ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/09055

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 647 del 05/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: ROMANO PAOLO NICOLO'
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/07/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2016
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2016
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2016
DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2016
LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2016
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2016


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 04/07/2016
Stato iter:
05/07/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/07/2016
Resoconto ROMANO PAOLO NICOLO' MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 05/07/2016
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 05/07/2016
Resoconto ROMANO PAOLO NICOLO' MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/07/2016

SVOLTO IL 05/07/2016

CONCLUSO IL 05/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-09055
presentato da
ROMANO Paolo Nicolò
testo di
Martedì 5 luglio 2016, seduta n. 647

   PAOLO NICOLÒ ROMANO, DE LORENZIS, NICOLA BIANCHI, CARINELLI, DELL'ORCO, LIUZZI e SPESSOTTO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   la tratta ferroviaria Alba-Asti è chiusa da quasi sei anni, precisamente dal 30 aprile 2010, a causa dell'inagibilità della galleria Ghersi per il cui ripristino e consolidamento la società Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha quantificato oneri per 12 milioni di euro. Secondo quanto descritto nell'analisi del dissesto e programmazione degli interventi presentato da RFI il 15 giugno 2010: «l'evoluzione del dissesto e le risultanze delle prime verifiche tecniche effettuate hanno evidenziato rilevanti problematiche di natura idrogeologica la cui risoluzione implica la necessità di realizzare un intervento manutentivo complesso, economicamente oneroso ed incompatibile con il mantenimento in esercizio della tratta Castagnole delle Lanze Alba durante l'esecuzione dei lavori.»;
   in virtù della impossibilità di far fronte all'onerosità di tale ripristino e consolidamento della suddetta galleria la regione Piemonte, nel piano di riorganizzazione del trasporto pubblico ferroviario piemontese, ha inserito la linea Alba-Asti tra le 12 linee ferroviarie (Alba-Asti; Alba-Alessandria; Asti-CasaleMortara; Cuneo-Mondovì; Cuneo-Saluzzo-Savigliano; Novi Ligure-Tortona; Alessandria-Ovada; Casale-Vercelli; Santhià-Arona; Pinerolo-Torre Pellice; Chivasso-Asti; Ceva-Ormea) da sopprimere e sostituire con collegamenti autobus a causa della loro non remuneratività;
   tale decisione ha scatenato forti lamentele dei rappresentanti istituzionali dei comuni interessati e degli esponenti del mondo dell'associazionismo — in primis il Movimento Stop al Consumo di Territorio, il Forum Salviamo il Paesaggio e AFP-Associazione Ferrovie Piemontesi in rappresentanza di oltre mille organizzazioni ambientaliste, agricole, delle professioni, della ricerca e della cultura — e comitati di cittadini e di pendolari che hanno chiesto in molteplici occasioni, anche con manifestazioni pubbliche e raccolte di firme, l'immediata riapertura di tale tratta ferroviaria da Alba ad Asti, rimarcandone l'utilità per studenti e lavoratori ma anche per i turisti, sempre più numerosi in seguito al riconoscimento delle colline del vino di Langhe-Roero e Monferrato quale patrimonio mondiale dell'umanità attribuito dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco);
   infatti, nella riunione del Comitato del patrimonio mondiale dell'Unesco, che si è tenuto a Doha in Quatar dal 15 al 25 giugno 2014, i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato sono stati riconosciuti come parte integrante del patrimonio mondiale per l'eccezionale valore universale del paesaggio e della cultura vitivinicola piemontese. Pertanto, oltre alle manifeste necessità trasportistiche dei residenti vi sono sempre più evidenti ragioni turistiche a rendere imprescindibile la disponibilità di una tratta ferroviaria locale e questo a maggior ragione se si tiene conto che nella presentazione della candidatura all'Unesco era indicato con chiarezza la presenza di una articolata linea ferroviaria in grado di agevolare la mobilità di residenti e turisti. Linea che inopinatamente è stata viceversa soppressa;
   anche la proposta di conversione della rete ferroviaria in una ciclovia è stata dalla cittadinanza bocciata poiché la linea, ancora armata, è in buono stato di conservazione, è immediatamente attivabile con costi sicuramente minori della sua trasformazione in pista ciclabile. Inoltre, esistono già delle valide alternative ciclabili che collegano i territori interessati, in particolare lungo il fiume Tanaro, e in più è possibile realizzare eventualmente un tracciato ciclabile parallelo ai binari, dunque non sostitutivo, che avrebbe costi decisamente minori di una totale rimozione dei binari;
   nel 2015 l'assessorato ai trasporti della regione Piemonte e i sindaci della tratta Asti-Alba avevano convenuto sulla necessità di restituire la linea ferroviaria al territorio ipotizzando anche il transito di un treno speciale Torino-Asti-Castagnole delle Lanze per il periodo contemporaneo al semestre dell'Expo di Milano, progetto poi non avviato per probabile insussistenza finanziaria dell'ente regionale;
   il ripristino della galleria Ghersi comporta oneri non proibitivi, appena 12 milioni di euro, a fronte dei miliardi di euro previsti per progetti contestati quali l'AV/AC Milano-Genova — Terzo Valico dei Giovi, la cui strategicità è stata compromessa dalla decisione della Commissione Europea del 29 giugno 2015 di non inserirla più nella lista dei progetti del CEF — Connecting Europe Facilities e, quindi, non più finanziabile con risorse europee;
   nel novembre 2015 il nostro Paese ha acquistato quote di CO2 dalla Polonia per regolarizzare la sua posizione in merito ai livelli di emissione consentiti a dimostrazione del totale fallimento delle politiche di riduzione dell'anidride carbonica adottate dall'attuale Governo. Pertanto, incentivare il trasporto su ferro rappresenta l'unica reale risposta non solo ai problemi di mobilità e di congestione del traffico, che ormai attanagliano tutti i contesti urbani del nostro Paese, ma soprattutto per consentire il conseguimento degli impegni di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2030 imposti dall'Unione europea e dagli accordi internazionali;
   le amministrazioni locali e i residenti dei territori interessati reclamano il ritorno del servizio ferroviario della tratta Asti-Alba non solo per dare risposta al bisogno di mobilità di studenti e lavoratori ma anche per le molteplici prospettive economiche che si aprirebbero con lo sviluppo turistico, come insegnano i «trenini» panoramici della vicina Svizzera o del Trentino, di una delle zone più suggestive del Paese –:
   quali iniziative di competenza il Governo intenda intraprendere — anche a sostegno della regione Piemonte — per l'immediata riattivazione della linea ferroviaria Asti-Alba e delle altre insistenti nel perimetro dei paesaggi vitivinicoli del Piemonte delle Langhe-Roero e Monferrato, patrimonio mondiale Unesco, quali l'altrettanto storica e strategica linea ferroviaria Alessandria-Nizza Monferrato-Castagnole delle Lanze-Alba. (5-09055)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 5 luglio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-09055

