ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08863

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 635 del 10/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: GALGANO ADRIANA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 09/06/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 09/06/2016
Stato iter:
21/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/06/2016
Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 21/06/2016
Resoconto GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/06/2016

DISCUSSIONE IL 21/06/2016

SVOLTO IL 21/06/2016

CONCLUSO IL 21/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08863
presentato da
GALGANO Adriana
testo di
Venerdì 10 giugno 2016, seduta n. 635

   GALGANO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   la centrale termoelettrica denominata «centrale di Bastardo», sita nel territorio di Gualdo Cattaneo, ha una estensione di circa otto ettari, un organico di sessantasei persone, oltre al personale delle ditte esterne, con un indotto di ulteriori trenta posti di lavoro di cui almeno quindici operano 365 giorni all'anno insieme ai dipendenti della centrale Enel;
   data la situazione oramai imminente di chiusura dell'impianto, i citati lavoratori, trattandosi di lavoratori esterni non avranno la possibilità di essere ricollocati come i dipendenti di Enel e quindi l'ipotesi più realistica è quella del licenziamento;
   Enel, infatti, ha deciso di anticipare la dismissione della centrale a carbone al 31 dicembre 2016 senza aver predisposto, finora, un progetto ben definito per l'attuale sito industriale umbro che, oltre a produrre energia elettrica, ospita anche una scuola di formazione ad oggi la più grande e la più attrezzata rispetto alle altre realtà di formazione Enel presenti a Piacenza, Lecco e Civitavecchia;
   la scuola di formazione, denominata Enel University, impiega cinque lavoratori, di cui due sono docenti interni e tre si occupano dell'attività tecnica ed amministrativa indispensabile per la gestione di ulteriori sessanta lavoratori esterni (tra cui ex dipendenti Enel in pensione e ditte di formazione esterne) impegnati per far fronte alla mole di attività di formazione, richieste da tutte le società del gruppo Enel;
   a fronte della notizia di dismissione della centrale di Gualdo Cattaneo, le organizzazioni sindacali di categoria e confederali hanno chiesto alla regione Umbria un incontro urgente, che si è svolto in data 9 febbraio 2016 alla presenza di Enel e che ha portato all'istituzione di un tavolo tecnico per verificare e valutare eventuali idee e progetti di sviluppo prima di parlare di piani o progetti di dismissione;
   nel frattempo, però, Enel ha decretato che al 31 dicembre 2016 avrà diversi esuberi da ricollocare, di cui trentasei provenienti dalla centrale di Bastardo e diciotto provenienti dall'impianto turbogas di Pietrafitta, quindi in totale cinquantaquattro dipendenti che dovranno lasciare la loro sede di lavoro ed affrontare tutta una serie di disagi legati alla nuova destinazione;
   a fronte di tali notizie e in assenza di una nuova convocazione del tavolo regionale, le organizzazioni sindacali, in data 28 aprile 2016, hanno richiesto un incontro urgente alla presidente della regione Umbria, Catiuscia Marini, ma, ad oggi, non c’è stata ancora alcuna risposta in merito;
   a fronte del silenzio delle istituzioni regionali e locali, i rappresentanti dei lavoratori della centrale Enel hanno predisposto una serie di ipotesi riguardo l'eventuale riconversione dell'attuale sito industriale di Enel, al fine di mantenere gli attuali livelli occupazionali e di tutelare una delle più importanti industrie del territorio umbro, la quale svolge ancora oggi un ruolo importante per l'economia locale e regionale;
   i progetti sono tutti improntati alla green economy e prevedono che l'attuale sito dove insiste la centrale di Bastardo con la sua struttura e il suo personale possa essere utilizzato, così come dichiarato anche da Enel, come polo innovativo di sviluppo tecnologico per nuove batterie e apparati smart greed;
   il sito della centrale potrebbe quindi essere sede ideale per la realizzazione di vari progetti tra cui il «Progetto Penelope», proposto già dall'amministrazione comunale di Gualdo Cattaneo in collaborazione con l'università di Perugia, per la creazione una stazione di accumulo di energia di vari Megawatt, tra l'altro ripreso e approvato all'unanimità anche dal consiglio regionale; oppure si potrebbe avviare il progetto sperimentale di gassificazione del carbone e di utilizzo dei prodotti estratti per una combustione senza rilascio di CO2, che potrebbe prevedere anche il coinvolgimento dell'Enea; o ancora si potrebbe prevedere la creazione di un centro di archiviazione e smistamento dati nazionale, che potrebbe farsi carico anche di una serie di attività riguardanti la realizzazione della «banda larga» tramite la posa in opera della fibra ottica e la sostituzione e poi il telecontrollo dei circa 33 milioni di nuovi contatori che a breve saranno installati in Italia;
   tra i progetti sopra elencati rientra anche il potenziamento dell'attuale centro di formazione Enel University, che potrebbe diventare un «Polo unico Nazionale di Formazione Enel», dato che da diversi anni la scuola di Gualdo Cattaneo gestisce già attività di formazione anche per conto di altre sedi avendo, rispetto alle scuole di Lecco, Civitavecchia e Piacenza, una struttura ben più attrezzata, ampi spazi e la possibilità di usufruire di ulteriori strutture, già presenti all'interno dello stesso perimetro industriale delle centrale termoelettrica;
   da ultimo, il sito potrebbe essere anche utilizzato come base di appoggio per gruppi di lavoratori che operano per Central Operation, Central Maintenance e Thecnical Support, nonché per attività di revisione e/o riparazione e collaudo dei vari macchinari di centrale, sfruttando le officine presenti in centrale e le loro attrezzature –:
   se il Ministro sia a conoscenza dell'ipotesi di dismissione della centrale di Gualdo Cattaneo e, in particolare, se sia a conoscenza di un progetto di riconversione dell'attuale sito industriale formulato da Enel oppure se, come accaduto per altri impianti, sarà dalla stessa società collocato sul mercato e venduto al miglior offerente;
   nel caso in cui Enel confermasse le intenzioni di dismissione dell'impianto di Bastardo, quali iniziative di competenza intenda intraprendere il Ministro, per evitare la chiusura del sito che avrebbe pesanti ripercussioni sull'economica locale, sull'occupazione e sullo sviluppo della regione Umbria, già duramente colpita dalla crisi economica in atto;
   se siano state prese in esame le ipotesi di riconversione del sito umbro prospettate, anche e soprattutto in relazione alla presenza della scuola di formazione, che per Enel rappresenta un punto di riferimento e di eccellenza per tutte le attività di «formazione specialistica» rivolte alle società del gruppo. (5-08863)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 21 giugno 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-08863

