Legislatura: 17Seduta di annuncio: 634 del 08/06/2016
Primo firmatario: PALMIERI ANTONIO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 08/06/2016
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 08/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 09/06/2016 Resoconto PALMIERI ANTONIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE RISPOSTA GOVERNO 09/06/2016 Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA) REPLICA 09/06/2016 Resoconto PALMIERI ANTONIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
DISCUSSIONE IL 09/06/2016
SVOLTO IL 09/06/2016
CONCLUSO IL 09/06/2016
PALMIERI. —
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca
. — Per sapere – premesso che:
con il riconoscimento della parità scolastica ai sensi della legge n. 62 del 10 marzo 2000 le scuole paritarie sono diventate parte integrante del sistema nazionale di istruzione; le norme in materia definiscono diritti e doveri che impegnano le scuole paritarie che in tal modo svolgono un servizio pubblico e contribuiscono alla realizzazione delle finalità di istruzione che la Costituzione attribuisce al sistema scolastico;
ciò nonostante le scuole paritarie subiscono una disparità di trattamento in merito alla partecipazione al piano per la scuola digitale previsto dalla legge n. 107 del 2015 per l'attuazione del quale si destinano risorse esclusivamente alle scuole statali;
come esplicitato dal sottosegretario all'istruzione, università e ricerca, Angela D'Onghia, in sede di risposta all'interrogazione n. 5-8337 infatti le risorse destinate all'attuazione del piano nazionale per la scuola digitale sono vincolate ad essere destinate in favore delle istituzioni scolastiche statali in quanto provenienti dal Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche rivolto in via esclusiva a queste ultime;
la partecipazione delle scuole paritarie ai progetti attuativi del piano per la scuola digitale può avvenire solo se queste si costituiscono in rete con istituzioni scolastiche statali, assumendo di fatto un ruolo passivo nei confronti della definizione di contenuti e modalità organizzative dei progetti stessi;
il piano per la scuola digitale, che è stato definito quale passo fondamentale per dare agli studenti e agli insegnanti le competenze necessarie per studiare e lavorare nell'era digitale, nel concreto estromette oltre un milione di alunni delle scuole paritarie e i loro docenti nonostante il sapere digitale rappresenti un tema di bene comune –:
se il Ministro interrogato non ritenga necessario assumere iniziative nel breve termine per modificare la normativa in materia al fine di prevedere una fonte di finanziamento che permetta alle scuole paritarie di partecipare al piano nazionale per la scuola digitale a parità di condizioni e in maniera autonoma rispetto alle istituzioni scolastiche statali. (5-08856)
On. Palmieri, in merito al quesito da Lei posto, non posso che ribadire quanto già riferito sia in data 14 gennaio che in data 7 aprile scorso in relazione ad analoghe interrogazioni da Lei formulate in questa stessa Commissione, rispetto alle quali non sono intervenute né ulteriori significative azioni né ulteriori avvisi per le scuole in relazione al Piano Nazionale per la Scuola Digitale, anche in considerazione dell'approssimarsi della sospensione estiva delle attività didattiche.
Al riguardo, ricordo, pertanto, che in tutte le azioni sin qui avviate con riferimento al Piano nazionale per la scuola digitale – sia a valere su risorse nazionali sia a valere su fondi strutturali – quali ad esempio il bando sugli ambienti digitali e sugli atelier creativi, nonché il bando per le biblioteche scolastiche innovative, si è già provveduto ad individuare soluzioni concrete per garantire il massimo coinvolgimento da parte di tutte le scuole, quindi anche quelle paritarie, attraverso la partecipazione in rete con le scuole statali.
Del resto, è lo stesso Piano nazionale per la scuola digitale che annovera tra le sue finalità anche quella di favorire la sinergia, la collaborazione, la creazione di reti e di contatti tra le scuole. Per questo motivo, la partecipazione in rete delle scuole paritarie riveste rilevante importanza soprattutto se si considera che ciò che verrà realizzato potrà essere oggetto di utilizzo da parte di tutte le scuole appartenenti alla rete proprio perché – come da Lei ricordato – il digitale rappresenta un tema di bene comune, rispetto al quale la modalità di partecipazione in rete non implica affatto un ruolo passivo nei confronti della definizione dei contenuti e delle modalità organizzative dei progetti. Anzi, la partecipazione in rete, proprio in considerazione dell'importanza di attuare sinergia con le scuole, è al contrario considerata quale elemento premiale che consente l'attribuzione di un punteggio aggiuntivo al progetto.
Evidenzio, altresì, che proprio il coinvolgimento in rete delle scuole paritarie – e il relativo riconoscimento di una premialità a tale rete – rappresenta un'importante innovazione rispetto a tutti i precedenti bandi relativi sia a dotazioni infrastrutturali che di hardware, gestiti dal MIUR – sia su fondi nazionali che su fondi comunitari – e sta a rappresentare un primo precipuo segnale di attenzione verso le scuole paritarie.
Il Ministero, quindi, sta dimostrando di avere ben presente il ruolo delle scuole paritarie che ai sensi della legge n. 62 del 2000 costituiscono il sistema nazionale di istruzione ed è sempre molto vigile nel valutare tutte le possibili soluzioni per consentire il maggiore coinvolgimento possibile delle stesse.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):istruzione privata
revisione della legge
istruzione