ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09143

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 653 del 13/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: MICCOLI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/07/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2016
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2016
ALBANELLA LUISELLA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2016
ARLOTTI TIZIANO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2016
BARUFFI DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2016
GIACOBBE ANNA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2016
MAESTRI PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2016
CARLONI ANNA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 13/07/2016
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 13/07/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 21/07/2016
Stato iter:
21/07/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/07/2016
Resoconto BIONDELLI FRANCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 21/07/2016
Resoconto MICCOLI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/07/2016

DISCUSSIONE IL 21/07/2016

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 21/07/2016

SVOLTO IL 21/07/2016

CONCLUSO IL 21/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09143
presentato da
MICCOLI Marco
testo di
Mercoledì 13 luglio 2016, seduta n. 653

   MICCOLI, DAMIANO, GNECCHI, ALBANELLA, ARLOTTI, BARUFFI, GIACOBBE, PATRIZIA MAESTRI e CARLONI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   Poste Italiane ha indetto una gara telematica in 4 lotti, con scadenza 17 settembre 2015, per l'accordo quadro riguardante «L'erogazione dei servizi di Customer Services del Gruppo». Aggiudicatrici dei lotti 1, 2 e 4 dell'appalto risultano le aziende E-Care, 3G e Progetto Lavoro (unite in RTI) e Abramo Customer, non Gepin Contact s.p.a., in precedenza gestore dei servizi oggetto del bando;
   per la gestione della vicenda, che prospettava un incerto futuro per i lavoratori di Gepin Contact s.p.a. soggetta al cambio di appalto, è stato aperto un tavolo di concertazione presso il Ministero dello sviluppo economico. Nel corso degli incontri ivi avvenuti, in data 12 maggio, il Viceministro Teresa Bellanova ha dichiarato la disponibilità di Poste Italiane ad applicare la clausola sociale per garantire la continuità occupazionale delle 350 unità di Gepin Contact s.p.a. nei siti di Roma e Napoli;
   in un successivo incontro al Ministero dello sviluppo economico, svoltosi in data 23 giugno 2016, cui hanno partecipato funzionari ministeriali, sindacati e le aziende aggiudicatrici dell'appalto, viene condiviso l'impegno per la salvaguardia dei lavoratori Gepin Contact s.p.a.; inoltre, vengono elencate le unità di personale da ricollocare ed i rispettivi siti di riferimento;
   le organizzazioni nazionali di categoria, dopo tale incontro, si dichiarano preoccupate circa «l'emergere delle problematiche di sostenibilità economica dell'operazione». Le stesse organizzazioni sindacali, inoltre, esprimono anche «sorpresa e disappunto» per essere venute a conoscenza dal verbale del Ministero dello sviluppo economico che «la modalità di assunzione del personale già dipendente di Gepin Contact s.p.a. sarà part-time a 4 ore giornaliere». Indicazione che, secondo i sindacati, «disattente totalmente gli impegni assunti dal Ministero in data 12 maggio, perché nella gara di Poste Italiane dovevano essere inserite le cosiddette “clausole sociali” (di cui al comma 10 del decreto legislativo n. 50 del 2016) ovvero la salvaguardia dei perimetri, le attuali sedi di lavoro e la situazione reddituale dei lavoratori coinvolti»;
   le organizzazioni sindacali hanno ribadito come non spetti ai lavoratori ed al sindacato creare le condizioni di carattere economico atte a realizzare il preciso impegno, per il mantenimento di tutti i posti di lavoro, alle stesse condizioni reddituali dei dipendenti di Gepin Contact;
   Gepin Contact, s.p.a., in data 30 giugno 2016, ha inviato una comunicazione formale di «esonero dalla prestazione lavorativa» ai propri dipendenti impegnati sulle commesse Poste additando, tra altre cause, l'apertura della procedura di mobilità che, allo stato attuale, non risulta ancora conclusa;
   a quanto risulta agli interroganti a tutt'oggi sarebbero non pagati gli ultimi 2 mesi di stipendio;
   dopo l'incontro svoltosi il 6 luglio 2016 presso il Ministero dello sviluppo economico, Gepin Contact s.p.a., con comunicato del 7 luglio 2016, ha ribadito la volontà di procedere al licenziamento immediato dei dipendenti interessati dalla procedura di mobilità alle seguenti condizioni: a) rinuncia da parte dei lavoratori al preavviso; b) rateizzazione del trattamento di fine rapporto spettante in 36 mesi; c) corresponsione, da parte del gruppo Poste Italiane — Sda Express Courier, di un importo complessivo di 10 milioni di euro a fronte della rinuncia da parte della Gepin Contact s.p.a. ad ogni azione e/o pretesa presente e futura relativa ai giudizi incardinati e/o incardinandi;
   il comportamento adottato da Gepin, appare agli interroganti totalmente irrispettoso delle normative introdotte dal nuovo codice degli appalti e rischia di creare un pericoloso precedente tale da aggirare di fatto il fine e l'applicazione della norma –:
   se e quali siano le iniziative di competenza che il Ministro interrogato intenda assumere per chiudere positivamente la vicenda, alla luce di quanto annunciato, con l'applicazione delle norme introdotte dal decreto legislativo n. 50 del 2016 relative alla salvaguardia occupazionale nei cambi di appalto degli interi perimetri, delle attuali sedi di lavoro e della situazione reddituale dei lavoratori coinvolti, a cominciare dal pagamento degli stipendi dovuti in questi mesi che risultano non corrisposti. (5-09143)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 21 luglio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-09143

