ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08197

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 594 del 21/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TARANTO LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 21/03/2016
ARLOTTI TIZIANO PARTITO DEMOCRATICO 21/03/2016
VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO 21/03/2016
BARGERO CRISTINA PARTITO DEMOCRATICO 21/03/2016
TENTORI VERONICA PARTITO DEMOCRATICO 21/03/2016
CAMANI VANESSA PARTITO DEMOCRATICO 22/03/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 21/03/2016
Stato iter:
22/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/03/2016
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 22/03/2016
Resoconto BIANCHI DORINA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 22/03/2016
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 22/03/2016

DISCUSSIONE IL 22/03/2016

SVOLTO IL 22/03/2016

CONCLUSO IL 22/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08197
presentato da
BENAMATI Gianluca
testo presentato
Lunedì 21 marzo 2016
modificato
Martedì 22 marzo 2016, seduta n. 595

   BENAMATI, TARANTO, ARLOTTI, VICO, BARGERO, TENTORI, CAMANI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   in data 21 febbraio 2016, è stato presentato il documento recante il titolo «2 Anni di Governo – Cultura e Turismo» volto a fare il punto sui «principali traguardi conseguiti – così vi si legge – in due anni di governo intensi ed impegnativi che hanno portato risultati concreti e realizzato un'autentica rivoluzione nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio culturale nazionale...», nonché, in materia di turismo digitale e sostenibile, a sottolineare le caratteristiche fondamentali del «modello su cui sta puntando l'azione di governo per rilanciare la naturale vocazione del nostro paese ad accogliere viaggiatori da tutto il mondo e far ripartire la domanda nazionale. Turismo sostenibile e digitale è dunque una strategia di sviluppo economico e sociale che, come mostrano i dati del 2015, sta portando buoni risultati: gli arrivi crescono e aumenta la durata dei soggiorni. Un metodo solido che ha come fine la promozione dei territori e la valorizzazione di luoghi, memorie, conoscenze e artigianalità che fanno dell'Italia un circuito di bellezza straordinariamente diffuso»;
   sempre nel mese di febbraio 2016, è stato pubblicato dalla Cassa depositi e prestiti lo studio di settore dal titolo «L'industria del turismo – Le azioni prioritarie per valorizzare la destinazione Italia», ove, tra l'altro, così si osserva: «Trascurare il settore turistico negli ultimi dieci anni ci è costato quasi il 2 per cento del PIL e il 3 per cento dell'occupazione», ed ancora: «...per arrivare a una vera e propria industria turistica italiana è necessaria una governance centrale che sappia valorizzare non solo la componente culturale del turismo, ma anche quella imprenditoriale e industriale... Solo attraverso politiche pubbliche coordinate e integrate settorialmente sarà possibile ottimizzare i benefici economici, ambientali e socio-culturali connessi al turismo»;
   per quel che riguarda, in particolare, la riattivazione degli investimenti per il riposizionamento dell'offerta ricettiva italiana, lo studio di Cassa depositi e prestiti segnala le seguenti priorità: il rafforzamento in termini di equity delle imprese alberghiere; la riconversione di beni di pregio storico-artistico; il ricorso a strumenti finanziari adeguati, come ad esempio il leasing finanziario; il ricorso efficiente ai fondi strutturali europei; lo sviluppo di fondi immobiliari dedicati e, in specie, di fondi finalizzati al finanziamento della sola gestione alberghiera;
   negli scorsi giorni, autorevoli organi di informazione economica hanno dato notizia di nuove misure allo studio da parte del Governo nell'ambito del processo di messa a punto ed implementazione del programma «finanza per la crescita», curato dal Ministero dello sviluppo economico e dal Ministero dell'economia e delle finanze;
   secondo elaborazioni di Federturismo-Confindustria – anch'esse riportate dalla stampa specializzata – prime e parziali stime indicano la disponibilità, nell'ambito della programmazione 2014-2020 dei fondi europei per il turismo, di risorse per 1,8 miliardi di euro già solo per l'ambito POR-FESR concernente interventi strutturali per piccole e medie imprese ed infrastrutture e senza tener conto dei plafond di Campania, Puglia e Sicilia, ma ciò in un quadro di persistente disomogeneità nell'approccio dei bandi regionali alla programmazione turistica e con carenze di governance territoriale e di collaborazione tra pubblico e privato –:
   se e quali iniziative il Ministro interrogato intenda adottare – di concerto con gli altri Ministeri e gli altri livelli istituzionali ed amministrativi interessati – per la valorizzazione, nell'ambito del citato programma di «finanza per la crescita», delle opportunità di investimento nel settore turistico e per l'ottimizzazione degli utilizzi delle risorse europee del ciclo 2014-2020, anche in relazione all'aggiornamento del piano strategico nazionale del turismo, la cui presentazione è attesa in occasione degli stati generali del turismo sostenibile del mese di aprile 2016.
(5-08197)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 22 marzo 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-08197

