ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09263

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 662 del 26/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: FALCONE GIOVANNI
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/07/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 26/07/2016
Stato iter:
25/11/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/11/2016
Resoconto DE MICHELI PAOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 25/11/2016
Resoconto FALCONE GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/07/2016

DISCUSSIONE IL 25/11/2016

SVOLTO IL 25/11/2016

CONCLUSO IL 25/11/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09263
presentato da
FALCONE Giovanni
testo di
Martedì 26 luglio 2016, seduta n. 662

   FALCONE. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   il 9 luglio 2016 il Corriere della Sera ha anticipato in un articolo l'intenzione del gruppo Amazon ad acquistare tre centrali in dismissione dell'Enel per un totale di 300 megawatt di potenza;
   l'obiettivo del gruppo americano, secondo quanto riferito dalla stampa, è costruire delle « server farm» che possano fare da base, non solo per l'Italia, per l'appetibile business del cloud pubblico; è noto, infatti, che un'azienda di medie dimensioni che abbia il core business in Rete può arrivare a spendere milioni di euro l'anno per acquistare il servizio del cloud;
   l'amministratore delegato di Enel ha confermato, nei giorni successivi, che la trattativa è in corso e che riguarda gli impianti che fa o parte del progetto della società di riqualificazione di ex siti, chiamato Futur-E; l'Enel ha 23 centrali in cessione sul territorio nazionale;
   sarebbero almeno tre i siti che Amazon vorrebbe acquistare per farne delle « server farm», tutti ubicati in Piemonte. In particolar modo quello di Trino Vercellese adiacente al territorio novarese, territorio nel quale la stessa Amazon ad inizio anno ha manifestato la volontà di insediare un nuovo, moderno e tecnologico centro di logistica;
   sul sito di Montalto di Castro, forse il più noto dei vecchi insediamenti Enel, esisterebbero dei dubbi da parte di Amazon connessi soprattutto alle dimensioni del sito, risultato troppo grande e complesso per il progetto. Tuttavia sembrerebbe esistere un interesse al sito da parte di Apple che, pur non lavorando con le aziende, vende iCloud ai propri clienti;
   il valore dell'operazione è rilevante e l'investimento complessivo si configura come uno dei più importanti fatti da Amazon sul continente europeo. Le fattorie dei server servono ad Amazon per aggredire il mercato del cloud pubblico aziendale tanto che la notizia ha messo in agitazione gli altri fornitori di servizi di cloud;
   si ipotizza, in un secondo momento, anche una joint venture con l'Enel, sia per l'eventuale gestione dell'energia – i server sono notoriamente energivori –, sia per la fornitura dell'infrastruttura di banda ultralarga con Enel Open Fiber: una gestione dei dati con una rete propria avrebbe vantaggi non tanto di costo, quanto di sicurezza, un tema fondamentale per le aziende che si devono fidare della gestione in outsourcing del proprio tesoro di informazioni;
   questa iniziativa pubblico-privata avrà un più ampio impatto positivo sul territorio se inserita nel «Protocollo di intesa per l'attuazione delle iniziative strategiche del sistema logistico del Nord-ovest» già sottoscritto a Novara il 9 aprile 2016 tra il Governo e le regioni Piemonte, Lombardia e Liguria –:
   quali siano le info azioni in possesso dei Ministri interrogati sull'eventuale acquisizione da parte di Amazon di centrali di Enel in cessione da destinare a server farm;
   se corrisponda al vero che, in particolare, Amazon sia interessata ai tre siti che Enel intende cedere in Piemonte;
   di quali elementi dispongono circa le garanzie che Enel intenderebbe fornire ai lavoratori dei siti eventualmente ceduti. (5-09263)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 25 novembre 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-09263

  Con l'interrogazione in riferimento, richiamando articoli di stampa, si riferisce l'intenzione del Gruppo Amazon di acquistare tre centrali in dismissione dell'ENEL, situate in Piemonte, con particolare riferimento a Trino Vercellese, per un investimento di rilevante valore che si ipotizza possa avere un seguito con una joint venture tra il gruppo americano ed ENEL, sia per la gestione dell'energia sia per la fornitura di banda ultra larga. L'interrogante chiede una verifica della situazione del complesso delle centrali in dismissione e quali siano le garanzie che ENEL fornirebbe ai lavoratori coinvolti nelle dismissioni stesse.
  La società ENEL, così come altri operatori del settore termoelettrico, sta procedendo alla chiusura degli impianti ubicati sul territorio nazionale, ormai non più competitivi.
  Per tutti gli impianti destinati a essere messi definitivamente fuori servizio (n. 23 centrali) l'ENEL ha attivato il «progetto FUTUR-E» che, attraverso il coinvolgimento delle comunità e di tutti gli stakeholders, intende avviare un'analisi dei territori per individuare le potenziali nuove destinazioni e i progetti atti a generare valore condiviso con il territorio e le comunità.
  Tale iniziativa ha l'obiettivo di valorizzare i siti dismessi attraverso l'individuazione di progetti di riutilizzo che siano sostenibili ambientalmente, economicamente e socialmente. Oltre alla definizione dei progetti, l'ENEL si occupa anche dell'individuazione dei partners economici interessati all'acquisto e allo sviluppo delle aree.
  Le informazioni sono rese disponibili su un apposito sito web, in cui sono evidenziate le caratteristiche dei siti e le relative potenzialità, con aggiornamenti periodici sui concorsi di idee avviati e/o sulle eventuali sistemazioni definitive degli impianti (laddove individuate).
  Tra gli impianti messi definitivamente fuori servizio risultano sia la centrale termoelettrica «G. Ferraris» di Trino Vercellese (messa fuori servizio nel luglio 2013) che l'impianto di Montalto di Castro (tra il 2015 e il 2016 sono state messe fuori servizio le 4 sezioni convenzionali, risultano ancora formalmente in esercizio gli 8 impianti turbogas).
  Il Ministero dello Sviluppo Economico autorizza la messa fuori esercizio degli impianti, una volta appurato, attraverso la società TERNA, che la chiusura sia compatibile con la sicurezza del sistema elettrico. Dopo tali verifiche, cessata la produzione di energia, la gestione degli accordi stipulati tra le società produttrici e gli eventuali soggetti interessati a rilevare i siti ricade nell'ambito dell'iniziativa privata.
  Per corrispondere, quindi, alle richieste dell'interrogante, sono state assunte informazioni da ENEL che ha confermato le interazioni in corso con Amazon per la possibile costruzione di 3 data center, su 3 siti diversi che includono Trino Vercellese, con la possibile fornitura da parte di Enel di una soluzione energetica efficiente per la riduzione dei consumi totali del data farm.
  Sono tuttora in corso verifiche tecniche da parte di Amazon sulla possibilità di utilizzare i siti ENEL come base per la costruzione di data farm; l'orizzonte temporale che la ditta sta prendendo in considerazione è di medio-lungo termine.
  Relativamente, infine, al personale, l'ENEL ha fatto presente che i siti scelti da Amazon sono siti senza un presidio fisso di personale. Il personale in forza a Trino è stato già totalmente riassorbito in altri impianti di Enel Produzione o in altre Società del Gruppo tra il 2013 ed il 2014, mentre Alessandria già da prima non aveva un presidio fisso; all'occorrenza viene inviato personale dall'impianto di Casella (PC). Tale personale continuerà ad operare presso l'impianto di Casella, presso cui ha la sua sede di lavoro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

societa' di servizi

prestazione di servizi

server