Legislatura: 17Seduta di annuncio: 637 del 14/06/2016
Primo firmatario: GALLINELLA FILIPPO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/06/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2016 L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2016 BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2016 PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2016
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 14/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 02/08/2016 Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI) REPLICA 02/08/2016 Resoconto GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/06/2016
DISCUSSIONE IL 02/08/2016
SVOLTO IL 02/08/2016
CONCLUSO IL 02/08/2016
GALLINELLA, GAGNARLI, L'ABBATE, BENEDETTI e PARENTELA. —
Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
. — Per sapere – premesso che:
la revisione di medio termine della politica agricola comune, prevista per il prossimo anno costituisce un passaggio cruciale in quanto è occasione per superare alcune criticità, semplificare ulteriormente le procedure e calibrare ancora meglio le scelte politiche rispetto alle reali esigenze degli agricoltori europei;
i regolamenti comunitari approvati nel dicembre 2013, nel definire gli elementi chiave della Pac 2014-2020, hanno demandato agli Stati membri una serie di scelte riguardanti l'applicazione nazionale della riforma;
nell'ambito di queste ultime, l'Italia ha stabilito in 250 euro, 300 a partire dal 2017, l'importo minimo per beneficiare del pagamento diretto, importo che sarebbe opportuno aumentare fino a 400 euro come previsto dall'articolo 10 del regolamento (UE) 1307/2013;
con riferimento alla suddivisone delle risorse tra pagamento base e aiuto accoppiato, sempre nell'ambito dei margini consentiti da Bruxelles, l'Italia ha scelto, come noto, di destinare al primo il 58 per cento del plafond generale e al secondo l'11 per cento;
gli aiuti accoppiati valgono in media, per il settennio, 418 milioni di euro anno e sono così suddivisi: 210 milioni di euro per la zootecnia bovina, 15 milioni per la zootecnia ovicaprina e 4 milioni per il settore bufalino; per quanto riguarda i seminativi, la ripartizione è la seguente: 10 milioni di euro alla soia (per le regioni del nord), 30 milioni alle proteaginose e al frumento duro (per le regioni del centro) e 55,4 milioni per colture proteiche e frumento duro (per le regioni del sud e isole). Al settore riso sono destinati 22,6 milioni di euro, allo zucchero 17,1 milioni e al pomodoro da industria 11,2 milioni. All'olivicoltura vanno 70 milioni, divisi tra un premio base di 78 euro/ha per le regioni olivicole con almeno il 25 per cento) della SAU (totale 43,8 milioni) e un contributo di 70 euro/ha per terreni con pendenze superiori al 7,5 per cento (totale 13,2 milioni), mentre su tutto il territorio nazionale vengono distribuiti 130 euro/ha per un totale di 13 milioni di euro;
sarebbe opportuno aumentare di due punti percentuali il plafond per l'aiuto accoppiato, destinando le maggiori somme a disposizione: all'aumento del premio già previsto per il capo ovino, all'assegnazione di un premio specifico al capo caprino, uno al capo bovino e/o bufalino, per i quali si dimostri la somministrazione di una alimentazione Ogm free, restrizione questa funzionale alla promozione di un piano proteico nazionale e quindi allo sviluppo di una filiera interna capace di soddisfare le esigenze del settore zootecnico italiano, ed un premio specifico al vitello di età inferiore ai 12 mesi, solo se allevato in aziende che risultino impegnate nel miglioramento delle condizioni di benessere animale, anche attraverso programmi di prevenzione delle malattie e limitato ricorso a trattamenti antibiotici;
la particolare attenzione riservata al comparto delle attività agro-silvo pastorali, che mal si relazionano con logiche di mercato tendenti a rincorrere il prezzo più basso, rende auspicabile un contributo specifico, magari all'interno dei Psr, ad una attività economica che diversamente è destinata a scomparire, con gravi conseguenze anche dal punto di vista della tutela del paesaggio rurale;
come, noto, tra le altre misure, la Pac prevede strumenti di aggregazione quali le organizzazioni professionali (OP) e le organizzazioni interprofessionali (OI) che risultano indispensabili, considerato il mercato globale, ad accrescere la competitività e la forza delle aziende e sarebbe pertanto opportuno che il pagamento base, oltre alle condizionalità ambientali, fosse in qualche modo assegnato in relazione alla capacità delle aziende di svolgere attività di produzione di beni e servizi agricoli in una logica integrata;
l'agricoltura di montagna è un presidio fondamentale per la sopravvivenza di molti territori rurali ed è attività strategica nella lotta al dissesto idrogeologico con un valore complessivo che si attesta intorno ai 30 miliardi di euro, che coinvolge più di 2,5 milioni di aziende agricole, di cui 280 mila italiane, sarebbe utile prevedere un sostegno specifico alle aree agricole di montagna –:
quali siano gli orientamenti del Governo in merito alla prossima revisione di medio termine della Pac e se il Ministro interrogato condivida, almeno nelle linee generali, le proposte suggerite in premessa. (5-08892)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):politica agricola comune
prevenzione delle malattie
premio d'assicurazione