ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08831

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 633 del 07/06/2016
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/12342
Firmatari
Primo firmatario: D'UVA FRANCESCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/06/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 07/06/2016
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 07/06/2016
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 07/06/2016
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 07/06/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 07/06/2016
Stato iter:
20/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/10/2016
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 20/10/2016
Resoconto D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/06/2016

DISCUSSIONE IL 20/10/2016

SVOLTO IL 20/10/2016

CONCLUSO IL 20/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08831
presentato da
D'UVA Francesco
testo di
Martedì 7 giugno 2016, seduta n. 633

   D'UVA, VACCA, DI BENEDETTO, DAGA e LOMBARDI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   in data 9 febbraio 2016 il quotidiano Il Messaggero pubblicava, sulla propria edizione cartacea, un articolo titolato «Genazzano, outlet su villa romana: scatta la protesta»;
   così come riportato dall'articolo, i cittadini e i comitati del comune di Genazzano (Roma) sono «sul piede di guerra contro la costruzione di un insediamento commerciale sui resti di una villa romana»;
   secondo quanto riferito dallo stesso quotidiano «la soprintendenza ha effettuato dei sondaggi archeologici su un'area molto parziale, mentre sul resto della particella i segni dell'esistenza di una villa sarebbero inconfutabili»;
   in data 27 novembre 2015 i cittadini del comune di Genazzano hanno inteso inviare una lettera di chiarimenti direttamente alla direttrice del museo archeologico di Palestrina, nonché alla soprintendenza archeologica competente, senza ottenere, tuttavia, alcun tipo di riscontro;
   dalla lettura del quotidiano emergono, inoltre, gli stessi contenuti del documento inviato alle autorità citate, all'interno del quale venivano riportati «riferimenti ben dettagliati che avrebbero richiesto, quanto meno, un'immediata verifica su quanto stava accadendo in località Madonnella Formalicchio, in quel terreno sottoposto (solo in parte) ad un sondaggio archeologico preventivo»;
   «dai reperti rinvenuti in loco», continua l'articolo riportando il contenuto della lettera, «ci siamo resi conto che il sottosuolo è ricco, archeologicamente parlando, di tesori inestimabili. Ci risulta che il sondaggio abbia interessato una porzione ridotta dell'area, a fronte dell'estensione della zona»;
   «il dubbio più grande», conclude il quotidiano, «sta nel fatto che la campagna di scavi avrebbe interessato solo la particella numero 95 del foglio 15, dove negli anni non si segnalano rinvenimenti, mentre sono state tralasciate le particelle numero 5, 7, 8 e 185 sulle quali il proprietario ha rinvenuto e consegnato al museo archeologico di Prenestina decine di reperti»;
   gli stessi cittadini dichiarano dalle pagine del giornale di essere «pronti ad andare oltre, chiedendo l'intervento del Ministro Franceschini»;
   dalla lettura dell'articolo, ad avviso degli interroganti, emerge con urgenza la possibilità che le autorità competenti dispongano un'accurata ed estesa verifica presso l'area di cui in premessa, facendo emergere, ove riscontrato, l'eventuale presenza di elementi dall'importantissimo valore archeologico presso il sito, a oggi destinato alla chiusura di un edificio commerciale, sottoponendo lo stesso alle necessarie tutele storico e artistiche previste dalla normativa in materia;
   ad avviso degli interroganti è necessario scongiurare la possibilità che i reperti archeologici eventualmente presenti nel sottosuolo possano andare perduti a causa di una inefficace verifica, anche in considerazione del differente grado di tutela offerto dall'ordinamento ai due possibili interessi, ovvero quello storico-culturale e quello edilizio-commerciale –:
   se intenda, nei limiti delle sue competenze, adoperarsi affinché sia disposta una celere ed accurata verifica archeologica presso il sito attualmente destinato alla costruzione di un insediamento commerciale presso il comune di Genazzano (Roma), con particolare riferimento alle particelle indicate in premessa. (5-08831)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 ottobre 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-08831

  L'On.le D'Uva, unitamente ad altri onorevoli colleghi, chiede al Ministro dei beni culturali notizie sulla costruzione di un insediamento commerciale presso il comune di Genazzano (RM).
  Vorrei precisare che il sito, oggetto di una previsione edificatoria di carattere commerciale-artigianale nel vigente piano regolatore generale del comune di Genazzano, è stato inserito nelle aree vincolate dal Piano Territoriale Paesistico Regionale della regione Lazio, adottato nell'anno 2008, a motivo dei numerosi rinvenimenti riferibili ad una importante villa romana, le cui strutture murarie si conservano, pur se in minima parte, perché riutilizzate in un casaletto moderno prospettante sulla strada provinciale Genazzano-Valmontone.
  L’iter di autorizzazione paesaggistica, impostato dal Comune di Genazzano nel corso dell'anno 2014, ha previsto la doverosa sottoposizione dei progetti di edificazione alle Soprintendenze interessate. La Soprintendenza archeologica competente per territorio ha fatto eseguire a cura e spese della Committenza indagini geognostiche, i risultati delle quali hanno consigliato di stralciare dal progetto la porzione di terreno più a sud (ove era prevista l'edificazione di una palazzina), in aderenza con il ricordato casaletto moderno, dove il rischio archeologico si presentava particolarmente elevato.
  Sono state eseguite a partire dall'estate del 2015 trincee esplorative nel resto del terreno, confinante sul lato settentrionale con la Strada regionale n. 155 cosiddetta «di Fiuggi», nelle quali si sono rinvenute tracce di istallazioni agricole e viarie connesse al nucleo della villa. Su tali scoperte, che interessano una parte relativamente modesta del lotto sottoposto ad indagine, si attende la relazione archeologica definitiva e l'eventuale proposta di variante al progetto di edificazione, che tenga conto di esse e ne assicuri la necessaria salvaguardia, non essendone praticabile la valorizzazione.
  Per la parte maggiormente indiziata di appartenere al nucleo principale della villa, che, si ribadisce, è stata stralciata dal progetto di edificazione, la Soprintendenza ha assicurato che si adotteranno le iniziative di tutela diretta previste dal Codice dei beni culturali e del paesaggio non appena, si ribadisce, perverrà la relazione archeologica definitiva.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

archeologia

sondaggio

centro commerciale