  Rispondo al quesito posto anche sulla base di elementi informativi di Rete Ferroviaria Italiana (RFI).
  Il collegamento ferroviario tra Asti e Alba è formato dalla tratta ferroviaria Asti-Castagnole delle Lanze e dalla tratta Castagnole delle Lanze-Alba.
  Come è noto, nel mese di maggio 2010, la galleria Ghersi è stata interessata da un grave dissesto strutturale determinato dal cedimento della fondazione del piedritto lato sinistro senso linea, nonché dall'attività erosiva del fiume Tanaro alla base del rilievo attraversato. Infatti, la galleria si sviluppa all'interno di un rilievo collinare caratterizzato da uno spiccato processo di erosione regressiva indotta dallo stesso fiume; tale azione erosiva sul versante genera un arretramento dello stesso con produzione di coltri detritiche al piede e la continua erosione della base del versante comporta, pertanto, la necessità di realizzare, oltre al consolidamento della struttura della galleria, importanti opere di difesa spondale nonché opere di difesa e consolidamento della parete con preventive opere di regimazione delle acque.
  Il dissesto strutturale ha determinato l'interruzione dell'esercizio nel solo tratto Castagnole-Alba, con attivazione di un servizio sostitutivo bus, restando attiva la circolazione sulle tratte afferenti (Cavallermaggiore-Bra-Alba, Carmagnola-Bra-Alba, Cantalupo-Nizza-Canelli-Castagnole e Asti-Castagnole).
  Solo successivamente – per decisione della Regione Piemonte con delibera regionale 11 giugno 2012 relativa a interventi di efficientamento del sistema di trasporto pubblico ferroviario del Piemonte – anche il servizio commerciale sulla tratta Asti-Castagnole è stato totalmente sospeso, unitamente a quello di altre linee della rete complementare, per efficientare il sistema di trasporto pubblico piemontese.
  Tale decisione ha, ovviamente, influito sul piano di investimenti del gestore dell'infrastruttura per il ripristino strutturale della galleria Ghersi, il quale ha portato a termine solo la prima e più urgente fase di opere necessarie a contenere il dissesto, ad eseguire una campagna di indagini geognostiche e ad installare un sistema di monitoraggio.
  RFI informa inoltre che le osservazioni e le indagini effettuate sulla velocità di evoluzione del fenomeno erosivo del versante che contiene la galleria e prospiciente il fiume Tanaro fa addirittura consigliare, nel caso in cui si ritenesse di dover ripristinare il collegamento ferroviario, di valutare una variante del tracciato; le considerazioni sulla evoluzione del fenomeno sono state analizzate e condivise da un recente studio del Politecnico di Torino.
  Tutto ciò premesso, RFI assicura di essere pronta a predisporre un piano aggiornato di interventi per la rimessa in servizio della linea, qualora fosse richiesta da parte degli enti preposti la riprogrammazione dei servizi su tale collegamento ferroviario. Ovviamente il ripristino della linea comporterebbe l'assunzione dell'onere da parte dello Stato delle risorse per la realizzazione delle opere infrastrutturali e per la loro successiva manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, da trasferire al gestore attraverso gli strumenti dei Contratti di Programma.
  Infine, è da precisare che le importanti opere che necessariamente devono interessare il fiume Tanaro e la parete spondale del versante richiederebbero interventi qualificati e specifici di competenza dell'autorità di bacino del fiume Po.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto ferroviario

rete ferroviaria

linea di trasporto