ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07988

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 581 del 02/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: PAGLIA GIOVANNI
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 02/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 02/03/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 02/03/2016
Stato iter:
03/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 03/03/2016
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 03/03/2016
Resoconto MORANDO ENRICO VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 03/03/2016
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/03/2016

SVOLTO IL 03/03/2016

CONCLUSO IL 03/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07988
presentato da
PAGLIA Giovanni
testo di
Mercoledì 2 marzo 2016, seduta n. 581

   PAGLIA e GIANCARLO GIORDANO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che:
   negli ultimi tempi la stampa ha resi noti i primi risvolti della bufera abbattutasi sul calcio italiano nel maggio del 2015 e della requisitoria avanzata, nell'ambito del secondo filone del processo federale scaturito dall'inchiesta « Dirty soccer» della procura di Catanzaro legato alla presunta esistenza di un'organizzazione delinquenziale specializzata in scommesse illecite su partite di calcio dei campionati di serie B, LegaPro e Campionato nazionale dilettanti, dalla procura della Federcalcio;
   dalla suddetta inchiesta, che ha preso avvio grazie ad una vasta operazione della polizia di Stato che all'alba del 19 maggio 2015 ha eseguito gli ordini emessi dai magistrati della direzione distrettuale antimafia presso la procura di Catanzaro, è emersa una fitta rete di giocatori, manager, allenatori, dirigenti ed imprenditori delle società calcistiche della serie «D» dilettantistica, della Lega Pro (ex serie «C») e di serie «B» che truccava le partite del campionato italiano, e sui quali pende l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla frode calcistica e con l'aggravante di aver favorito le organizzazioni mafiose;
   il questore di Catanzaro dottor Giuseppe Racca, città da dove è partita la ragnatela delinquenziale, ha reso noto che la scoperta di una stabile organizzazione criminale dedita al calcio scommesse dimostra che l'attività delinquenziale legata al settore è sempre attiva e fiorente non solo in Italia dove è stata scoperta una stabile organizzazione criminale che grazie a calciatori, dirigenti e tesserati e non, ha messo in atto condotte finalizzate ad alterare i risultati di varie partite;
   nell'ambito della stessa inchiesta, oltre ai suddetti protagonisti sportivi, sono stati arrestati anche dieci scommettitori di nazionalità straniera, come maltesi, kazaki, russi, cinesi e serbi, a dimostrazione di come il fenomeno delle scommesse sportive illecite abbia assunto una veste internazionale e la ramificazione della criminalità organizzata abbia raggiunte) non solo i settori malavitosi tradizionali ma anche quelli dello sport dilettantistico;
   questi «finanziatori» stranieri alimentano le casse delle organizzazioni delinquenziali fornendo denaro ai criminali italiani che a loro volta lo usano in primis per «corrompere» i calciatori in modo da ottenere partite combinate su cui scommettere e realizzare ingenti guadagni, ricorrendo, non poche volte, alle minacce, ivi compresa quella, estrema, del sequestro di persona, qualora non si fosse rispettata l'indicazione del gruppo organizzato;
   la Federcalcio (FIGC), parte lesa nel relativo processo, a mezzo del suo presidente Carlo Tavecchio ha dichiarato che: «Quando le scommesse sono state allargate alla serie «D» io dissi, pur non essendo consultato, che era un gravissimo errore e oggi i risultati li vedono tutti... cinque-sei anni fa la scommessa era un reato. Il giorno in cui si è entrati nell'ottica che la scommessa non è reato porta a far sì che ognuno si debba prendere le proprie responsabilità», palesando una evidente posizione di contrarietà rispetto a chi ha invece insistito perché il mondo rischioso del calcio scommesse invadesse anche il delicato settore del calcio dilettantistico;
   quattro anni or sono, nonostante il mondo del calcio professionistico fosse ciclicamente investito da scandali, il Governo italiano pro tempore, attraverso il Ministero competente, ha deciso, nonostante il parere contrario della Federazione italiana gioco calcio, di estendere la pratica del gioco delle scommesse al settore dilettantistico, determinando il coinvolgimento di un mondo già di per sé esposto agli interessi delle organizzazioni criminali nazionali e internazionali;
   infatti, il settore non professionistico della serie «D» e di quelle minori è un ambito non interessato dai grandi flussi finanziari che investono le categorie superiori, dove le società sportive calcistiche operano tra forti difficoltà economiche e gestionali riservando ai calciatori ingaggi incerti e modesti che non offrono alcuna sicurezza di stabilità reddituale;
   per queste ragioni le organizzazioni criminali italiane hanno posto la loro attenzione su questo settore del calcio, esposto a forti condizionamenti, realizzando un sistema di collaborazione con le mafie internazionali, in particolare dell'Est europeo e asiatico, dove il sistema delle scommesse « on line» è totalmente fuori controllo e può, di conseguenza, canalizzare gli eventi calcistici che si possono più agevolmente manipolare, trasformando l'incontro di calcio di una serie minore in un evento catalizzatore di scommesse dall'incomparabile budget finanziario;
   da quando si è diffuso questo fenomeno di scommesse illegali, il calcio dilettantistico ha praticamente smesso di svolgere la sua meritoria funzione di leva, trasformandosi di fatto in uno strumento di capitalizzazione dell'economia mafiosa internazionale e penalizzando fortemente la diffusione di una sana cultura e pratica sportiva, al punto che obiettivo dei presidenti non è più tanto quello di investire sul conseguimento di traguardi agonistici, quanto quello di strutturare un «capitale» funzionale a dinamiche di pura imprenditoria finanziaria;
   i bassi budget di partecipazione ai rispettivi campionati rendono le società sportive «minori» oggettivamente più esposte al ricatto ed ai condizionamenti della criminalità organizzata detentrice di ingenti risorse finanziarie –:
   se non ritenga urgente ed ineludibile, alla luce di quanto premesso, assumere iniziative per modificare la normativa che ha esteso il gioco delle scommesse al settore dilettantistico del calcio italiano e rivedere la disciplina delle modalità di concessione e di funzionamento delle agenzie delle scommesse, in particolare di quelle « on line». (5-07988)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 3 marzo 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-07988

