ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/09133

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 652 del 12/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/07/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2016
CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2016
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2016
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2016
DELLA VALLE IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2016
FANTINATI MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2016
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 12/07/2016
Stato iter:
13/07/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/07/2016
Resoconto CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 13/07/2016
Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 13/07/2016
Resoconto CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/07/2016

SVOLTO IL 13/07/2016

CONCLUSO IL 13/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-09133
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo di
Martedì 12 luglio 2016, seduta n. 652

   VALLASCAS, SIBILIA, CRIPPA, DA VILLA, CANCELLERI, DELLA VALLE, FANTINATI e DE LORENZIS. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   l'Irisbus di Flumeri (Avellino) era un'azienda produttrice di autobus di proprietà dell'Iveco, acquisita nel 2003 dal Gruppo Fiat. Per la sua realizzazione sono stati concessi finanziamenti pubblici con un contributo in conto capitale complessivo di lire 14.912.513.000, erogato in base alla legge n. 183 del 1976 in tre tranche dal 1981 al 1985. A questo si è aggiunto, in base alla stessa legge, un contributo in conto interessi di lire 1.277.530.000 per un finanziamento agevolato di lire 4.800.000.000. A seguito dei danni provocati dal sisma del 1980, l'Iveco ha ottenuto, in base alla legge n. 219 del 1981, la somma di lire 9.834.500.000 in quattro tranche dal 1983 ai 1991;
   nonostante l'impegno costante sui fronte degli incentivi economici da part della Stato italiano, l'insediamento di Valle Ufita è stato oggetto di un progressivo smantellamento, conclusosi con la delocalizzazione delle attività produttive nello stabilimento francese di Annonay. Nel 2011, infatti, la Fiat ha attivato le procedure di messa in mobilità e cassa integrazione per tutti i lavoratori per chiudere definitivamente l'azienda di Flumeri, motivando tale decisione con la crisi del mercato degli autobus urbani in Italia;
   in seguito agli incontri organizzati dal Ministero dello sviluppo economico allo scopo di trovare una soluzione per lo stabilimento di valle Ufita di circa 300 lavoratori, nel novembre del 2014 è nata l'industria Italiana Autobus, partecipata all'80 per cento dalla King Long Italia, con Stefano Del Rosso amministratore delegato, e al 20 per cento da Finmeccanica, il cui principale azionista è il Ministero dell'economia e delle finanze; a partire da questa data si sono moltiplicati gli incontri presso il Ministero dello sviluppo economico finalizzati a cercare il percorso più breve per la riapertura della fabbrica di Valle Ufita e il ritorno al lavoro degli operai;
   ad aprile 2015 per la ripresa delle attività l'amministratore delegato Del Rosso ha presentato ad Invitalia un piano di rilancio industriale con una richiesta di investimento per 31 milioni di euro, di cui circa 25 milioni andranno restituiti;
   soltanto di recente il consiglio di amministrazione di Invitalia ha approvato l'erogazione di 21 milioni di euro per i lavori di ristrutturazione dello stabilimento chiuso dal 2011;
   nelle ultime settimane si è temuto di nuovo per il futuro dell'ex Irisbus a causa di un ritardo nell'erogazione del finanziamento, che ha fatto ripiombare in uno stato di preoccupazione tutti i lavoratori. Poi è arrivata la conferma e nei prossimi giorni è stata programmata l'accensione simbolica della nuova insegna ILA dello stabilimento di Flumeri –:
   quali siano nel dettaglio il piano industriale, la capacità produttiva della nuova azienda irpina che ha ricevuto, per il tramite di Invitalia, finanziamenti pubblici e il ruolo che assumerà insieme all'ex Bredamenarini di Bologna, anch'essa facente parte dell'Industria Italiana Autobus (IIA), per il settore della produzione degli autobus per il trasporto pubblico locale.
(5-09133)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 13 luglio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-09133

