ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08134

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 591 del 16/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: GRILLO GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI MAIO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 16/03/2016
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 16/03/2016
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 16/03/2016
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/03/2016
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/03/2016
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/03/2016
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 16/03/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 16/03/2016
Stato iter:
18/05/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/05/2016
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 18/05/2016
Resoconto GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/03/2016

DISCUSSIONE IL 18/05/2016

SVOLTO IL 18/05/2016

CONCLUSO IL 18/05/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08134
presentato da
GRILLO Giulia
testo di
Mercoledì 16 marzo 2016, seduta n. 591

   GRILLO, LUIGI DI MAIO, BARONI, COLONNESE, DI VITA, SILVIA GIORDANO, LOREFICE e MANTERO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   in data 27 marzo 2007 la regione Molise ha sottoscritto con il Ministero dell'economia e delle finanze ed il Ministero della salute il «Piano di rientro dal disavanzo della regione Molise» che prevede una stima degli interventi di recupero del disavanzo sanitario nel rispetto dell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA);
   a seguito della riunione del 10 ottobre 2008, non essendo stati conseguiti gli obiettivi prefissati, il Presidente del Consiglio dei ministri con propria nota dell'11 novembre 2008 ha diffidato la regione Molise, ai sensi dell'articolo 4 del decreto-legge n. 159 del 2007 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 222 del 2007, ad adottare tutti gli atti normativi, amministrativi e gestionali che risultassero, produttivi di effetti finanziari nel 2008 e idonei alla correzione strutturale della spesa per gli anni successivi;
   nel corso della riunione di verifica da parte del Tavolo e del comitato tecnico del 30 giugno 2009 è stata confermata la sussistenza delle criticità evidenziate e pertanto il Presidente del Consiglio dei ministri, ai sensi della normativa di cui sopra, con deliberazione del 28 luglio 2009, ha nominato il presidente pro tempore della regione Molise Michele Iorio quale commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario, con lo scopo di garantire l'adozione di provvedimenti atti ad assicurare la copertura del disavanzo per l'anno 2008 al fine di non attivare l'ulteriore incremento, oltre la misura massima, delle aliquote fiscali regionali;
   successivamente, in data 9 ottobre 2009, il Presidente del consiglio dei ministri ha affiancato al commissario ad acta Michele Iorio, come sub commissario la dottoressa Isabella Mastrobuono al fine di rafforzare l'impatto dell'attività commissariale;
   ai sensi del «Patto per la Salute del 3 dicembre 2009, articolo 13, comma 14, e articolo 2, comma 88 della legge 23 dicembre 2009, n. 191» la regione ha inviato in data 2 luglio 2010 il programma operativo 2010 con il quale intende dare prosecuzione al piano di rientro 2007-2009;
   nel corso della riunione di verifica dell'8 luglio 2010, Tavolo e Comitato, alla luce della grave situazione finanziaria determinata dai ritardi nell'attuazione del piano di rientro, dalla insufficienza dei programmi operativi 2010 e della rete ospedaliera coerenti con gli obiettivi finanziari programmati, hanno valutato il persistere di criticità ed inadeguatezze tali da confermare i presupposti, già manifestati nella riunione del 19 maggio 2010, ai fini della procedura di cui all'articolo 2, comma 84, della legge n. 191 del 2009;
