ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09574

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 678 del 23/09/2016
Firmatari
Primo firmatario: ALBANELLA LUISELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/09/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 22/09/2016
Stato iter:
13/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/10/2016
Resoconto GENTILE ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 13/10/2016
Resoconto ALBANELLA LUISELLA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/10/2016

SVOLTO IL 13/10/2016

CONCLUSO IL 13/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09574
presentato da
ALBANELLA Luisella
testo di
Venerdì 23 settembre 2016, seduta n. 678

   ALBANELLA. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   in un territorio già segnato da una profonda crisi economica ed occupazionale quale quello della provincia di Catania, sulla città di Paternò si è abbattuta la notizia del possibile licenziamento di ben 585 posti di lavoro della società di call center Qè, che gestisce commesse statali inbound come Enel ed INPS, quest'ultima attraverso subappalto con Transcom Worl Wide Spa competitor nazionale, e commesse come Wind e Sky outbound;
   si tratta del drammatico epilogo di una fallimentare gestione che, a seguito delle forti pressioni sindacali, è stata certificata nel giugno 2016 con l'approvazione del bilancio consuntivo dal quale emerge un debito di circa 6,5 milioni di euro dei quali, secondo le stesse dichiarazioni dell'amministratore unico, la maggior parte deriverebbe dal mancato pagamento dell'IVA, con conseguente attestazione di evasione fiscale;
   nell'aprile 2015 è iniziata la cassa integrazione e un anno dopo il licenziamento per duecento lavoratori a progetto. Nello scorso mese di maggio i contratti di solidarietà che hanno evitato i 90 esuberi richiesti dall'azienda, ma dal medesimo mese vengono pagati gli stipendi e non si ricevono nemmeno i contributi Inps;
   nel corso dell'incontro recentemente tenutosi presso la prefettura di Catania per il salvataggio dell'impresa di Paternò, le società Gpi e Transcom, che avevano manifestato l'interesse ad acquistare il call center, hanno fatto un passo indietro e sembra allontanarsi anche l'ipotesi di affitto di parte dell'azienda, l'unica prospettiva di continuità lavorativa sembrerebbe riguardare solo i 90 lavoratori impegnati nelle commesse Wind ed Enel, per i quali potrebbe profilarsi un subentro;
   appare di tutta evidenza la necessità di una gestione di tale crisi aziendale che vada oltre la dimensione locale e che metta in campo ogni iniziativa utile per scongiurare un esito occupazionale tanto pesante in una regione che già sconta tassi di disoccupazione drammatici –:
   quali iniziative intendano assumere al fine di convocare un tavolo di concertazione, con la partecipazione di tutti i soggetti sociali ed istituzionali interessati, affinché vengano salvaguardati i livelli occupazionali esistenti nel settore dei call center nella città di Paternò. (5-09574)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 13 ottobre 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-09574

  Le preoccupazioni esposte dall'Onorevole interrogante sono condivise dal Governo, avuto riguardo alla situazione di sofferenza dell'intero settore dei call center.
  Anche presso il Ministero dello Sviluppo Economico si sta sviluppando un'azione a sostegno dei lavoratori dei call center su più fronti: dalla creazione di un fondo per il sostegno all'innovazione tecnologica nel settore, al richiamo dei maggiori clienti a una scelta di responsabilità nel momento in cui vengono fatti i bandi di gara.
  Purtroppo si è constatato che in diversi casi vi è stata la tendenza, da parte dei committenti, a richiedere prezzi sempre più ristretti e talvolta addirittura inferiori ai minimi contrattuali. Su questo il Ministero sta svolgendo una forte azione di contrasto. Si è chiesta una maggiore collaborazione ai soggetti che utilizzano i call center per far si che ci sia una più puntuale applicazione delle norme, con particolare riferimento all'obbligo di dare adeguata informazione sull'eventuale localizzazione del call center al di fuori dell'Unione Europea.
  Nonostante le difficoltà applicative delle norme vigenti, verranno utilizzati con maggiore determinazione tutti gli strumenti sanzionatori che le norme ci mettono a disposizione.
  Una modifica rilevante per aumentarne l'efficacia è contenuta all'articolo 20 del Ddl Concorrenza, che introduce più precisi obblighi comunicativi a carico dei soggetti attivi fuori dal territorio dell'Unione Europea. Saranno pertanto rafforzati i poteri di monitoraggio e sanzione attribuiti ai Ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro.
  Sulla specifica problematica del call center di Paternò (CT), vertenza sino ad oggi seguita a livello locale, il MiSE dà la propria disponibilità all'apertura di un tavolo di confronto nel quale possa essere esaminata la situazione esposta al fine di trovare soluzioni consentite e più favorevoli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

licenziamento

cassa integrazione