ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08552

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 618 del 03/05/2016
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/12997
Firmatari
Primo firmatario: LOMBARDI ROBERTA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 03/05/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 03/05/2016
Stato iter:
12/05/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/05/2016
Resoconto CASSANO MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 12/05/2016
Resoconto LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 03/05/2016

DISCUSSIONE IL 12/05/2016

SVOLTO IL 12/05/2016

CONCLUSO IL 12/05/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08552
presentato da
LOMBARDI Roberta
testo di
Martedì 3 maggio 2016, seduta n. 618

   LOMBARDI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   la IM Intermetro spa era un'azienda specializzata nel settore della progettazione, realizzazione, ammodernamento, ricostruzione e straordinaria manutenzione delle linee metropolitane «A» e «B» e della Ferrovia Concessa Roma Lido;
   sin dagli anni ’90, con il graduale esaurirsi dei contratti stipulati con il comune di Roma, relativi alla linea A della metropolitana, si era posto il posto il problema occupazionale, al momento della chiusura dei cantieri, dei dipendenti della società sottoposti ai primi licenziamenti collettivi;
   in riferimento proprio ai suddetti licenziamenti, grazie agli accordi raggiunti tra le organizzazioni sindacali di categoria, la rappresentanza sindacale unitaria, l'amministrazione di Roma Capitale e la giunta regionale «con il fine di non disperdere un patrimonio umano e professionale altamente specializzato nel settore dei trasporti e in particolare nell'ambito della Metropolitana di Roma», il personale licenziato in seno alle procedure, veniva inserito presso le municipalizzate operanti nel settore, quali ATAC, MET.RO, STA, ROMAMETROPOLITANE, oltre ad ACEA, GEMMA e altre;
   contemporaneamente, gli accordi prevedevano la garanzia della salvaguardia occupazionale dei lavoratori rimasti in forza alla Intermetro per la chiusura delle commesse ancora i (AMLA3 – ammodernamento e messa in sicurezza della Linea A – ammodernamento della stazione Manzoni – ampliamento e attrezzaggio delle officine e depositi di linea A e B);
   proprio a seguito della consegna alla città di Roma della stazione Manzoni, avvenuta nel 2007, veniva annunciata la messa in liquidazione volontaria della società IM Intermetro spa, con conseguente riapertura delle procedure di licenziamento collettivo (28 unità);
   dunque, il comune di Roma siglava, con la rappresentanza sindacale unitaria e le organizzazioni sindacali di categoria, appositi verbali in cui veniva garantito il reintegro dei lavorato i Intermetro nelle aziende controllate del comune, quali ATAC spa e Roma Metropolitane srl individuate quale naturale approdo dei lavoratori interessati, tenuto presente della loro professionalità ed esperienza;
   l'accordo veniva sottoscritto effettivamente l'11 aprile 2011 e, nel dicembre dello veniva ribadita dalla società Roma Metropolitane srl la volontà di assumere quattro Intermetro e di presentare, contestualmente, un piano di ricollocazione per tutti gli alti 2013 le organizzazioni sindacali venivano convocate dal comune di Roma per confermare gli impegni presi dallo stesso comune durante le diverse amministrazioni succedutesi;
   ad oggi, nonostante gli accordi siglati, le promesse effettuate in sede di campagna elettorale e non, le numerose audizioni e incontri con i vari assessori (in particolar modo assessori alle politiche della mobilità, firmatari di accordi ed impegni), con gli ex sindaci Alemanno e Marino, con l'ex vice sindaco Nieri, con la commissione assembleare permanente alle politiche della mobilità, con i vari capigruppo consiliari, a distanza di cinque anni dalla data di avvio delle procedure di licenziamento, non si è trovata soluzione alla questione dei lavoratori della Intermetro, nonostante siano state più volte riconosciute ed appurate la loro professionalità e la loro esperienza che risulterebbero molto utili alla azienda operante per la realizzazione e per l'esercizio della metropolitana;
   le organizzazioni sindacali hanno, peraltro, trasmesso un'ulteriore, richiesta di incontro con l'assessorato alla mobilità del comune di Roma nel mese di maggio 2015, e vi sarebbe anche una formale richiesta di superamento del blocco delle assunzioni, indirizzata al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, con particolare attenzione proprio ai lavoratori Intermetro –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza della vicenda che vede protagonisti i dipendenti della società IM Intermetro spa e quali iniziative, per quanto di competenza, intendano assumere, anche tramite la creazione di un tavolo istituzionale di confronto, al fine di salvaguardare e difendere i diritti dei lavoratori in questione. (5-08552)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 12 maggio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-08552