  La società ENEL, così come altri operatori del settore termoelettrico, sta procedendo alla chiusura degli impianti ubicati sul territorio nazionale ormai non più competitivi, o sovra dimensionati, considerato l'andamento e le previsioni dei consumi e la crescente quota di energia prodotta con fonti rinnovabili.
  Tra gli impianti destinati a essere messi definitivamente fuori servizio risulta anche la centrale termoelettrica di Gualdo Cattaneo «P.Vannucci», sita in località Bastardo, nel Comune di Gualdo Cattaneo (Perugia), costituita da n. 2 unità a carbone da 75 MW ciascuna, messe in servizio nel 1967.
  Tale impianto presenta la peculiarità di essere collocato nell'entroterra umbro, a una distanza di circa 150 km dal porto di Ancona, luogo di attracco delle navi carboniere, da cui il combustibile viene trasferito mediante un complesso sistema intermodale (treno e camion) fino al sito di utilizzo.
  La logistica nel trasporto del combustibile e la minore efficienza dell'impianto hanno contribuito negativamente, insieme alla difficile situazione di mercato, al mantenimento in servizio della centrale la cui chiusura definitiva – come è noto all'On. Interrogante – è programmata per il 31 dicembre 2016.
  Per questo sito e più in generale per tutti quelli interessati da chiusure, l'ENEL ha attivato il «progetto FUTUR-E» che, mediante il coinvolgimento delle comunità e degli stakeholders, intende avviare un'analisi dei territori per potenziali nuove destinazioni degli impianti (nuovi progetti di riconversione in impianti di generazione con diversa tecnologia, progetti di trasformazione funzionali all'avvio di attività non energetiche, progetti di valorizzazione dei siti per utilizzi diversi, o altre destinazioni ancora). Le informazioni sono disponibili su un apposito sito web, https://www.futur-e.enel.it/it-IT/, e risultano già partiti i primi concorsi di idee.
  In particolare l'ENEL, tramite il progetto «Futur-E», intende pervenire all'individuazione di partners economici interessati all'acquisizione e allo sviluppo delle aree.
  In proposito, il Ministero dello Sviluppo Economico manterrà un elevato livello di attenzione alle problematiche, anche occupazionali, nascenti dalle dismissioni del parco termoelettrico, e monitorerà la situazione affinché le riconversioni siano un'opportunità di rilancio economico e occupazionale per il Paese.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

edificio per uso industriale

conseguenza economica

stazione energetica