ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09703

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 687 del 06/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: COLONNESE VEGA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/10/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2016
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2016
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2016
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2016
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2016
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2016
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 06/10/2016
Stato iter:
01/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/03/2017
Resoconto FARAONE DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 01/03/2017
Resoconto LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/10/2016

DISCUSSIONE IL 01/03/2017

SVOLTO IL 01/03/2017

CONCLUSO IL 01/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09703
presentato da
COLONNESE Vega
testo di
Giovedì 6 ottobre 2016, seduta n. 687

   COLONNESE, LOREFICE, DI VITA, GRILLO, SILVIA GIORDANO, MANTERO, BARONI e NESCI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   Annalisa Casali, una donna di 36 anni, è morta il 3 ottobre 2016, all'ospedale di Careggi (FI), dopo avere dato alla luce il suo bambino. La donna era giunta al reparto maternità nella notte tra il 2 e 3 ottobre con le doglie, partorendo poi in maniera naturale, senza bisogno di taglio cesareo. Subito dopo il parto la donna veniva ricoverata in terapia intensiva per complicanze: le veniva riscontrata la rottura della milza, che le veniva asportata. Le condizioni della neo mamma sono però peggiorate, fino a che la donna è morta, il 3 ottobre;
   secondo i primi accertamenti, la rottura della milza, potrebbe essere stata una complicazione grave causata dalla «manovra di Kristeller», che è una manovra ostetrica eseguita durante il parto in contemporanea con la contrazione. Essa consiste nell'applicazione di una spinta a livello del fondo dell'utero con lo scopo di facilitare l'espulsione della testa fetale in fase espulsiva avanzata;
   questa procedura, definita manovra «invisibile» perché mai riportata in cartella clinica, è pratica molto diffusa nonostante le sue controindicazioni. Essa infatti può portare a importanti complicanze sia materne (emorragie, distacco di placenta, rottura-lacerazione dell'utero, frattura costale, lesioni al bacino, rottura del fegato e della milza, lacerazioni dello sfintere anale) sia per il bambino (asfissia perinatale, frattura della clavicola, disabilità neurologiche permanenti, paralisi e handicap cerebrale, morte fetale);
   la maternità di Careggi è stata più volte centro di episodi di cronaca per la morte o per danni irreversibili a partorienti e/o neonati, nonostante conti più di 3000 parti all'anno e una percentuale di cesarei inferiore al 20 per cento;
   di recente, e cioè dall'inizio di quest'anno, nella sala parto del policlinico ci sono stati vari problemi, con lesioni gravissime e anche decessi di neonati. Quattro casi eclatanti, uno nel 2012 che ha comportato un risarcimento record di oltre due milioni di euro, e altri tre dall'inizio del 2016: una bambina, nata da parto gemellare, ha subito un'ipossia che l'ha ridotta in stato vegetativo; un'inchiesta penale è stata aperta invece su un altro caso di una bimba morta poco prima di nascere nell'aprile scorso (9 i dipendenti di Careggi indagati), a giugno un neonato ha avuto un gravissimo malore che lo ha ridotto in stato vegetativo e a luglio è morta una bimba che ha avuto un'ipossia a fine aprile;
   il progetto di sorveglianza attiva, messo in piedi da due anni dal Centro nazionale di sorveglianza e promozione della salute dell'Iss, grazie a un finanziamento del Centro controllo malattie (CCM) del Ministero della salute, ha creato una rete di circa trecento presidi sanitari pubblici e privati, che coprono però solo il 49 per cento dei nati nel Paese, anche se il progetto rappresenta un lodevole tentativo di rilevare, nel dettaglio, i percorsi assistenziali in modo da identificare eventuali criticità cliniche o organizzative e indicare le strategie di prevenzione delle morti evitabili –:
   se non intenda assumere iniziative per vietare le pratiche pericolose come la manovra del Kristeller, che, nonostante siano largamente controindicate, vengono comunque attuate, ovvero se non si ritenga opportuno informare preventivamente la gestante dei rischi connessi a tali pratiche;
   come intenda attivarsi per monitorare e verificare l'adeguatezza complessiva dello stato di approntamento ordinario e straordinario rispetto alla definizione degli standard di servizio;
   se non consideri necessario ed urgente intervenire per implementare il progetto di sorveglianza attiva di cui in premessa in modo da ottenere un quadro della situazione completo, il cui monitoraggio sia esteso a tutte le regioni italiane;
   se non intenda istituire una task force ispettiva per verificare eventuali errori nelle procedure eseguite e accertare se a determinare i casi avversi abbiano contribuito difetti organizzativi. (5-09703)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 1 marzo 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-09703

