ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08672

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 623 del 12/05/2016
Firmatari
Primo firmatario: GIULIETTI GIAMPIERO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/05/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LODOLINI EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 12/05/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 12/05/2016
Stato iter:
07/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/06/2016
Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 07/06/2016
Resoconto GIULIETTI GIAMPIERO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/05/2016

DISCUSSIONE IL 07/06/2016

SVOLTO IL 07/06/2016

CONCLUSO IL 07/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08672
presentato da
GIULIETTI Giampiero
testo di
Giovedì 12 maggio 2016, seduta n. 623

   GIULIETTI e LODOLINI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   in riferimento alla vicenda dell'azienda ex Merloni, JP Industries, sono trascorsi oltre 6 mesi da quando la Corte di cassazione ha dato ragione, relativamente alle modalità di cessione, all'imprenditore Marchigiano Porcarelli, ma da allora nulla è cambiato e la tanta auspicata ripresa produttiva degli ex stabilimenti A. Merloni ancora non è avvenuta;
   sulla tematica ci sono stati una serie di incontri e di interrogazioni parlamentari e la presentazione di un piano industriale della proprietà al Ministero dello sviluppo economico, alle regioni, al sistema del credito, alle organizzazioni sindacali;
   inoltre dopo un accordo tra banche ed azienda, sembra che non si riesca a sciogliere il nodo sull'accesso al credito;
   pertanto, l'evolversi della situazione rischia di rallentare se non addirittura fermare definitivamente la produzione e, vista la mancata certezza di una ripresa produttiva, tutti gli sforzi profusi dalla proprietà e dei dipendenti in questi ultimi 4 anni, rischiano di mettere in discussione gli accordi tra azienda e clienti, rendendo inutile quanto fino ad ora fatto –:
   quale sia la reale situazione di JP Industries a seguito del piano industriale presentato e cosa stia facendo il Ministero dello sviluppo economico per una positiva conclusione della vicenda che riguarda centinaia di lavoratori ed un territorio particolarmente penalizzato dalla crisi. (5-08672)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 7 giugno 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-08672

  Come noto, il contenzioso in corso sulla vicenda ha visto da ultimo – con la sentenza di Cassazione n. 23894 depositata il 24 novembre 2015 – la conferma della legittimità della vendita del ramo d'azienda facente capo ad Antonio Merloni, comprensivo degli stabilimenti marchigiani di Maragone e Santa Maria in Fabriano e umbro di Gaifana, operata dalla gestione commissariale alla fine del 2011, con effetto dal 1o gennaio 2012. Nelle more della citata sentenza, l'imprenditore ha proseguito la gestione di impresa in conformità all'impegno assunto contrattualmente, di proseguimento delle attività imprenditoriali per quattro anni.
  Il Ministero dello Sviluppo Economico continua, tuttavia, a seguire la vicenda con la massima attenzione, anche attraverso l'istituzione di un tavolo dedicato alla questione.
  Nell'ultima riunione che si è tenuta il 10 maggio scorso, alla presenza di rappresentanti del Ministero dello sviluppo economico, si sono incontrati i Commissari Straordinari dell'Antonio Merloni S.p.A. in Amministrazione Straordinaria e i rappresentanti di Intesa Sanpaolo, Monte dei Paschi di Siena, Unicredit e Banca delle Marche. Risultavano assenti, invece, Veneto Banca e Ubi Banca.
  Dopo una approfondita analisi della situazione è emerso che, mentre Intesa Sanpaolo e Unicredit, così come Ubi Banca, hanno deliberato per la sottoscrizione dell'atto di transazione, riservandosi di definire il testo finale dello stesso, Monte dei Paschi di Siena e Banca delle Marche prevedevano di arrivare a tale delibera non prima della metà del mese di giugno.
  Veneto Banca invece, ha specificato di aver deliberato rispetto alle questioni di massima e ha subordinato la validità di tale deliberazione alla ricezione di ulteriori specifiche da parte dei Commissari Straordinari.
  I rappresentanti di Intesa Sanpaolo hanno tenuto, comunque a chiarire che, in generale, la validità delle delibere è subordinata alla sottoscrizione dell'atto di transazione anche da parte degli acquirenti dei complessi aziendali ex Merloni.
  A tal proposito, i Commissari Straordinari hanno evidenziato che la sottoscrizione da parte degli acquirenti della citata transazione rappresenta una mera presa d'atto del processo di estinzione del giudizio, senza con ciò poter condizionare i contenuti dell'accordo transattivo da porsi in essere tra le Banche e la Procedura.
  I Commissari Straordinari hanno altresì chiarito l'importanza di arrivare a sottoscrivere tale atto di transazione il prima possibile ma soprattutto prima della data ultima prevista per la riassunzione della causa, salvo la richiesta e la conseguente decisione di rimessione in termini da parte del giudice competente.
  Il rappresentante dell'Unità Gestione Vertenze Imprese in Crisi del Ministero dello Sviluppo Economico, ha espresso l'assoluta necessità di:
   1) accelerare i tempi di delibera;
   2) definire il testo conclusivo dell'atto di transazione nel più breve tempo possibile;

   3) sollecitare l'adesione di J.P. Industries all'atto di transazione di cui al punto precedente;

   4) iniziare il confronto tra ceto creditizio e J.P. Industries rispetto ai finanziamenti a sostegno del piano industriale.

  A fronte delle richieste del Ministero dello Sviluppo Economico, i rappresentati degli Istituti di Credito si sono impegnati a perseguire con decisione i propri obblighi, in particolare, i rappresentanti di Monte dei Paschi di Siena e di Banca delle Marche si sono detti anche disponibili a portare avanti una rapida interlocuzione con i rispettivi Amministratori Delegati, al fine di accelerare il processo di delibera.
   Il Ministero dello Sviluppo Economico, invece, si è impegnato a favorire il confronto con J.P. Industries, allo scopo di raggiungere in tempi molto brevi gli obiettivi già citati, ossia l'adesione di J.P Industries all'atto di transazione e al confronto con il ceto creditizio.
  Il Mise, da quanto detto, si sta impegnando al fine di raggiungere nel minor tempo possibile consentito la risoluzione della problematica Merloni.
  A tal proposito voglio anche ricordare che, con circolare direttoriale 22 marzo 2016, (n. 26398), è stato attivato un intervento di «aiuto» ai sensi della legge n. 181 del 1989. Con tale misura, in sintesi, si vuole promuovere la realizzazione di una o più iniziative imprenditoriali nel territorio dei Comuni dell'area coinvolta dalla crisi del gruppo Antonio Merloni, finalizzate al rafforzamento e alla riqualificazione del tessuto produttivo locale, anche tramite l'attrazione di nuovi investimenti, nonché alla ricollocazione dei lavoratori della società Antonio Merloni in Amministrazione Straordinaria.
  Le risorse finanziarie disponibili ai fini della concessione delle agevolazioni ammontano a 26 milioni di euro, a valere sulle risorse della già citata legge 181. I termini per la presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni sono ancora aperti fino al 30 giugno 2016 e le stesse possono essere presentate all'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.a. – Invitalia, quale soggetto gestore.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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