ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09786

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 692 del 14/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: SGAMBATO CAMILLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/10/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANZI IRENE PARTITO DEMOCRATICO 18/01/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 14/10/2016
Stato iter:
19/01/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/01/2017
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 19/01/2017
Resoconto MANZI IRENE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/10/2016

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 18/01/2017

DISCUSSIONE IL 19/01/2017

SVOLTO IL 19/01/2017

CONCLUSO IL 19/01/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09786
presentato da
SGAMBATO Camilla
testo presentato
Venerdì 14 ottobre 2016
modificato
Mercoledì 18 gennaio 2017, seduta n. 726

   SGAMBATO, MANZI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   il 14 settembre 2016 M.S. risultava iscritto al Convitto nazionale «Vittorio Emanuele II» di Napoli in seguito ad un concorso;
   il ragazzo soffre di un'allergia al latte e ai suoi derivati che non gli ha mai impedito la regolare iscrizione ai cicli scolastici precedenti; l'allergologo, così come previsto dall'anafilassi, ha suggerito di mettere a disposizione della struttura scolastica i seguenti farmaci: bronco dilatatore, cortisone e fast jeckt di adrenalina;
   la famiglia non ha mai avuto problemi, dunque, ad inserire il figlio negli ordini di scuola precedenti dove, tra l'altro, non vi sono stati episodi di distrazione che hanno condotto a una crisi allergica tale da dover ricorrere agli strumenti summenzionati;
   tuttavia, nonostante il ragazzo abbia superato le selezioni e, nel mese di giugno 2016, la famiglia abbia firmato il «patto formativo», la scuola ha impedito la sua frequentazione nonostante le procedure di iscrizione fossero state completate regolarmente;
   proprio nel mese di luglio, infatti, era stata completata l'iscrizione con la presentazione alla segreteria didattica dei documenti richiesti, compreso il certificato di idoneità sportiva agonistica;
   il 31 agosto 2016 la famiglia viene contattata dall'educatore, colui che avrebbe dovuto sorvegliare il ragazzo anche nelle ore extra scolastiche (comprese quelle notturne), che fissa un incontro per una presentazione formale e chiede di far certificare al pediatra l'assenza di allergia al paracetamolo;
   all'atto di consegna del summenzionato certificato la famiglia ribadisce l'allergia di cui soffre il ragazzo ed evidenzia anche che il figlio, come tutti gli allergici, avrebbe potuto avere dei problemi con le contaminazioni e che, per questo, sarebbe stato necessario avere sempre con sé i farmaci di cui sopra;
   in data 12 settembre 2016 la famiglia viene convocata dalla dirigente scolastica per un colloquio nel corso del quale viene consigliato di rivolgersi ad altre scuole;
   tuttavia, lo stesso giorno la madre del ragazzo viene convocata dalla segreteria didattica dell'istituto all’open day, fissato per il giorno 14 settembre 2016, occasione in cui agli alunni vengono attribuite le camere. A tale evento la famiglia accompagna il ragazzo a scuola, dove però viene negato l'accesso;
   il 15 settembre 2016 la famiglia richiede che venga protocollato il certificato rilasciato dall'allergologa dottoressa Maiello in cui si legge che «al momento non accenna reazioni per inalazione di proteine del latte vaccino» ed anche che «al momento la sua patologia è compatibile con la vita comunitaria»;
   nonostante tale certificazione al ragazzo viene impedito di accedere all'istituto;
   risulterebbe che il ragazzo si sarebbe trasferito in un altro liceo scientifico sportivo;
   il giovane, dunque, non ha potuto frequentare il liceo scientifico sportivo da lui scelto, inoltre, in data 21 settembre 2016 le altre istituzioni scolastiche vicino alla residenza della famiglia erano oramai sature di iscrizioni, sia nella provincia di Napoli che di Caserta;
   attualmente, il ragazzo deve fare circa 100 chilometri al giorno per frequentare un liceo che sia in linea con il programma formativo svolto fino alla terza media;
   sarebbe auspicabile che la tutela della sicurezza professionale degli operatori non impedisse il rispetto del diritto allo studio e a una scelta formativa che favorisca la serenità e il benessere del minore –:
   come intenda intervenire per verificare che non sia stato leso il diritto allo studio del minore. (5-09786)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 19 gennaio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-09786

  In relazione a quanto segnalato dall'On.le interrogante, si forniscono gli elementi informativi acquisiti dall'Ufficio scolastico regionale per la Campania.
  Nello specifico, i genitori dell'alunno citato nell'interrogazione hanno presentato, all'atto dell'iscrizione, una documentazione medica attestante una mera allergia al latte e ai suoi derivati. Solo nei primi giorni di settembre i genitori hanno poi comunicato che tale allergia non era limitata al rischio di ingestione, ma anche a quello di contaminazione e di inalazione. Questa situazione veniva anche confermata dall'allergologa che teneva in cura il ragazzo.
  Stante le dichiarazioni della famiglia e del medico curante, il problema appariva grave in quanto, in caso d'insorgenza di una probabile crisi, si sarebbe reso necessario un pronto intervento medico per praticare una iniezione di adrenalina.
  L'Istituzione scolastica ha preso atto di non essere in grado di garantire la sicurezza dell'alunno che sarebbe stato esposto, sia da convittore che da semiconvittore, al rischio continuo di shock anafilattico per ben tre volte nell'arco della giornata in occasione della preparazione, della somministrazione e, ovviamente, della consumazione giornaliera dei pasti agli alunni, che il Convitto fornisce nel numero di oltre 100 a colazione, 800 a pranzo e 100 a cena.
  Va sottolineato, al riguardo, che il Convitto non annovera nei suoi ruoli personale adeguato a fronteggiare una situazione di gravità per tutto l'arco delle 24 ore, né è fornito di personale medico ma unicamente di un infermiere nominato per 6 ore giornaliere.
  Tutto ciò posto, il Dirigente scolastico ha invitato i genitori dell'alunno al fine di illustrare loro le difficoltà sopra descritte. In tale circostanza sono stati loro indicati altri due licei di Napoli ad indirizzo sportivo, entrambi facilmente raggiungibili dalla residenza del minore, che avrebbero consentito allo stesso di seguire serenamente il percorso scolastico richiesto, senza metterne a repentaglio la salute.
  Non si è verificata pertanto alcuna discriminazione da parte del Convitto Nazionale «Vittorio Emanuele II» di Napoli che, peraltro, tra convittori e semiconvittori, ospita diversi alunni allergici affetti da intolleranze, celiaci o vegetariani.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

istituto di istruzione

prodotto farmaceutico

allergia