  Mi riferisco all'interrogazione parlamentare con cui l'On.le Benamati, unitamente ad altri onorevoli colleghi, chiede quali iniziative il Ministero intenda adottare per la valorizzazione delle opportunità di investimento nel settore turistico, nell'ambito del programma di «finanza per la crescita».
  Vorrei sottolineare, al riguardo, che il turismo ha scontato in questi ultimi anni la mancanza di un coordinamento delle politiche di settore nazionali e locali. La riforma del titolo V della Costituzione va nella direzione di riportare il turismo al centro delle politiche nazionali, garantendo il necessario coordinamento affinché il paese possa tornare ad essere competitivo sui mercati internazionali.
  Un'azione di coordinamento che in ogni modo, al di là dell'esito della riforma costituzionale, il Ministero ha intenzione di garantire attraverso gli strumenti già previsti a legislazione vigente.
  Una prima misura in tal senso è venuta dalla riforma del Ministero dei beni e delle attività culturali che ha previsto l'accorpamento della Direzione Generale del Turismo nel Ministero, a sottolineare il forte impegno di questo Governo a fornire un impulso allo sviluppo del turismo, in un'ottica di integrazione turismo e cultura che rappresenta il principale asset turistico di questo paese.
  Si ricorda inoltre che, per quanto concerne le azioni di promozione del turismo italiano, è forte il mandato della Direzione Generale del Turismo e del Comitato Permanente di Promozione del Turismo, organo costituito da rappresentanti delle istituzioni delle amministrazioni centrali e territoriali, nonché di tutte le associazioni di categoria maggiormente rappresentative operanti nel settore. Si tratta di strutture fortemente operative che hanno per legge l'incarico di predisporre il Piano Strategico di sviluppo del turismo in Italia.
  Si tratta di un Piano che intende dotare l'intero settore di uno strumento di policy che orienti le scelte degli operatori in particolare sul piano degli investimenti, dell'innovazione, delle tecnologie digitali, della valorizzazione del patrimonio, del rapporto qualità/prezzi e del marketing. Questo porterà alla creazione di un sistema più chiaro e certo di regole che permetterà agli investitori di poter formulare previsioni economiche e sull'andamento della domanda, funzionali alle loro scelte di investimento. Ci si riferisce, ad esempio, alle scelte del Fondo Strategico Italiano della Cassa Depositi e Prestiti.
  Uno dei grandi obiettivi del Piano Strategico consiste nell'aumento delle opportunità di investimento e di crescita nel settore turistico. Questo obiettivo verrà perseguito agendo:
   sia sul versante della domanda, attraverso azioni mirate sull'attrazione, la promozione ed il marketing dei prodotti e delle destinazioni turistiche italiane;
   sia sul versante dell'offerta, attraverso il rafforzamento dell'integrazione fra turismo, cultura, paesaggio ed ambiente; la crescita dell'attrattività dei territori italiani; la realizzazione di progetti di valorizzazione interregionali e nazionali; la qualità dell'offerta turistica ed il miglioramento delle risorse produttive; la qualificazione dei servizi a rete.

