ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09494

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 674 del 16/09/2016
Firmatari
Primo firmatario: BLAŽINA TAMARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/09/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 16/09/2016
Stato iter:
19/01/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/01/2017
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 19/01/2017
Resoconto BLAŽINA TAMARA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/09/2016

DISCUSSIONE IL 19/01/2017

SVOLTO IL 19/01/2017

CONCLUSO IL 19/01/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09494
presentato da
BLAZINA Tamara
testo di
Venerdì 16 settembre 2016, seduta n. 674

   BLAZINA. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   si apprende di una spirale di polemiche innescate dall'organizzazione sindacale Gilda di Trieste sulla questione dell'introduzione dell'insegnamento curricolare della lingua slovena in alcuni istituti comprensivi che hanno coinvolto anche l'ufficio scolastico regionale;
   tale insegnamento è adottato con successo in alcune scuole della provincia, considerando che si tratta di una lingua comunitaria in seguito all'entrata della Repubblica di Slovenia nell'Unione europea, e contemporaneamente della lingua del territorio, usata dagli appartenenti alla minoranza slovena;
   attualmente lo sloveno viene insegnato come seconda lingua straniera presso sette scuole nella provincia di Trieste, facendo con ciò seguito alle aspettative di numerosi genitori per i quali la conoscenza dello sloveno rappresenta una grande opportunità in un'area storicamente plurilingue e pluriculturale;
   la regione Friuli Venezia Giulia, crocevia delle tre importanti entità linguistiche europee, quella latina, germanica e slava, ha come peculiarità proprio la presenza delle minoranze linguistiche tra le quali anche quella slovena;
   lo stesso Ministro interrogato ha avuto modo di rimarcare, nel corso delle numerose visite nel Friuli Venezia Giulia, l'importanza della conoscenza della lingua del vicino quale elemento fondamentale per una piena interazione sociale e culturale in particolare tra le nuove generazioni ed in questo senso ha più volte auspicato l'insegnamento dello sloveno nelle scuole di Trieste e Gorizia, nonché in quelle udinesi;
   l'articolo 12, commi 3 e 4, della legge 23 febbraio 2001, n. 36, «Norme per la tutela della minoranza linguistica slovena della regione Friuli-Venezia Giulia», prevede la diffusione dell'insegnamento della lingua slovena nelle scuole italiane, come d'altronde previsto per l'insegnamento dell'italiano nelle scuole slovene dei tre comuni bilingui della vicina Slovenia –:
   se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, in tal caso, quali indicazioni intenda dare all'ufficio scolastico regionale al fine di rispondere alle polemiche, ad avviso dell'interrogante, impropriamente innescate dalla sopra citata sigla sindacale e come, altresì, intenda procedere per promuovere ulteriormente tale approccio. (5-09494)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 19 gennaio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-09494

  L'On.le interrogante segnala l'esistenza di polemiche suscitate in provincia di Trieste dall'organizzazione sindacale Gilda a proposito dell'introduzione dell'insegnamento curricolare della lingua slovena negli istituti comprensivi ed auspica che l'amministrazione promuova azioni finalizzate a smorzare dette controversie fornendo ai soggetti coinvolti le corrette indicazioni atte a dirimere il caso.
  Corre l'obbligo evidenziare in premessa la congruità del richiamo all'articolo 12, commi 3 e 4, della legge 23 febbraio 2001, n. 36, recante «Norme per la tutela della minoranza linguistica slovena della regione Friuli-Venezia Giulia», che appunto prevede la diffusione dell'insegnamento della lingua slovena nelle scuole italiane, come d'altronde previsto per l'insegnamento dell'italiano nelle scuole slovene dei tre comuni bilingui della vicina Slovenia.
  Come risulta dalle informazioni acquisite dal competente Ufficio scolastico regionale, la questione ha preso spunto da una nota indirizzata il 1o giugno 2016 dalla citata organizzazione sindacale all'U.S.R., all'Ambito territoriale di Trieste, all'ufficio III dell'U.S.R. e al coordinatore nazionale della medesima Federazione sindacale, con la quale si paventava la possibilità che l'insegnamento dello sloveno quale seconda lingua comunitaria potesse determinare la perdita del posto da parte di docenti titolari in altra lingua straniera nel corrispondente organico provinciale.
  L'organizzazione sindacale riceveva riscontro dapprima dal dirigente dell'Ambito territoriale di Trieste (che, per inciso, coincide con l'Ufficio III dell'U.S.R. al quale compete la gestione del personale scolastico) con una nota del 3 giugno 2016 indirizzata anche ai dirigenti scolastici degli istituti comprensivi della provincia, nella quale si richiamavano le norme in materia di organici di cui all'articolo 14 del decreto del Presidente della Repubblica n. 81 del 1999. Successivamente, i dirigenti scolastici degli istituti «Iqbal Masih» di Trieste e «Giovanni Lucio» di Muggia, rispettivamente in data 27 giugno e 16 agosto 2016, riferivano circa la situazione all'interno delle loro scuole.
  Infine, in data 31 agosto 2016 la segreteria provinciale di Trieste della Gilda-Unams presentava una diffida ai dirigenti scolastici dei due istituti sopra citati, all'U.S.R. e al MIUR chiedendo che, nelle scuole citate, la lingua slovena non venisse inserita tra le discipline curricolari e che le famiglie venissero indirizzate alla scelta di una delle quattro lingue comunitarie sulle quali sono strutturati gli organici.
  Con riferimento alla descritta diffida, il dirigente scolastico dell'Istituto «Iqbal Masih» precisava con nota del 12 settembre 2016 che dall'insegnamento dello sloveno quale seconda lingua comunitaria – avviato in una prima classe nell'anno scolastico 2009/10 determinando stabilmente la strutturazione della scuola su 5 sezioni dalle 4 precedenti – nessun docente titolare nell'organico di diritto provinciale aveva visto intaccata la propria posizione e, soprattutto, che era stata evitata la legittima iscrizione di alunni residenti a Trieste nelle scuola della vicina Slovenia, fenomeno che fino ad allora era invece in costante crescita, con particolare riferimento alla scuola primaria.
  Tutto ciò posto, l'Ufficio scolastico regionale per il Friuli – Venezia Giulia si riserva ogni utile iniziativa allo scopo di riaprire il dialogo con le istituzioni scolastiche e le comunità interessate, salvaguardando anche la correttezza dei rapporti sindacali.
  Nel corso di tali operazioni verranno difatti approfonditi con ogni cura gli aspetti tecnici del problema, in particolare la sostenibilità e la programmazione dell'organico sullo sfondo delle novità e delle potenzialità connesse all'organico funzionale, tenendo nella dovuta considerazione i delicati aspetti culturali e sociali sottesi alla tematica in argomento.
  Si informa, per completezza, che in data 20 dicembre 2016 l'Ufficio scolastico regionale ha fornito, con nota n. 13572, agli istituti comprensivi della provincia di Trieste indicazioni sull'insegnamento della seconda lingua comunitaria nella scuola secondaria di I grado, invitando i dirigenti scolastici da una parte a tener conto della libertà di scelta delle famiglie, dall'altra a considerare gli specifici vincoli normativi di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 81 del 2009.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

insegnamento delle lingue

minoranza nazionale

protezione delle minoranze