ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08560

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 618 del 03/05/2016
Firmatari
Primo firmatario: ALFREIDER DANIEL
Gruppo: MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Data firma: 03/05/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 03/05/2016
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 03/05/2016
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 03/05/2016
SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 03/05/2016
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 03/05/2016
BRIGNONE BEATRICE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 03/05/2016
CIVATI GIUSEPPE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 03/05/2016
MAESTRI ANDREA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 03/05/2016
MATARRELLI TONI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 03/05/2016
PASTORINO LUCA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 03/05/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 03/05/2016
Stato iter:
04/05/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 04/05/2016
Resoconto ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
 
RISPOSTA GOVERNO 04/05/2016
Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 04/05/2016
Resoconto ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/05/2016

SVOLTO IL 04/05/2016

CONCLUSO IL 04/05/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08560
presentato da
ALFREIDER Daniel
testo di
Martedì 3 maggio 2016, seduta n. 618

   ALFREIDER, ARTINI, BALDASSARRE, BECHIS, SEGONI, TURCO, BRIGNONE, CIVATI, ANDREA MAESTRI, MATARRELLI e PASTORINO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   la società belga Solvay è presente in Val di Cecina dal 1919 e da allora estrae salgemma nelle località di Querceto e Buriano e, dal 1996, a seguito del contratto di collaborazione industriale stipulato con l'azienda Monopoli di Stato-A.T.I. Sale spa (titolare delle concessioni per l'estrazione del salgemma), Solvay ha il diritto di estrarre nelle concessioni di «Volterra», «Cecina» e «Poppiano», nei comuni rispettivamente di Volterra, Montecatini Val di Cecina e Pomarance;
   dal salgemma, Solvay ricava la materia prima per produrre nello stabilimento di Rosignano carbonato sodico, bicarbonato di sodio e soda caustica e l'estrazione del sale avviene attraverso dissoluzione con acqua dolce, ottenendo così salamoia che viene poi trasportata allo stabilimento Solvay di Rosignano (Livorno);
   l'abitato di Saline di Volterra (frazione di Volterra, comune di provincia di Pisa) è accerchiato dalle concessioni minerarie come ha sottolineato il sindaco Marco Buselli in una lettera datata 31 maggio 2012 inviata, tra l'altro, al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, «mentre i vicini Comuni geotermici ricevono un indennizzo proporzionato da pare di Enel, anche sotto forma di posti di lavoro riservati, come compensazione per l'impatto della geotermia, Volterra non gode di criteri perequativi (...) oltre a non avere ritorno occupazionale pressoché rivolto al Comune di Rosignano, dove risiede lo stabilimento Solvay e dove sono occupate un migliaio di persone;
   il salgemma non è una risorsa rinnovabile e secondo studi attendibili, con gli attuali livelli estrattivi, è destinato a esaurirsi nell'arco di 30 anni e, oltretutto, vengono ogni anno versati circa due milioni di euro, secondo gli accordi in vigore, dalla multinazionale belga a Stato e regione;
   la salinizzazione dei corsi d'acqua legata a emergenze di salamoia è molto frequente e, come ha sottolineato Arpat Toscana, «nei documenti relativi agli inconvenienti ambientali verificati negli ultimi 20 anni nell'area di Saline di Volterra, si riscontrano frequentemente situazioni di criticità legate ad improvvisi picchi di salinità sui corsi d'acqua della zona. La mancanza di misurazioni tempestive nei casi citati e in generale di misure sistematiche sia in posizioni di monte che di valle rispetto alle aree minerarie ha sempre impedito di relazionare queste ultime con gli effetti cronici e di picco della salvazione dei corsi d'acqua»;
   il problema più pressante, fin da quando opera la Solvay, è quello degli approvvigionamenti idrici dal fiume Cecina e non solo. Il consumo di acqua da parte dell'azienda, sempre secondo lo studio dell'università di Pisa, supera in un anno l'utilizzo idropotabile di tutti i comuni della Val di Cecina, tanto che in estate i problemi di secca sono all'ordine del giorno. Ci sono rilevanti aggravi sugli usi civili e agricoli; un utilizzo così selvaggio della risorsa idrica e del territorio contrasta in maniera evidente con l'esito referendario sull'acqua pubblica;
   dal rilascio delle concessioni Volterra e il territorio limitrofo non possiedono di fatto più garanzie e potere decisionale per la tutela del proprio territorio così tartassato dalle estrazioni del salgemma; nelle scorse settimane il sindaco Buselli ha incontrato il nuovo direttore dello stabilimento Solvay, Davide Papavero, chiedendo all'azienda di considerare ambiente e sicurezza per i cittadini al primo posto, assieme alla tutela della risorsa idrica e al corretto uso del salgemma. Ma anche la questione lavoro e quella spinosa delle royalty, i cui benefici non ricadono sui territori dove insistono le concessioni minerari –:
   quali iniziative il Ministro interrogato intenda mettere in atto al fine di intervenire per risolvere la questione delle royalty, chiarendo se il Governo sia stato coinvolto nell’iter del nuovo accordo di programma sulla Solvay e, in caso positivo, quali accordi economici siano in vigore per l'estrazione del salgemma e per l'utilizzo della risorsa idrica da parte di At sale, Solvay ed enti pubblici. (5-08560)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 4 maggio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-08560