  Con il documento in esame, gli onorevoli Paglia e Giordano nel lamentare alcune criticità che sarebbero connesse alle scommesse al calcio dilettantistico, richiamano l'attenzione su una recente inchiesta giudiziaria legata alla presunta esistenza di un'organizzazione delinquenziale specializzata in scommesse illecite su partite di calcio che avrebbero coinvolto anche il Campionato nazionale dilettanti.
  Gli onorevoli interroganti ritengono pertanto che le norme che hanno esteso la pratica del gioco delle scommesse anche al delicato settore dilettantistico evidenzino aspetti di criticità con particolare riferimento al sistema delle scommesse «on line», ritenuto dagli stessi interroganti un potenziale «veicolo» su cui le organizzazioni criminali potrebbero canalizzare scommesse illecite.
  Gli interroganti chiedono pertanto se non si ritenga urgente ed ineludibile, alla luce di quanto premesso, modificare la normativa che ha esteso il gioco delle scommesse al settore dilettantistico del calcio italiano, e rivedere la disciplina delle modalità di concessione e di funzionamento delle agenzie delle scommesse, in particolare quelle «on line».
  Al riguardo, sentiti i competenti Uffici, si ritiene di osservare preliminarmente come la soluzione proposta («modificare la normativa che ha esteso il gioco delle scommesse al settore dilettantistico”) non appare in grado di conseguire il risultato perseguito, atteso che le organizzazioni criminali si avvalgono di un sistema di «scommesse illegali» e i relativi flussi finanziari non transitano, quindi, per il circuito legale dei concessionari di Stato.
  È stato ampiamente dimostrato proprio dalla recenti inchieste della magistratura – ivi compresa quella citata nel testo del presente question timeDirty soccer») – che le scommesse illegali connesse al cosiddetto «match fixing» vengono alimentate su reti di bookmakers stranieri o su siti illegali, quindi al di fuori del circuito concessorio nazionale.
  Pertanto, vietare la raccolta delle scommesse sulla serie D ai concessionari della rete regolare non avrebbe alcuna efficacia in relazione al fenomeno descritto.
  Dalle notizie di stampa relative all'inchiesta citata è, infatti, emerso che l'indagine ha preso avvio anche sulla base di una segnalazione dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli riguardo alla partita Juve Stabia-Lupa Roma, nell'ambito della collaborazione costante dell'Agenzia sia con le Autorità giudiziarie e le forze di polizia sia con l'apposita struttura costituita presso il Ministero dell'interno (UISS). Tale segnalazione è stata possibile solo perché le scommesse relative a partite della lega Pro e della Serie D sono state incluse nel palinsesto ufficiale approvato dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. In effetti, i flussi di gioco che transitano nella rete ufficiale dell'Agenzia sono «tracciati» e «monitorati» perché affluiscono al totalizzatore nazionale. Solo l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, tramite il partner tecnologico (SOGEI), possiede il totale della raccolta sulla rete italiana ed è in grado di controllare ogni singola giocata, l'avvenimento oggetto di scommessa, l'importo giocato, la quota offerta dai concessionari, data ora e luogo di vendita.
  Si noti, tra l'altro, come la possibilità di scommettere sulla Lega Pro e sulla Serie D sia stata introdotta dall'Agenzia a partire dal 10 ottobre 2014, mentre tra le partite oggetto della predetta inchiesta risulta un incontro di Serie D giocato nel mese di settembre 2014. Le combine erano, quindi, antecedenti all'allargamento del palinsesto ai campionati semiprofessionisti e dilettanti. Del resto, il volume di gioco sulle partite della serie D è estremamente ridotto, a conferma del fatto che i flussi anomali di scommesse sono incanalati o su reti estere o su reti parallele a quella dei concessionari di Stato.
  In conclusione, escludere la Serie D dal palinsesto ufficiale dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli avvantaggerebbe soltanto le reti non ufficiali. L'inclusione della Lega pro e della Serie D nel palinsesto dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli costituisce, invece, un'opportunità per i controlli e un ostacolo maggiore per chi organizza le combine, dato che i sistemi dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli consentono di conoscere nel dettaglio gli elementi della giocata.
  Più in generale, il sistema di monitoraggio dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli delle scommesse sportive (GASS) genera in automatico «allert» quando si registrano anomalie in relazione a un gruppo predefinito di parametri. In questi casi, l'Agenzia invia una apposita segnalazione all'UISS (Figc, procura della Figc, osservatorio sportivo). Questa attività è condotta anche in stretta collaborazione con i concessionari della rete dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che segnalano eventuali anomalie registrate sui propri sistemi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gioco d'azzardo

diffusione della cultura

sport professionale