ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09317

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 664 del 29/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/07/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 29/07/2016
Stato iter:
03/08/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/08/2016
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 03/08/2016
Resoconto REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/07/2016

DISCUSSIONE IL 03/08/2016

SVOLTO IL 03/08/2016

CONCLUSO IL 03/08/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09317
presentato da
REALACCI Ermete
testo di
Venerdì 29 luglio 2016, seduta n. 664

   REALACCI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   il decreto-legge, n. 133 del 2014, meglio come conosciuto come decreto «Sblocca Italia», all'articolo 17-bis, inserito nel corso dell'esame alla Camera, così prescrive: «il Governo, le regioni e le autonomie locali, in attuazione del principio di leale collaborazione, concludono in sede di Conferenza unificata accordi ai sensi dell'articolo 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, o intese ai sensi dell'articolo 8 della legge 5 giugno 2003, n. 131, per l'adozione di uno schema di regolamento edilizio-tipo, al fine di semplificare e uniformare le norme e gli adempimenti. Ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettere e) e m), della Costituzione, tali accordi costituiscono livello essenziale delle prestazioni, concernenti la tutela della concorrenza e i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale. Il regolamento edilizio-tipo, che indica i requisiti prestazionali degli edifici, con particolare riguardo alla sicurezza e al risparmio energetico, è adottato dai comuni nei termini fissati dai suddetti accordi, comunque entro i termini previsti dall'articolo 2 della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni»;
   notizia di stampa della fine del 2015 anno riferivano della conclusione dell’iter in sede di Conferenza unificata entro e non oltre novembre 2015;
   come si evince da un'agenzia Ansa del 28 aprile 2016 nel corso di un'audizione in Parlamento il ministro Madia ha affermato che il lavoro sul regolamento unico comunale sta andando avanti e nonostante il ritardo quel che c'era di più impegnativo è stato fatto, l'8 febbraio è stata licenziata la lista delle 42 definizioni uniformi e inderogabili, anche grazie al lavoro svolto dal Ministro Delrio. Adesso, prosegue il Ministro, si sta completando lo schema tipo, unico, che auspichiamo si concluda rapidamente. Una rivoluzione vista la giungla di partenza: ogni regolamento edilizio comunale detta definizioni diverse, perfino la nozione di superficie e il modo di calcolarla cambia da un comune all'altro;
   il 27 luglio 2016 un articolo pubblicato dal Corriere della Sera, a firma di Sergio Rizzo, ritorna sulla questione della mora nell'emanazione del regolamento unico comunale per gli otto mila comuni italiani descrivendo le grosse difficoltà nella redazione delle «definizioni uniformi», una gestazione «più lunga della scrittura della Costituzione repubblicana»;
   l'attesa nell'emanazione di detto regolamento è anche ascrivibile alle notevoli difficoltà incontrate con regioni e comuni nel trovare un accordo sul testo definitivo –:
   quali siano i tempi per la definizione dello schema di regolamento edilizio Tipo e quali iniziative intenda intraprendere affinché esso venga definito al più presto. (5-09317)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 3 agosto 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-09317

  Il Gruppo di lavoro dedicato al Regolamento edilizio-tipo – che stabilisce i principi e i criteri generali per semplificare e uniformare in tutto il territorio nazionale i regolamenti edilizi comunali dotandoli di definizioni uniformi dei parametri urbanistici ed edilizi anche attraverso una ricognizione della disciplina generale in materia edilizia – ha concluso la propria attività lo scorso 12 luglio predisponendo l'apposito Schema tipo di regolamento edilizio, al cui interno vi sono sezioni che privilegiano la sicurezza e il risparmio energetico degli edifici. Il successivo 22 luglio, la proposta di schema è stata trasmessa, per il seguito di competenza, all'ANCI e alla Conferenza delle Regioni.
  I lavori per la predisposizione del Regolamento sono iniziati sin dall'insediamento del Ministro Delrio, attesa la rilevanza degli argomenti, in quanto soprattutto finalizzati a semplificare le norme e gli adempimenti per migliorare la vita dei cittadini e degli operatori.
  Tuttavia, la ricerca di una scelta condivisa e la necessità di semplificare e uniformare le diverse norme di settore, hanno determinato un rallentamento dei lavori il cui iter sarà concluso entro il mese di settembre. Resta ferma l'autonomia dei comuni nell'adozione dei propri regolamenti edilizi nei termini fissati dagli accordi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

comune

concorrenza

autonomia