  In merito alle questioni rappresentate dagli On.li interroganti, bisogna, in via preliminare evidenziare che il decreto legislativo n. 112 del 1998 ha disciplinato le funzioni amministrative relative alla materia miniere e risorse geotermiche, delegando alle Regioni le funzioni relative ai permessi di ricerca ed alle concessioni di coltivazione di minerali solidi e delle risorse geotermiche sulla terraferma e stabilendo che i canoni dovuti dai titolari dei permessi e delle concessioni sono devoluti alle Regioni le quali provvedono alla loro determinazione entro i limiti massimi fissati dallo Stato.
  Per quanto concerne, invece, l'aspetto degli approvvigionamenti idrici, dalle notizie acquisite risulta che la Regione Toscana abbia rilasciato il proprio assenso al progetto per il nuovo sistema idrico industriale della Solvay. Tale progetto interesserà il territorio di Montecatini Val di Cecina, con la realizzazione di sei nuovi pozzi che attingeranno dalla falda acquifera sotterranea, in una zona più a monte rispetto al corso d'acqua, così da diminuirne la pressione. In questo modo, grazie a quasi cinque chilometri di tubazioni interrate, saranno garantiti due obbiettivi: la salvaguardia del corso d'acqua e la coltivazione delle miniere nel rispetto dell'ambiente.
  Circa l'Accordo di Programma per il rilancio competitivo dell'area costiera livornese, come noto agli Onorevoli interroganti, lo stesso è stato sottoscritto l'8 maggio 2015 e vede come protagonisti vari Enti pubblici (Governo, Regione, Autorità Portuale, Provincia di Livorno e Comuni di Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo).
  L'Accordo, contiene una serie di misure ed interventi per affrontare la situazione di particolare difficoltà che sta vivendo l'area livornese e che pur in minore intensità interessa anche il territorio di Rosignano. Le misure contenute nell'accordo di programma dovrebbero consentire il rilancio economico complessivo dell'intera area.
  Infine, informo che il Consiglio regionale della Toscana ha presentato il 29 giugno 2015 una mozione con la quale chiede l'impegno della Giunta Regionale a produrre una bozza di protocollo che preveda che almeno un terzo delle royalties che Solvay versa annualmente alla Regione sia erogato al Comune di Volterra.
  Il Governo, pertanto, si impegna nell'ambito delle proprie competenze a seguire con attenzione le questioni sollevate dagli Onorevoli interroganti, con particolare riguardo ai profili ambientali connessi alle attività di estrazione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza pubblica

utilizzazione dell'acqua

sale