ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09131

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 652 del 12/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: MICCOLI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/07/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 12/07/2016
Stato iter:
03/08/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/08/2016
Resoconto CASSANO MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 03/08/2016
Resoconto MICCOLI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/08/2016

SVOLTO IL 03/08/2016

CONCLUSO IL 03/08/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09131
presentato da
MICCOLI Marco
testo di
Martedì 12 luglio 2016, seduta n. 652

   MICCOLI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   E-Care spa nasce nel maggio del 2000 come call center in outsourcing con sede a Milano, col preciso intento di posizionarsi sul mercato come business process outsourcer nell'ambito del customer relationship management. L'azienda è controllata dalla Astrim spa che detiene il 93 per cento del capitale azionario ed è holding attiva nella gestione della valutazione immobiliare, nel Crm e nella consulenza finanziaria e si occupa principalmente di: servizi inbound, outbound, di back office e agentless; attività di recupero crediti e strumenti multi-channel;
   la società opera sul territorio italiano attraverso 5 autonomi centri operativi (unità produttive) localizzati al Nord, al Centro e al Sud. Ciascun centro ha un'autonoma struttura organizzativa e rappresenta un centro di costo autonomo e funzionale su cui insistono linee di attività specifiche. Essa applica il contratto collettivo nazionale di lavoro Telecomunicazioni e conta, nel complesso, di una forza lavoro sul territorio nazionale di 1.191 dipendenti, la maggior parte a tempo indeterminato (1.361 unità);
   in data 6 luglio 2016, ai sensi e per gli effetti di cui agli articoli 4 e 24 della legge n. 223 del 1991 e successive modifiche, E-Care spa ha comunicato l'avvio della procedura di licenziamento collettivo per riduzione di attività e di lavoro dei centri di Roma, Milano, l'Aquila, Torino e Bari con conseguente collocazione in mobilità di 211 lavoratori attualmente impiegati nelle citate unità produttive;
   le motivazioni addotte dalla società, per giustificare l'avvio della procedura, sono le gravi perdite di ricavi, già nel primo semestre del 2016, pari a circa 10 milioni di euro e derivanti dalla cessazione di commesse, cali di volume e processi di internalizzazione avviati da alcuni committenti;
   in particolare, le attività produttive in calo riguardano le commesse gestite presso Roma e l'Aquila (Lottomatica e Teletu) e la riduzione dei volumi delle attività presso i centri di Roma e Milano (Acea);
   occorre ricordare che Acea è una società in house che gestisce un servizio pubblico locale, una multiutility del comune di Roma che ne detiene il 51 per cento delle azioni;
   la perdita del cliente Acea è derivata da un graduale processo di internalizzazione dei servizi di customer care, in questo caso con la creazione di un'apposita «società di scopo», Acea800;
   internalizzare i servizi da parte dei committenti produce, per ciò che concerne i livelli occupazionali, i medesimi effetti dei cambi di appalto ai quali, invece, viene applicata la cosiddetta «clausola di salvaguardia occupazionale» prevista dal decreto legislativo n. 50 del 2016;
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza della vicenda e dei rischi occupazionali che essa comporta e se intendano adoperarsi, per quanto di competenza, affinché si possa addivenire a una positiva soluzione al riguardo, anche promuovendo un tavolo di concertazioni che veda la partecipazione di ACEA, società per azioni controllata da soggetto pubblico (comune di Roma), per l'applicazione della clausola di salvaguardia occupazionale prevista dal decreto legislativo n. 50 del 2016. (5-09131)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 3 agosto 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-09131

