morte e il numero dei decessi distinti per genere ed età.
  Voglio sottolineare che l'INAIL monitora periodicamente la sopravvivenza dei propri reddituari, elaborando tavole di mortalità distinte per normativa di riferimento delle rendite, tipologia di evento e classe di grado di inabilità permanente.
  Le tavole di mortalità che sono proiettate nel tempo rappresentano una delle basi tecniche fondamentali per la costruzione dei coefficienti di capitalizzazione, aggiornati periodicamente e necessari per il calcolo dei valori capitali delle prestazioni. Ricordo che i nuovi coefficienti di capitalizzazione sono stati recentemente approvati con decreto ministeriale 22 novembre 2016 e sostituiscono quelli di cui al decreto ministeriale 1o aprile 2008.
  In merito alle affermazioni del Presidente dell'INPS Boeri, a margine del convegno di presentazione dello studio dell'Ordine degli attuari, l'Istituto ha precisato che tali informazioni si riferivano a un'analisi prospettica da realizzarsi in occasione del prossimo convegno dell'Ordine degli attuari.
  Propedeutico all'analisi sulla diversificazione dell'aspettativa di vita in relazione all'attività lavorativa svolta è infatti la definizione rigorosa dei lavoratori usuranti e gravosi che la legge di bilancio 2017 rinvia a un apposito decreto di codesto Ministero, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze (articolo 1, comma 208), di revisione del decreto ministeriale 20 settembre 2011.
  In ogni caso, tengo a precisare che, in considerazione dell'importanza che riveste il tema sollevato dagli onorevoli interroganti, il Ministero è intenzionato a promuovere – in collaborazione con l'INPS e l'INAIL che hanno già dichiarato la propria disponibilità – l'avvio di uno studio volto all'analisi del differenziale di mortalità imputabile all'attività lavorativa svolta. In particolare, attraverso un apposito tavolo tecnico o un osservatorio permanente finalizzato alla individuazione e monitoraggio delle attività usuranti, si potrà procedere in maniera più mirata all'elaborazione delle stime tecniche necessarie per la diversificazione dell'aspettativa di vita.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pensionato

speranza di vita

vita lavorativa