ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07977

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 581 del 02/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: GALLO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 02/03/2016
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 02/03/2016
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 02/03/2016
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 02/03/2016
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 02/03/2016
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/03/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 02/03/2016
Stato iter:
03/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/03/2016
Resoconto GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 03/03/2016
Resoconto BIANCHI DORINA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 03/03/2016
Resoconto GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/03/2016

SVOLTO IL 03/03/2016

CONCLUSO IL 03/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07977
presentato da
GALLO Luigi
testo di
Mercoledì 2 marzo 2016, seduta n. 581

   LUIGI GALLO, VACCA, SIMONE VALENTE, D'UVA, BRESCIA, DI BENEDETTO e MARZANA. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   con la legge 7 ottobre 2013, n. 112, è stato convertito con modificazioni, il decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91, recante «disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo»;
   durante l'esame del testo, inter alia, è stato approvato un emendamento relativo all'articolo 6 del suddetto decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91, che ha previsto l'inserimento, al comma 1, dopo le parole «i beni immobili di proprietà dello Stato», delle seguenti: «con particolare riferimento alle caserme dismesse e alle scuole militari inutilizzate,» in relazione alla possibilità di destinare beni immobili pubblici e di proprietà dello Stato, di cui al decreto legislativo 28 maggio 2010, n. 85, ad ospitare studi di giovani artisti italiani e stranieri; come specificato nel comma successivo, tali beni immobili sono da locare o concedere dall'ente gestore che predispone un bando pubblico ai fini dell'assegnazione dei beni ai progetti maggiormente meritevoli, esclusivamente a cooperative di artisti ed associazioni di artisti residenti nel territorio italiano;
   in base all'articolo 6, comma 2, entro il 30 giugno di ogni anno, il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, con proprio decreto, individua i sopra citati immobili, affinché possano essere «locati o concessi per un periodo non inferiore a dieci anni ad un canone mensile simbolico non superiore ad euro 150 con oneri di manutenzione ordinaria a carico del locatario o concessionario»;
   infine, ai sensi dell'articolo 6, comma 3, «con successivo decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto (decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91) di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sono definite le modalità di utilizzo dei beni di cui al comma 1 per finalità artistiche nonché le modalità di sponsorizzazione dei beni individuati ai sensi del presente articolo, anche al fine di sostenere, in tutto o in parte, i costi connessi alla locazione, concessione, gestione e valorizzazione del bene stesso»;
   recenti notizie di stampa riportano, inoltre, dichiarazioni, in tal senso, dello stesso Presidente del Consiglio dei ministri «Ci sono caserme abbandonate o semi occupate che vanno restituite rapidamente alle comunità territoriali, anche con processi di valorizzazione urbanistica» –:
   al fine di incentivare e diffondere l'opera di giovani artisti residenti in Italia, con quali tempistiche e con quali modalità il Ministro interrogato intenda assumere iniziative volte a dare celere attuazione a quanto stabilito dall'articolo 6, commi 1, 2 e 3, del decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 ottobre 2013, n. 112. (5-07977)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 3 marzo 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-07977

  In riferimento alla interrogazione parlamentare a risposta immediata presentata dall'onorevole Gallo e da altri suoi Onorevoli colleghi in merito all'attuazione dell'articolo 6 del decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91, relativo alla concessione a giovani artisti di immobili statali dimessi, tra i quali anche caserme e scuole militari inutilizzate, vorrei riferire quanto segue.
  La mancata definizione del decreto di attuazione della disposizione normativa richiamata dipende da molti fattori, in primis, non lo si può negare, dalla formulazione complessa e poco funzionale della norma primaria, come emersa dalla legge di conversione n. 112 del 2013.
  Tale disposizione, che prevede il coinvolgimento di molti soggetti istituzionali, ha in primo luogo determinato un non perfetta sintonia nella interpretazione della norma (nei contenuti e nella tempistica di adozione dei provvedimenti citati dai commi 1 e 3 dell'articolo). Essa, inoltre, ha disegnato un iter molto complesso delle procedure di assegnazione degli immobili, che si è inevitabilmente riverberato nello schema di provvedimento attuativo. A tali problematiche interpretative e applicative si è aggiunta la difficoltà di reperimento dei beni destinati allo scopo, tra i quali peraltro mancano quelli confiscati alla criminalità organizzata, la cui individuazione è stata rinviata ad un successivo decreto per esplicita richiesta dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, attesa la impossibilità di un'assegnazione diretta di tali beni a soggetti privati e non a enti pubblici, come previsto dalla disciplina propria dell'Agenzia. La norma primaria, inoltre, non consente di chiarire bene se e in che misura i lavori di ristrutturazione, spesso necessari e posti a carico dei giovani artisti che si dovessero rendere concessionari, possano, e in che modo, essere defalcati dal canone di concessione, con conseguente incertezza sulla convenienza della concessione e sui costi effettivi posti a carico dei con cessionari.
  Nonostante queste difficoltà il Ministero, dopo numerose riunioni di coordinamento, anche presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio attuazione programma di Governo, aveva provveduto a proporre uno schema di decreto al Ministero dell'economia, per il previsto concerto, in data 4 agosto 2015. Sennonché il successivo 26 ottobre 2015 il provvedimento è stato restituito non controfirmato in considerazione delle osservazioni fatte pervenire dall'Agenzia del Demanio il 22 settembre 2015, con riferimento a tre degli immobili inclusi nell'elenco, che presentavano talune criticità in atto (contenziosi pregressi, interventi di bonifica, e altro) e che sono stati conseguentemente espunti dall'allegato, così riducendo ulteriormente il già non cospicuo numero degli immobili da destinare alle finalità delle norma.
  Il decreto, così corretto, in data 17 novembre 2015 è stato nuovamente inviato all'amministrazione finanziaria, che lo ha restituito, firmato, il 22 dicembre 2015. Il provvedimento è stato quindi inoltrato alla Corte dei conti il 16 gennaio 2016. L'Organo di controllo ha tuttavia formulato il 16 febbraio scorso alcuni rilievi, legati, anch'essi, alla macchinosità della norma primaria (in particolare per la necessità di prevedere la costituzione, presso il MEF, di un apposito fondo in cui far confluire i proventi dei canoni, ancorché ridotti e ammontanti, nel complesso, a una somma esigua, dovuti dalle cooperative che si sarebbero rese concessionarie dei beni).
  Quanto in particolare alle caserme dismesse, vorrei precisare che il Ministero della Difesa ha individuato i seguenti immobili:
   Gorizia – Località Lucinico – via degli Eroi, 14 Ex fabbricato uso servizi Lestizza (UD) – Località – Santa Maria Scaunicco – via Isonzo Ex alloggio Pordenone – via San Quirino, 84 Ex alloggio Campo Calabro (RC) – Località Matiniti – Aliquota di ex fortino Messina Contrada Campo Italia – Aliquota di area addestrativa e deposito munizioni.

  Ho illustrato questo breve resoconto per rendere evidente, ad oltre due anni dalla emanazione della norma, come la sua concreta attuazione appaia irta di problemi e non realizzabile in tempi brevi.
  Occorrerà fare una riflessione, anche in considerazione del precario stato di conservazione dei beni immobili individuati e del tempo intercorso dall'emanazione della norma primaria, sulla possibilità e opportunità di introdurre un rafforzamento e una chiarificazione dell'impianto normativo primario, in modo da consentire un'attuazione più spedita e, soprattutto, che possa essere meglio corrispondente alle attese ingeneratesi presso i soggetti possibili beneficiari della previsione normativa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

turismo