   nel corso della riunione di verifica del 29 ottobre 2010, Tavolo e Comitato, in considerazione di quanto risultava dal verbale della riunione dell'8 ottobre 2010, hanno dichiarato che non si erano realizzate le condizioni per la disapplicazione, ai sensi dell'articolo 2, comma 2-bis del decreto-legge n. 125 del 2010, degli automatismi previsti dall'articolo 2, comma 86, della legge n. 191 del 2009, fra i quali l'incremento delle aliquote fiscali dell'IRAP e dell'addizionale regionale all'IRPEF oltre il livello massimo per l'anno 2010, finalizzato alla copertura del disavanzo dell'esercizio 2009;
   nel corso della riunione di verifica del 6 aprile 2011, Tavolo e Comitato hanno valutato il permanere di criticità ed inadeguatezze tali da confermare i presupposti, già manifestati nella riunione del 19 maggio 2010, e confermati nelle riunioni dell'8 luglio e dell'8 ottobre 2010, ai fini della procedura di cui all'articolo 2, comma 84, della legge n. 191 del 2009;
   con delibera della Presidenza del Consiglio dei ministri del 31 maggio 2011 è stato nominato quale sub commissario della regione Molise per l'adozione e la completa attuazione degli interventi, fra quelli già contemplati nella delibera del Consiglio dei ministri del 24 luglio 2009, che a quella data non risultavano ancora realizzati o ultimati, nonché per l'attuazione delle precipue disposizioni contenute nel patto per la salute (2010-2012), il dottor Mario Morlacco. La stessa delibera ha specificato gli ambiti del mandato attribuito alla dottoressa Isabella Mastrobuono, in finzione di sub commissario per l'attuazione del piano di rientro del servizio sanitario regionale molisano;
   nella riunione di verifica tenutasi in data 20 luglio 2011, la regione è stata ritenuta inadempiente e Tavolo e Comitato hanno valutato il permanere di criticità ed inadeguatezze tali da confermare i presupposti, già manifestati nella riunione del 19 maggio 2010 e confermati nelle riunioni dell'8 luglio e dell'8 ottobre 2010 e del 6 aprile 2011, ai fini della procedura di cui all'articolo 2, comma 84, della legge n. 191 del 2009;
   con DCA n. 80/11 del 26 settembre 2011 è stato approvato il programma operativo 2011-2012;
   con delibere della Presidenza del Consiglio dei ministri del 20 gennaio 2012 è stata confermata la nomina del rieletto presidente pro tempore della regione Molise, il dottor Michele Iorio, in funzione di commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro, ed è stato nominato il dottor Nicola Rosato quale sub commissario, specificandone gli ambiti del mandato, in sostituzione della dottoressa Isabella Mastrobuono. In data 13 aprile 2012 il dottor Mario Morlacco ha rassegnato le sue dimissioni dall'incarico di sub commissario;
   il 30 marzo 2012 la regione Molise ha trasmesso l'aggiornamento, per l'anno 2012, del programma Operativo 2011-2012;
   il Consiglio dei ministri, nella seduta del 7 giugno 2012, ha valutato non più procrastinabile la conclusione della procedura di cui all'articolo 2, comma 84, della legge n. 191 del 2009 ed ha pertanto nominato il dottor Filippo Basso quale commissario ad acta per l'adozione e l'attuazione degli obiettivi prioritari del piano di rientro e dei successivi programmi operativi;
   a seguito delle elezioni regionali del febbraio 2013, con la delibera della Presidenza del Consiglio del 21 marzo 2013 è stato nominato commissario, ad acta per la prosecuzione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario il neo presidente pro tempore della regione Paolo di Laura Frattura;
   il 10 dicembre 2013 la regione Molise ha trasmesso una nuova bozza di programma operativo 2013-2015;
   il 19 febbraio 2014 Tavolo e Comitato hanno valutato non idonea alla risoluzione delle criticità presenti nella gestione del servizio sanitario regionale la bozza di programma operativo 2013-2015 trasmessa il 10 dicembre 2013 e hanno chiesto che il programma operativo contenesse le manovre in grado di recuperare strutturalmente il grave disavanzo accumulato;
   con nota del 7 aprile 2014 il Presidente del Consiglio dei ministri ha diffidato, ai sensi dell'articolo 2, comma 84, della legge n. 191 del 2009, il Commissario ad acta a presentare entro 15 giorni un programma operativo 2013-2015 che contenesse interventi tali da recuperare lo squilibrio finanziario rilevato dai Tavoli e idonei a modificare strutturalmente l'entità e la qualità della spesa sanitaria regionale;