  Con riferimento all'atto parlamentare degli onorevoli Miccoli ed altri inerente alla situazione occupazionale dei lavoratori dell'impresa Gepin Contact spa a seguito dell'aggiudicazione ad altre imprese dei servizi alla clientela del gruppo Poste Italiane spa.,
  Preliminarmente, è opportuno precisare che la Gepin Contact spa opera nel mercato dei call-center con un organico complessivo pari a 634 unità lavorative occupate presso le sedi di Milano, Firenze, Roma e Casavatore (NA).
  Lo scorso 26 febbraio, la Società ha dato avvio – ai sensi degli articoli 4 e 24 della legge n. 223 del 1991 – ad una procedura di licenziamento collettivo per la riduzione del personale in esubero addetto alla commessa Poste Italiane spa pari a 352 lavoratori, dei quali 220 impiegati presso la sede di Casavatore e 132 presso quella di Roma. Le ragioni dell'avvio della procedura sono da ricondurre essenzialmente al subentro a Gepin Contact spa di nuove imprese nella gestione dei servizi di Customer Service di Poste Italiane spa.
  Lo scorso 13 giugno, la Società ha comunicato la conclusione, con esito negativo, della fase sindacale della procedura di licenziamento collettivo, già in precedenza prorogata.
  Tanto premesso, faccio presente che, lo scorso 13 luglio, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, si è tenuto un incontro tra i vertici aziendali e le rappresentanze sindacali dei lavoratori per l'espletamento della successiva fase amministrativa della predetta procedura di licenziamento collettivo. Nel corso dell'incontro, la società ha esposto le ragioni dell'avvio della procedura, precisando altresì le condizioni per la sottoscrizione di un accordo con le rappresentanze sindacali tra le quali, in particolare, la rinuncia da parte dei lavoratori al preavviso di licenziamento e la rateizzazione, in 36 mesi, del T.F.R. ad essi spettante. Le Organizzazioni sindacali hanno dichiarato che le richieste della Società non possono in alcun modo costituire oggetto di accordo, lamentando altresì la mancata corresponsione ai lavoratori di due mesi della retribuzione, nonché del trattamento ordinario di integrazione salariale (CIGO) richiesto, per il 2016, in favore dei dipendenti della sede di Casavatore. Per quanto riguarda quest'ultimo aspetto, l'INPS – espressamente interpellata dal Ministero che rappresento – ha comunicato che il predetto trattamento di CIGO è stato richiesto dalla Società per il periodo dal 18 gennaio al 16 aprile 2016 e che la relativa istruttoria risulta essere in fase di completamento da parte della sede INPS territorialmente competente.
  All'esito dell'incontro, il Ministero che rappresento – preso atto della assoluta insussistenza di margini per una soluzione condivisa della vicenda e considerata la scadenza del termine di legge per l'espletamento della fase amministrativa – ha dichiarato conclusa con esito negativo la procedura di licenziamento collettivo avviata da Gepin Contact spa.
  Occorre peraltro ricordare che, il 6 luglio, presso il Ministero dello sviluppo economico, si era tenuto un incontro relativo alla situazione occupazionale degli ex lavoratori della Gepin Contact spa, cui hanno preso parte i rappresentanti delle nuove imprese aggiudicatarie della commessa (nello specifico, E-Care, Abramo Customer Care, 3G e Progetto Lavoro in RTI) e le rappresentanze sindacali dei lavoratori. Nel corso dell'incontro, le nuove imprese aggiudicatarie hanno manifestato la propria disponibilità ad assorbire tutti i dipendenti di Gepin Contact spa impegnato nell'ambito della commessa Poste Italiane spa specificando altresì che l'assunzione riguarderà i soli lavoratori con qualifica di operatore che abbiano operato continuativamente negli ultimi sei mesi sulla commessa. Le organizzazioni sindacali dei lavoratori dopo aver precisato che un'eventuale intesa potrà essere raggiunta solo in presenza di tre fondamentali condizioni – la continuità occupazionale e di perimetro, la continuità territoriale e la continuità di reddito – hanno evidenziato come solo le prime due si siano effettivamente realizzate.
  In chiusura di incontro sono intervenuti i rappresentanti del Ministero dello sviluppo economico che hanno considerato la posizione delle imprese e delle rappresentanze sindacali dei lavoratori come un punto di partenza su cui comunque occorre lavorare al fine di addivenire ad una intesa. In siffatto contesto posso assicurare che il Governo continuerà a monitorare gli sviluppi della vicenda fino al raggiungimento di un definitiva soluzione condivisa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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