  Con riferimento all'atto parlamentare dell'Onorevole Miccoli e altri concernente la situazione occupazionale dei lavoratori della società E-Care Spa a seguito dell'internalizzazione dei servizi di customer care da parte della società ACEA Spa, dalle informazioni acquisite dalla Direzione territoriale del lavoro competente, posso riferire che la Società E-Care opera sul territorio italiano attraverso cinque unità produttive, localizzati al Nord, al Centro e al Sud e si occupa principalmente di servizi inbound e outbound; attività di recupero crediti; servizi di back office; servizi agentless e strumenti Multi-Channel.
  A seguito del calo di attività produttiva registrato nell'anno 2015 nonché dell'andamento negativo dei conti economici della società per l'anno 2016, si è reso necessario riorganizzare e salvaguardare l'attività – nell'ambito delle più ampie iniziative finalizzate alla ricapitalizzazione della società – mediante l'adeguamento del personale operativo e di staff alle effettive esigenze produttive.
  Secondo la Società E-Car, il calo di attività produttiva è dovuta alla cessazione, attuale ovvero già programmata entro il 2016, di volumi di commesse gestite presso Roma e l'Aquila (Lottomatica e Teletu) e la riduzione dei volumi delle attività presso i centri di Roma e Milano (Acea).
  Pertanto, a seguito di molteplici incontri con le parti sociali la società E-Care il 6 luglio scorso ha comunicato l'avvio della procedura di licenziamento collettivo per la riduzione di attività e di lavoro dei centri di Roma, Milano, l'Aquila, Torino e Bari con conseguente collocazione in mobilità di complessivi 211 lavoratori.
  Per quanto concerne la società ACEA, il comune di Roma espressamente interpellato, ha reso noto quanto comunicato dal Presidente della società sulla situazione in argomento.
  È stato chiarito che il servizio di progettazione e gestione delle attività di contact center con la clientela, per le Società del Gruppo ACEA viene svolto da Acea8cento, una società, detenuta al 100 per cento da Acea SpA, nata nel 2008 con l'obiettivo di gestire internamente il servizio di customer care.
  Acea8cento, nel corso degli anni, ha sviluppato le proprie professionalità, gestendo tutti i servizi commerciali per le società clienti del gruppo avvalendosi anche della collaborazione di outsourcers, tra i quali, la società E-care, aggiudicataria di una procedura di gara europea, per la gestione esclusivamente in overflow dei servizi di call center e back office di Acea8cento. In sostanza, secondo quanto riferito da ACEA, E-Care gestisce i picchi di volumi di chiamate che Acea8cento non è in grado di garantire e ciò senza alcun obbligo, da parte della stessa, di affidare volumi minimi di attività di front office e back office.
  La società Acea ha fatto presente che l'attenzione crescente ai processi operativi di fatturazione e di relazione con i clienti hanno generato una crescente qualità delle prestazioni erogate dal servizio elettrico ed idrico ed una maggiore efficienza complessiva che si è tradotta nel corso dell'ultimo anno in una riduzione dei contatti di oltre il 20 per cento. Di conseguenza, i volumi dati in overflow ad E-Care si sono ridotti. Tale riduzione potrà tradursi in una flessione del fatturato 2016, relativo al servizio di overflow erogato da E-care, che non dovrebbe superare 1,7 milioni di euro, una parte molto limitata come perdita di fatturato.
  La società Acea ha sottolineato che l'avvio della procedura di licenziamento collettivo da parte di E-care non è assolutamente imputabile alla strategia aziendale attuata da Acea8cento, prova ne è che quest'ultima non ha assunto nuovi dipendenti nel 2016.
  Sulla natura della società Acea, inoltre, ha precisato che essa non può considerarsi una società in house in ragione della sua condizione di società quotata e, quindi, partecipata anche da privati; infatti, presupposto dell’in house è la natura interamente pubblica della società controllata e l'esercizio del controllo analogo da parte del controllante.
  Secondo Acea, l'affidamento ad E-Care non rappresenta una esternalizzazione di servizi, ma una gestione di overflow e che non sussistono i requisiti per l'applicazione della cosiddetta clausola di salvaguardia occupazionale, riguardante la fattispecie del cambio di appalto, in quanto non vi è una successione di imprese nel contratto di appalto, considerato che, E-Care è tuttora affidataria del servizio in questione rinnovabile di anno in anno, fino al massimo di tre anni, a decorrere dall'aprile 2016. Dunque, appare improprio invocare tale clausola nel caso di specie.
  Da ultimo, nel precisare che, allo stato, le parti sociali non hanno richiesto al Ministero che rappresento l'attivazione di un tavolo di confronto, posso assicurare che il Ministero del lavoro continuerà a monitorare i futuri sviluppi della vicenda, anche nella eventuale prospettiva di esaminare e approfondire le principali criticità.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

autonomia

holding

contratto collettivo