   il 5 maggio 2014 la struttura commissariale ha trasmesso il documento contenente le integrazioni e correzioni alla precedente versione del programma operativo 2013-2015 precedentemente inviato il 10 dicembre 2013;
   con decreto commissariale n. 21 del 4 giugno 2014 è stato adottato il programma operativo 2013-2015;
   nella riunione del 27 giugno 2014 Tavolo e Comitato hanno esaminato il programma operativo 2013-2015 approvato con il citato decreto commissariale n. 21/14 e lo hanno valutato negativamente in quanto non idoneo alla risoluzione delle criticità presenti nella gestione del servizio sanitario della regione Molise. Hanno inoltre evidenziato che permangono critica ed inadeguatezze tali da confermare i presupposti, già manifestatisi nella riunione del 19 febbraio 2014, ai fini della procedura di cui all'articolo 2, comma 84, della legge n. 191 del 2009;
   il 13 giugno 2014 il TAR del Molise ha decretato la sospensione in via cautelare del decreto commissariale n. 21/14; nell'udienza in camera di consiglio per la trattazione collegiale, tenutasi il 3 luglio 2014, i TAR ha sospeso con ordinanza n. 77/2014 l'efficacia del citato decreto;
   con delibera del Consiglio dei ministri del 18 maggio 2015 è stato rimodulato il mandato attribuito al commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario, revocato il sub-commissario dottor Nicola Rosato ed è stato conferito l'incarico medesimo al dottor Gerardo di Martino;
   dalle dichiarazioni del neo presidente pro tempore della regione Paolo di Laura Frattura si osserva che la regione Molise ha presentato nel corso dell'anno 2015 diverse versioni del programma operativo straordinario 2015-2018 ottenendo parere negativo da parte dei tavoli tecnici ministeriali oltre che dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas). Lo stesso presidente Paolo di Laura Frattura dichiara che la regione ha presentato un ulteriore documento in data 11 dicembre 2015 in corso di valutazione;
   l'approvazione del decreto del Ministro della salute 2 aprile 2015 n. 70 del 2015 recante la definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera. In particolar, quest'ultimo dispone al punto 2.5 dell'Allegato 1 che: «il provvedimento regionale generale di cui all'articolo 1, comma 2, del presente decreto, stabilisce che, fermo restando che l'attività assistenziale esercitata per conto del Servizio sanitario nazionale viene annualmente programmata dalla regione con la fissazione dei volumi di attività ed i tetti di remunerazione per prestazioni e funzioni da indicarsi negli appositi accordi contrattuali annuali, le strutture ospedaliere private sono accreditate, in base alla programmazione regionale, considerando la presenza delle specialità previste per i tre livelli a complessità crescente di cui ai punti 2.2, 2.3 e 2.4, e può prevedere, altresì, strutture con compiti complementari e di integrazione all'interno della rete ospedaliera, stabilendo altresì che, a partire dal 1o gennaio 2015, entri in vigore e sia operativa una soglia di accreditabilità e di sottoscrivibilità degli accordi contrattuali annuali, non inferiore a 60 p.l. per acuti, ad esclusione delle strutture monospecialistiche per le quali è fatta salva la valutazione regionale dei singoli contesti secondo le modalità di cui all'ultimo periodo del presente punto. Al fine di realizzare l'efficientamento della rete ospedaliera, per le strutture accreditate già esistenti alla data del 1o gennaio 2014, che non raggiungono la soglia dei 60 posti accreditati per acuti, anche se dislocate in siti diversi all'interno della stessa regione, sono favoriti i processi di riconversione e/o di fusione attraverso la costituzione di un unico soggetto giuridico ai fini dell'accreditamento da realizzarsi entro il 30 settembre 2016 in modo da consentirne la piena operatività dal 1o gennaio 2017. In questi casi, con riferimento al nuovo soggetto giuridico ai fini dell'accreditamento, la soglia dei p.l. complessivi non può essere inferiore a 80 p.l. per acuti e le preesistenti strutture sanitarie che lo compongono devono assicurare attività