Legislatura: 17Seduta di annuncio: 618 del 03/05/2016
Primo firmatario: POLIDORI CATIA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 03/05/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma SAVINO SANDRA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/05/2016
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 03/05/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 04/05/2016 Resoconto SAVINO SANDRA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE RISPOSTA GOVERNO 04/05/2016 Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI) REPLICA 04/05/2016 Resoconto SAVINO SANDRA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
DISCUSSIONE IL 04/05/2016
SVOLTO IL 04/05/2016
CONCLUSO IL 04/05/2016
POLIDORI e SANDRA SAVINO. —
Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
è stata depositata, in data 30 giugno 2015, l'interrogazione a risposta scritta n. 4-09613, nella quale si chiedevano chiarimenti circa gli orientamenti del Governo rispetto al procedimento autorizzativo dell'impianto di rigassificazione del metano liquido (GNL) a Zaule, nel porto di Trieste; nonostante i ripetuti solleciti formali, ad oggi non è ancora pervenuta alcuna risposta;
l'11 giugno 2015 era stata programmata una conferenza di servizi, in merito all'autorizzazione dell'impianto, successivamente rinviata di novanta giorni e ad oggi non ancora riconvocata;
il comune di Trieste, con nota inviata al Ministero dello sviluppo economico, ha espresso parere contrario rispetto al compimento dell'opera, rappresentando il potenziale rischio sismico dell'area del golfo di Trieste;
la provincia di Trieste ha richiesto al Ministero dello sviluppo economico la sospensione del procedimento autorizzativo alla costruzione del rigassificatore, per la mancata acquisizione da parte della società proponente della compatibilità ambientale sul progetto sulle opere di allaccio alla rete nazionale di metanodotti;
il comune e la provincia di Trieste hanno presentato, negli scorsi messi, ricorso al tribunale amministrativo regionale del Lazio – sede di Roma – avverso l'atto del Ministero dell'ambiente e della tutela dei territorio e del mare – direzione generale per le valutazioni e le autorizzazioni ambientali del 25 febbraio 2015 e avverso il parere della commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS del predetto Ministero n. 1706 del 6 febbraio 2015 ed atti connessi;
all'insediamento industriale, ritenendolo un ostacolo allo sviluppo dei traffici marittimi, rispetto al modello di sviluppo elaborato dall'autorità portuale di Trieste ed ha sottolineato la priorità dei traffici marittimi, rispetto alle infrastrutture energetiche –:
quale sia l'intenzione del Governo rispetto alla realizzazione dell'opera in questione, dal momento che non è più accettabile la manifesta indecisione, considerando che, in via ufficiale, il comune, la provincia e anche la regione Friuli Venezia Giulia hanno espresso piena contrarietà al progetto. (5-08558)
In merito al quesito posto dall'Onorevole interrogante, mi preme evidenziare che il procedimento di autorizzazione del rigassificatore in questione, in corso presso il Ministero dello sviluppo economico, non può, allo stato attuale, essere concluso in quanto il decreto n. 808 del 2009, con cui il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha emanato, con esito positivo, il provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale relativamente al terminale di rigassificazione, prevedeva che, prima che il Ministero delle sviluppo economico potesse convocare la conferenza di servizi decisoria nel procedimento autorizzativo di sua competenza, dovesse essere acquisita anche la Valutazione di Impatto Ambientale del Metanodotto di collegamento del rigassificatore alla Rete di Trasporto Nazionale del gas.
Pertanto, la conferenza di servizi decisoria potrà essere convocata solo dopo l'acquisizione della positiva Valutazione di Impatto Ambientale sul metanodotto, in ottemperanza alla prescrizione del decreto n. 808 del 2009, così come peraltro comunicato anche dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Riguardo al parere della Regione Friuli Venezia Giulia, si fa presente che non è ancora stata emanata alcuna delibera di Giunta regionale, in merito all'intesa sull'opera oggetto dell'atto di sindacato ispettivo. A seguito della formale espressione della Regione, verranno adottate le conseguenti valutazioni previste dalla normativa vigente.
Il Ministero dello sviluppo economico continuerà, quindi, anche nelle successive fasi del procedimento di autorizzazione, a fornire tutte le informazioni che il Parlamento ritenesse utile acquisire.
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