  Con riferimento all'atto parlamentare dell'onorevole Lombardi concernente la tutela del piano occupazionale dei lavoratori della società I.M. Intermetro Spa, premetto che il problema sollevato dall'onorevole interrogante attiene ad ambiti di competenza e rilevanza locale.
  La vicenda, infatti, trae origine dalla progressiva ultimazione di vari lavori appaltati dal Comune di Roma alla società IM Intermetro S.p.A. aventi ad oggetto la progettazione, realizzazione, ammodernamento, ricostruzione e manutenzione straordinaria delle linee metropolitane A e B e della ferrovia concessa Roma-Lido, cui avrebbero fatto seguito, secondo quanto riferito dall'onorevole interrogante, una serie di accordi sindacali che prevedevano la tutela dei livelli occupazionali mediante assorbimento degli ex dipendenti della Intermetro Spa (attualmente in liquidazione volontaria) da parte delle società partecipate del Comune di Roma operanti nel settore dei trasporti e della mobilità, tra cui ATAC Spa e Roma Metropolitane Srl.
  Al riguardo, il Comune di Roma, espressamente interpellato, nel sottolineare che la società I.M. Intermetro Spa non è e non è mai stata partecipata da Roma Capitale, ha rappresentato che con lettera del 1o febbraio 2010 la società I.M. Intermetro Spa aveva comunicato alle organizzazioni sindacali di categoria e alla Regione Lazio, di dover procedere al licenziamento collettivo di 30 lavoratori, pari all'intero organico dell'unità produttiva di Roma, a seguito della decisione di cessare le attività.
  Inoltre il Comune di Roma ha riferito che in data 11 maggio 2010 risulta essere stato siglato un Accordo presso la Regione Lazio tra l'Assessorato alla mobilità e trasporti del Comune di Roma, l'Assessorato al Lavoro del Comune di Roma, la Regione Lazio, Intermetro Spa e le rappresentanze sindacali per l'avvio della procedura per il ricorso al trattamento di Cassa Integrazione Guadagni per i dipendenti impiegati di Intermetro. L'Accordo, di natura politica, prevedeva l'impegno da parte dell'Amministrazione Comunale di ricollocare presso le Società Roma Metropolitane Srl e ATAC Spa i lavoratori oggetto della procedura, in possesso delle necessarie qualifiche.
  Il 23 dicembre 2010 veniva emanata, dall'Assessore al Bilancio di Roma Capitale, una direttiva in materia di nuove assunzioni con la quale, nel rappresentare l'imminente approvazione di un nuovo regolamento per il reclutamento del personale all'interno del Gruppo Roma Capitale, si disponeva con effetto immediato l'inammissibilità della «chiamata diretta», bloccando tutte le procedure di selezione e di assunzione in corso.
  Il Comune di Roma ha ricordato la delibera n. 58 del 6 marzo 2015 che ha dettato, tra l'altro, disposizioni urgenti in materia di contenimento dei costi del personale, stabilendo che siano applicati i divieti e le limitazioni alle assunzioni di personale stabiliti dall'ordinamento per Roma Capitale. In particolare, la delibera dispone che venga assicurata, a decorrere dall'esercizio 2015, una graduale riduzione del rapporto tra spese di personale e spese correnti, conseguendo entro il termine del 31 dicembre 2015, il rispetto di determinati parametri.
  Secondo quanto riferito dal Comune di Roma, pertanto, fino al raggiungimento dei parametri predeterminati, è disposto un tassativo divieto di assunzione di personale ascrivibile al tempo indeterminato e a qualunque tipologia di forma flessibile.
  Voglio chiarire, inoltre, che I.M. Intermetro Spa è un soggetto privato, già appaltatore di lavori pubblici per conto del Comune di Roma, in quanto tale chiaramente estraneo al perimetro delle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001. Pertanto, al personale dipendente di tale società non trova applicazione il decreto legislativo 165 del 2001 e, più in generale, la normativa in materia di pubblico impiego.
  Ricordo, altresì, che l'articolo 1, commi 424 e 425, della legge n. 190 del 2014 (legge di stabilità per il 2015) e l'articolo 7, comma 2-bis, del decreto-legge n. 192 del 2014 hanno poi previsto, come è noto, il divieto di procedere a nuove assunzioni a valere sui budget 2015 e 2016, fatta salva l'immissione nei ruoli dei vincitori di concorso pubblico collocati nelle graduatorie vigenti o approvate alla data di entrata in vigore della legge 190 del 2014.
  Sul punto preciso che le società partecipate del Comune di Roma – ad opera delle quali si ipotizza nell'interrogazione il riassorbimento del personale già dipendente della Intermetro Spa – non rientrano nel novero delle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001, né tanto meno tra le amministrazioni destinatarie delle previsioni di cui ai sopra richiamati articolo 1, commi 424 e 425, della legge n. 190 del 2014 e articolo 7, comma 2-bis, del decreto-legge n. 192 del 2014.
  Faccio presente, inoltre, che il Dipartimento della funzione pubblica, espressamente interpellato ha reso noto che la richiesta menzionata nel testo dell'interrogazione indirizzata dalle organizzazioni sindacali al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione ai fini del superamento di un presunto blocco delle assunzioni applicabile al caso in esame non risulta agli atti dell'Ufficio.
  Da ultimo, voglio evidenziare che il Ministero che rappresento è già intervenuto in favore dei lavoratori interessati dalla vicenda autorizzando il trattamento di integrazione salariale per il periodo dal 18 maggio 2010 al 17 maggio 2011.
  Pertanto, sarà cura del Ministero che rappresento prestare attenzione alla vicenda in parola, continuando a monitorarne gli ulteriori sviluppi al fine di valutare – qualora richiesto – ogni possibile soluzione volta a tutelare la posizione dei lavoratori e delle loro famiglie, tenuto anche conto degli istituti di tutela dei lavoratori finora attivati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

licenziamento collettivo

politica occupazionale

commissione permanente