affini e complementari. Di norma, il processo di fusione delle suddette strutture deve privilegiare l'aggregazione delle stesse in unica sede e, preliminarmente, ciascuna struttura oggetto di aggregazione finalizzata alla costituzione del nuovo soggetto accreditato deve possedere una dotazione di p.l. autorizzati e accreditati non inferiore a 40 posti letto per acuti. Gli eventuali processi di rimodulazione delle specialità delle strutture accreditate verranno effettuati in base alle esigenze di programmazione regionale. Conseguentemente, dal 1o luglio 2015 non possono essere sottoscritti contratti con strutture accreditate con meno di 40 posti letto per acuti. Dal 1o gennaio 2017 non possono essere sottoscritti contratti con le strutture accreditate con posti letto ricompresi tra 40 e 60 posti letto per acuti che non sono state interessate dalle aggregazioni di cui al precedente periodo. Con specifica Intesa in Conferenza Stato-regioni, da sottoscriversi entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono individuati gli elenchi relativi alle strutture monospecialistiche e alle strutture dotate di discipline complementari, ivi ricomprendendo le relative soglie di accreditabilità e di sottoscrivibilità dei contratti, nonché sono definite le attività affini e complementari relative all'assistenza sanitaria ospedaliera per acuti»;
   va tenuto conto delle misure di accrescimento dell'efficienza del settore sanitario previste dai commi da 521 a 552 dell'articolo 1 della legge 28 dicembre 2015 n. 208;
   i rilievi da parte dell'associazione Cittadinanzattiva rispetto al programma operativo straordinario 2015-2018 della regione Molise indicano:
    che i posti letti per acuzie e post acuzie, al fine di ottemperare alle indicazioni del decreto ministeriale n. 70 del 2015, verrebbero ridotti da 1.269 a 985;
    che le strutture del servizio sanitario pubblico garantirebbero l'emergenza urgenza in tutte le situazioni e per ogni specialità, a differenza delle strutture private;
    che la riduzione per complessivi 284 posti letto vedrebbe la riduzione di 232 posti letto presso le strutture pubbliche e 52 presso le strutture private accreditate;
    l'inosservanza delle norme così come previsto nell'Intesa Stato-regioni e province autonome di Trento e Bolzano del 7 febbraio 2013 n. 36, in merito alle linee di indirizzo per la riorganizzazione del sistema dell'emergenza-urgenza in rapporto alla continuità assistenziale;
    l'integrazione dell'ospedale Cardarelli di Campobasso con la Fondazione Giovanni Paolo II;
    il collegamento tra l'Istituto Neuromed e le strutture pubbliche del servizio sanitario nazionale di Campobasso;
    la riorganizzazione della rete dei laboratori –:
   se il Ministro abbia chiesto il parere dell'Agenas in merito al programma operativo straordinario 2015-2018 inviato dalla regione Molise in data 11 dicembre 2015;
   quali siano le valutazioni espresse dai tavoli, tecnici ministeriali nonché dall'Agenas, in merito al programma operativo straordinario 2015-2018 inviato dalla regione Molise in data 11 dicembre 2015;
   quali siano le valutazioni dai tavoli tecnici ministeriali nonché dall'Agenas in relazione all'ottemperanza di quanto stabilito dai commi da 521 a 552 dell'articolo 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208, ed, in particolare se il programma citato soddisfi quanto previsto dal punto 2.5 del decreto del Ministro della salute 2 aprile 2015 n. 70 nonché dalle disposizioni in merito all'individuazione del fabbisogno di personale, in considerazione di quanto indicato dall'Associazione Cittadinanzattiva riguardo il ruolo preponderante nell'erogazione dei servizi da parte delle strutture private accreditate;
   in che tempi si intenda implementare il sito istituzionale del Ministero della salute, dedicato ai piani di rientro regionali, in quanto non risulta particolarmente aggiornato in tutte le sue sezioni e, nel caso della regione Molise, la sezione «percorso del piano di rientro» è ferma al 10 luglio 2015. (5-08134)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 18 maggio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-08134