  Il Governo sta seguendo da tempo il processo intrapreso da imprenditori italiani interessati a ricostruire una capacità nazionale di produzione di autobus per il trasporto urbano ed extraurbano. La nascita di Industria Italiana Autobus Spa è il punto di partenza di tale processo che ha previsto la acquisizione di Breda Menarini a Bologna (azienda già di Finmeccanica e tuttora impegnata nella produzione di veicoli) e di Irisbus (in Valle Ufita, Avellino), dismessa da Iveco ed attualmente in attesa di essere riavviata alla produzione). Le due realtà complessivamente occupano poco meno di 500 lavoratori. È certamente una sfida molto coraggiosa che si colloca in un contesto economico nazionale e di mercato non certamente di forte crescita.
  Il Governo sta continuamente monitorando lo sviluppo della nuova Società, partecipata al 20 per cento anche da Finmeccanica e per il rimanente 80 per cento da un gruppo di imprenditori, come accennato, guidati da due produttori di autobus riconducibili alle famiglie Del Rosso e Rampini. In particolare sta verificando costantemente sia il piano di investimenti, che potrà fruire di sostegno finanziario nell'ambito di un Contratto di Sviluppo recentemente approvato da Invitalia, di cui si dirà in seguito, sia il piano di ristrutturazione e riorganizzazione.
  È evidente, tuttavia, che il progetto imprenditoriale più sopra richiamato, potrà avere pieno successo se la nuova Azienda sarà capace di conquistare una propria identità in un mercato nel quale, va ricordato, operano grandi imprese multinazionali che spesso risultano prevalere nelle gare di assegnazione di nuovi veicoli. Su questo fronte il Governo non può che agire nel pieno rispetto della legislazione in materia di appalti pubblici.
  Per quello che riguarda Finmeccanica, quest'ultima comunica che da circa due anni è impegnata in un radicale processo di rilancio, finalizzato a rafforzare il core business dell'Aerospazio, Difesa e Sicurezza, attraverso significativi miglioramenti delle performance industriali ed economiche, già riscontrati a chiusura dell'esercizio 2015.
  Nel contesto complessivo di ridefinizione del perimetro di attività di Leonardo – Finmeccanica (nuovo nome dell'Azienda), il settore della produzione di autobus non rientra più nel core business e pertanto non sono previsti nel piano industriale 2016 –2020 investimenti in tale ambito. Ad oggi rimane in capo a Leonardo – Finmeccanica, come detto in precedenza, unicamente una partecipazione di minoranza in Industria Italiana Autobus (20 per cento).
  Per quanto riguarda la richiesta di piano industriale, lo stesso è stato più volte presentato anche alle Organizzazioni Sindacali e ad Invitalia che lo hanno ritenuto valido e tra l'altro, per questa ragione, anche finanziabile.
  L'iniziativa industriale finanziata mediante il contratto di sviluppo (domanda presentata il 10 giugno 2015) è finalizzata alla riattivazione del sito produttivo «Valle Ufita» di Flumeri, con lo scopo di produrre veicoli a motorizzazione anteriore e posteriore, appartenenti al segmento dei mini-midibus da 6,8 – 9,6 m ad utilizzo turistico, urbano e scuolabus, oltre alla produzione di un veicolo «Intercity» a motorizzazione anteriore da 7,8 m, tramite l'acquisizione degli impianti e dei macchinari necessari per l'allestimento delle relative linee produttive e all'attrezzamento delle aree destinate alle attività di revamping e alla logistica.
  Le previsioni economiche ipotizzano un progressivo aumento del giro d'affari fino al 2020, anno di regime, in cui si prevede di fatturare circa 130 mln di euro derivanti dalla vendita di veicoli e da attività di revamping su mezzi usati; relativamente alla distribuzione del fatturato tra i due stabilimenti produttivi, circa euro 50 mln sono i ricavi derivanti dalle attività che verranno svolte nello stabilimento di Flumeri, oggetto del Contratto di Sviluppo, mentre il rimanente giro d'affari deriverebbe dalle attività svolte nel sito produttivo di Bologna ex BredaMenarinibus.
  Per quanto concerne la capacità dell'impianto di Flumeri, si prevede una produzione effettiva, nell'anno di regime (2019), di circa 180 veicoli a motore anteriore e 70 veicoli a motore posteriore.
  Con riferimento all'impatto occupazionale, si segnala che dal mese di gennaio 2015 sono confluiti nell'organico d'impresa n. 297 lavoratori attualmente in sospensione dal lavoro (CIGS) per ristrutturazione/riorganizzazione aziendale. La durata prevista dagli ammortizzatori sociali è di 36 mesi. Durante lo svolgimento del programma di investimento è previsto il graduale reinserimento nella produzione di detto personale.
  In data 7 aprile 2016 la proposta di Contratto di Sviluppo è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Invitalia.
  Per quanto riguarda la tempistica, dalle ultime informazioni fornite dall'imprenditore, gli investimenti avranno inizio già nelle prossime settimane e potranno concludersi entro l'anno in modo che dal prossimo gennaio buona parte dei lavoratori possa rientrare.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

industria automobilistica

politica industriale

recessione economica