  In quest'ambito, il Piano darà degli indirizzi sulle necessità di innovazione, efficienza, coordinamento e accessibilità dei sistemi di sostegno per le imprese del turismo e delle filiere collegate. Questo anche in sinergia con le misure in corso di introduzione da parte del MISE in tema di finanza per lo sviluppo.
  Il Piano prenderà forma da programmi e idee già in campo: le proposte emerse dagli Stati Generali del Turismo di Pietrarsa dello scorso autunno, le conclusioni del Laboratorio del Turismo digitale del Mibact, le indicazioni emerse dal Piano Gnudi del 2013.
  Il Piano è formato da una parte generale di scenario, analisi ed impostazione strategica e da Piani di Indirizzo e Piani di Azione, che daranno indirizzi e proporranno interventi relativi: (i) all'innovazione ed alla riforma delle norme di settore, in direzione dell'efficienza, dell'innovazione e della competitività; (ii) alla valorizzazione dell'offerta turistica dell'Italia, mediante l'identificazione di progetti e prodotti turistici integrati in grado di contribuire alla valorizzazione dell'offerta turistica nazionale, (iii) all'impresa ed al sistema produttivo del turismo, (iv) al marketing turistico della destinazione Italia, (v) alla governance del Piano come strumento/metodo aperto, flessibile e monitorabile nel tempo.
  I lavori per l'elaborazione del Piano sono in corso e si svilupperanno nei prossimi mesi; a lavori conclusi la Presidenza del Consiglio adotterà il Piano con un proprio provvedimento. Un appuntamento importante è rappresentato dagli Stati Generali del Turismo che si svolgeranno a Pietrarsa dal 7 al 9 aprile prossimi. Tutti gli operatori del turismo italiano, sia pubblici che privati, potranno contribuire, attraverso una piattaforma digitale, a definire e attuare la visione e le scelte strategiche.
  Infine, si farà in modo che non si tratti dell'ennesimo Piano destinato a restare sulla carta e inattuato. Il Piano dovrà essere dinamico ed evolutivo basandosi su una capillare e continua attività di monitoraggio in modo tale che sia possibile intervenire ogni qual volta i risultati non dovessero corrispondere alle aspettative. Si aggiunge che il Piano prevede la formulazione e successiva adozione di precisi Piani di Azione che tradurranno in operatività gli indirizzi strategici delineati.
  Infine, parallelamente alla stesura del Piano, sono state già avviate forme di coordinamento con le amministrazioni centrali. Sono infatti in via di sottoscrizione specifici Accordi di Programma con il Ministero delle Infrastrutture e con il Ministero dell'Ambiente, inoltre è in corso di istruttoria un'attività di coordinamento sul tema degli incentivi alle imprese di settore che coinvolge, il MISE, l'Agenzia Invitalia e l'Agenzia per la Coesione. Nel primo caso si affronterà, tra gli altri, il Piano straordinario della mobilità turistica, mentre con il Ministero dell'Ambiente dovranno essere definiti i temi relativi alle strategie sulla sostenibilità, alla mobilità dolce, al coordinamento territoriale, con un riferimento agli interventi a valere sulla prossima legge di stabilità; infine con principali soggetti deputati ad erogare i sistemi di incentivi alle imprese si intende avviare un'intensa ed innovativa attività di coordinamento finalizzata a migliorare l'efficienza e l'efficacia nonché la capacità di tiraggio del sistema degli incentivi alle imprese ed i relativi impatti diretti ed indiretti.
  Nello specifico, i principali temi del confronto tecnico ed istituzionale con i diversi attori rilevanti vengono identificati di seguito.
  Con le Regioni e gli Enti Locali verranno condivise le articolazioni geografiche delle destinazioni turisticamente omogenee, finalizzate alla costruzione di una mappa/matrice delle destinazioni e dei prodotti nel quadro di una strategia di valorizzazione integrata.
  Con le Amministrazioni Centrali si avvieranno azioni di:
   condivisione delle priorità, ad esempio con riferimento: (a) alla Strategia Digitale del Governo, (b) alla digitalizzazione museale, (c) al piano straordinario della mobilità turistica, (d) alla riqualificazione del patrimonio demaniale dismesso, (e) al coordinamento dei regimi di aiuti per il turismo;
   condivisione di priorità organizzative e di servizio (es. cooperazione con il Ministero degli esteri sulle attività degli Istituti italiani di cultura all'estero, razionalizzazione rete ENIT, ecc.).

  Con ENIT è in corso di elaborazione la definizione dei contenuti del piano di promozione delle aree territoriali turisticamente omogenee e delle motivazioni di viaggio individuate a seguito del confronto partecipato.
  Il Piano si offre quindi come quadro di riferimento, per dare strumenti concreti utili a migliorare le politiche di settore e superarne la frammentazione attuale; per orientare gli operatori, attraverso «segnali» di policy e strumenti conoscitivi, ad investire ed operare nel turismo alla luce dei cambiamenti e delle innovazioni negli scenari internazionali; per comporre e mettere in sinergia le programmazioni regionali in campo turistico; per identificare ed attuare azioni e progetti di valenza interregionale e nazionale, promuovendo per questa via l'offerta turistica complessiva ed accrescendo l'attrattività del nostro Paese.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

turismo

intelligenza economica

politica culturale