  In via preliminare, si rammenta che la legge di stabilità 2015 (legge n. 190 del 29 dicembre 2014) all'articolo 1, commi 604 e 605, ha autorizzato, per l'anno 2015, la spesa fino ad un massimo di 40 milioni di euro in favore della Regione Molise, subordinatamente alla sottoscrizione di uno specifico Accordo tra lo Stato e le Regioni, concernente l'intervento straordinario per l'emergenza economico-finanziaria del Servizio Sanitario della Regione Molise e per il riassetto della gestione del Servizio Sanitario Regionale.
  L'erogazione di tale somma è condizionata all'effettiva attuazione dell'Accordo, la cui verifica è stata demandata in sede congiunta al Comitato permanente per l'erogazione dei LEA e al Tavolo di verifica degli adempimenti, di cui agli articoli 9 e 12 dell'Intesa del 23 marzo 2005, raggiunta in sede di Conferenza Stato-Regioni.
  Pertanto, attesa la necessità di pervenire in tempi relativamente rapidi alla definizione di obiettivi, interventi ed azioni di risanamento chiari e condivisi tra «governance» regionale e Ministeri affiancanti, si è ritenuto opportuno, in occasione della redazione del Programma Operativo Straordinario 2015-2018, adottare una modalità di lavoro con la previsione del coinvolgimento operativo sia dei Ministeri affiancanti, sia della «governance» regionale e dell’«advisor» contabile e gestionale.
  A seguito di alcune riunioni di affiancamento in merito al percorso di definizione del Programma Operativo Straordinario, la Struttura Commissariale della Regione Molise ha trasmesso ai Ministeri affiancanti diverse bozze di Programma Operativo Straordinario 2015-2018, tra cui, prima dell'ultima riunione di verifica del 24 novembre 2015, lo schema del Programma Operativo Straordinario 2015-2018 e, in data 11 dicembre 2015, ha inviato un ulteriore schema di Programma Operativo Straordinario 2015-2018.
  In data 15 dicembre 2015 si è tenuta la riunione con i rappresentanti del Ministero della salute, del Ministero dell'economia e delle finanze, le Regioni e la Struttura Commissariale del Molise, per la verifica delle condizioni propedeutiche all'approvazione dell'Accordo Stato Regioni di cui alla legge di stabilità n. 190/2014.
  Nel corso della riunione, è stata esaminata la proposta di Programma Operativo Straordinario 2015-2018 e, in merito alle previste azioni di riordino delle reti assistenziali, è stato evidenziato quanto segue: «si apprezza il disegno programmatorio, le azioni sono state ipotizzate tenendo conto, da un lato, del fabbisogno regionale, dall'altro, degli standard previsti dalle normative nazionali. La stima dell'impatto della razionalizzazione della rete ospedaliera (-289 posti letto) e la parallela attivazione/riconversione dei posti letto territoriali (+282 posti letto) dovrebbe portare ad un riequilibrio delle reti di assistenza tra ospedale e territorio».
  Inoltre, sono state effettuate alcune richieste di chiarimenti ed integrazioni.
  Nel corso della stessa riunione, le Regioni si sono impegnate a destinare, in sede di programmazione delle risorse per il fabbisogno sanitario, una quota di solidarietà per il concorso al riequilibrio economico-strutturale del Servizio Sanitario Regionale molisano, decrescente per il periodo del Piano Operativo Straordinario 2015-2018, anche in relazione all'effettività del percorso di risanamento del Servizio Sanitario Regionale, al fine di addivenire alla stipula dell'Accordo Stato-Regioni di cui alla legge di stabilità per l'anno 2015.
  Successivamente, in data 17 dicembre 2015, la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha comunicato al Ministro della salute di aver riconosciuto alla Regione Molise un contributo di solidarietà interregionale per l'attuazione del Piano Operativo Sanitario 2015-2018, per i seguenti importi: 30 milioni di Euro per l'anno 2015; 25 milioni di Euro per l'anno 2016; 18 milioni di Euro per l'anno 2017.
  In data 21 marzo 2015, la Struttura Commissariale ha trasmesso ai Ministeri affiancanti l'ultima versione del Programma Operativo Straordinario 2015-2018, sulla base delle indicazioni/integrazioni fornite nel corso del citato incontro, tenutosi in data 15 dicembre 2015.
  La versione del Programma Operativo, per dichiarazione della Struttura Commissariale, annulla e sostituisce integralmente lo schema di Programma Operativo 2015-2018 inviato ai Ministeri affiancanti in data 11 dicembre 2015.
  L'ultima versione del Piano Operativo Straordinario 2016-2018 è stata trasmessa all'Agenas, in data 22 marzo 2016.
  Tanto premesso, si rappresenta che l'Agenas, nel suo ruolo di ente ausiliario, vigilato dal Ministero della salute, è chiamata a svolgere funzioni che integrano, supportano, aiutano e al più completano, dal punto di vista tecnico-operativo, le attività dell'Amministrazione centrale e, se del caso, delle Amministrazioni regionali, secondo il modello generale delle Agenzie delineato dal decreto legislativo n. 300 del 1999, così come richiamato dall'articolo 12, comma 6, del Patto per la salute 2014-2016, che prevede: «All'articolo 1, comma 796, lettera b), della legge 27 dicembre 2006, n. 296, all'ultimo periodo le parole: «Il Ministero della salute, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze», sono sostituite dalle seguenti: «Il Ministero della salute, anche avvalendosi del supporto tecnico-operativo dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze».
  Si richiama, inoltre, l'articolo 1, comma 579, della legge n. 208 del 2015 (legge di stabilità 2016): «Il Ministero della salute, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, avvalendosi dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS), assicura, su richiesta della regione interessata, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, il necessario supporto agli enti interessati dai piani di rientro di cui ai commi da 528 a 536 e mette a disposizione, ove necessari, strumenti operativi per la presentazione del piano ed il perseguimento dei suoi obiettivi...».
  Relativamente alla richiesta di fornire le valutazioni emerse nel corso dei tavoli tecnici ministeriali, in relazione all'ottemperanza dei commi da 521 a 522 dell'articolo 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208, si specifica che le attività istruttorie dei tavoli tecnici sono tuttora in corso; pertanto non si dispone di elementi informativi consolidati al riguardo.
  In relazione al quesito sull'aggiornamento del sito istituzionale del Ministero della salute dedicato ai Piani di rientro regionali, si rileva che tale processo richiede necessariamente il rispetto di tempistiche tecniche, organizzative e priorità tematiche: pertanto, la pagina relativa ai percorsi dei Piani di rientro è al momento in corso di aggiornamento.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

programma operativo

pianificazione regionale

spese sanitarie