  L'Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi ha rappresentato che – sulla base della ricostruzione dei fatti richiesta e fornita dai professionisti delle strutture interessate – la signora Casali, dopo aver partorito naturalmente nel primissimo mattino del 2 ottobre, ha avuto un decorso regolare del post partum. Solo successivamente sono comparsi dei dolori addominali, dovuti ad un sanguinamento addominale, affrontato tempestivamente con intervento chirurgico, nel corso del quale è stata riscontrata la rottura della milza, in seguito asportata. La signora è stata, quindi, inviata in Terapia Intensiva, dove le sue condizioni sono progressivamente migliorate nel corso della giornata. Nelle prime ore del giorno successivo, il 3 ottobre, a seguito di un nuovo ed improvviso peggioramento, è stato effettuato un secondo intervento chirurgico che ha evidenziato un ulteriore sanguinamento addominale, nel corso del quale la paziente è deceduta. A seguito del decesso, i sanitari hanno chiesto l'esecuzione di un riscontro diagnostico, successivamente sospeso per l'intervento dell'Autorità Giudiziaria. Il mattino successivo all'evento, a poche ore dal decesso, è stata effettuata una ricostruzione dei fatti con tutti i professionisti coinvolti, la Direzione Sanitaria, la Direzione di Dipartimento e la struttura del Rischio Clinico Aziendale, in occasione della quale non è risultata, sulla base di quanto asserito dai predetti professionisti, essere stata praticata alcuna manovra di Kristeller, essendosi il parto svolto in maniera totalmente spontanea.
  Devo precisare che la manovra di Kristeller è una antica manovra che può facilitare la nascita del feto durante la seconda fase del travaglio; essa, peraltro, è una manovra non bandita dalle società scientifiche internazionali di riferimento e, secondo quanto riferito dall'Azienda medesima, presso il punto nascita di Careggi può essere ancora eseguita da parte di personale esperto solo in taluni casi selezionati.
  L'AOU in questione ha sottolineato che tutte le fasi di approfondimento sopra citate sono state preventivamente e puntualmente concordate con il Settore di Coordinamento Regionale del Rischio Clinico e che la segnalazione rispetto al caso è stata inserita tempestivamente nel Reporting and Learning Sistem.
  Ad ogni buon conto, l'Azienda ha evidenziato di aver attivato, già nel corso dei mesi di maggio, giugno e luglio 2016, un proprio percorso di miglioramento sotto il coordinamento del settore di Gestione del Rischio Clinico Regionale, condotto tramite analisi con FMEA, e coinvolgendo tutte le professionalità implicate nel percorso nascita. A questa analisi hanno partecipato anche professionisti provenienti da altre regioni, individuati e coordinati dalla Struttura del Rischio Clinico Regionale, i quali hanno contribuito a verificare ed approfondire le attuali modalità organizzative relative ai principali processi di presa in carico, continuità assistenziale e procedure chirurgiche relative al percorso ostetrico, condividendo le relative ipotesi di miglioramento. Da tali iniziative è scaturito un documento che definisce specifici obiettivi di miglioramento, quali la redazione di nuove procedure organizzative, l'effettuazione di interventi formativi specifici, la realizzazione di interventi strutturali e l'acquisizione di personale. I principali interventi previsti sono stati recepiti con provvedimento aziendale e sono stati in parte già effettuati mentre altri sono in corso di realizzazione, strettamente e costantemente monitorati dalla Direzione Aziendale e sottoposti a periodica rivalutazione da parte della struttura di coordinamento Regionale del Rischio Clinico.
  Premesso quanto sopra, ritengo opportuno precisare che il presidio di Careggi, facente parte della rete dei punti nascita della regione Toscana, rientra tra le strutture partecipanti al sistema di sorveglianza della mortalità materna nonché nel «Progetto pilota di sorveglianza della mortalità perinatale» attivato nel decorso mese di febbraio con il coordinamento dell'ISS e il finanziamento dalle Azioni Centrali del Ministero della Salute.
  Il Sistema di Sorveglianza della mortalità materna, coordinato dall'ISS, è nato con 6 regioni che coprivano sì il 49 per cento dei nati nel Paese – come riferito dagli onorevoli interroganti – ma che negli anni si è esteso arrivando a coinvolgere otto regioni (Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia) che coprono il 73 per cento dei nati del Paese.
  Colgo l'occasione per comunicare a tutti Voi che l'estensione della sorveglianza all'intero territorio nazionale sarà possibile a seguito della conclusione del procedimento di adozione del decreto del Presidente della Repubblica finalizzato all'istituzione di registri e sorveglianze di interesse nazionale, che garantirà un finanziamento ad hoc. L'esperienza maturata ad oggi nelle otto regioni italiane coinvolte nella sorveglianza evidenzia come il patrimonio informativo a disposizione collochi il nostro Paese tra quelli più avanzati nel campo della registrazione e del monitoraggio della mortalità materna. Le informazioni raccolte hanno prodotto stime affidabili del fenomeno rilevando negli anni 2006-2012 una sottostima del 61 per cento rispetto al dato Istat; inoltre, il rapporto di mortalità materna stimato nelle regioni partecipanti è pari a 9 decessi ogni 100.000 nati vivi che ci pone in linea con i migliori livelli europei.
  Devo rimarcare, infine, come il sistema, grazie all'istituzione di una rete di tutti i punti nascita e al coinvolgimento attivo e partecipato dei professionisti sanitari, sia riuscito a promuovere e facilitare la diffusione di pratiche cliniche di comprovata efficacia e appropriatezza, anche attraverso l'aggiornamento continuo dei professionisti coinvolti nell'assistenza alla gravidanza e al parto.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

infortunio sul lavoro

inchiesta giudiziaria