ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07906

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 576 del 24/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: PAGLIA GIOVANNI
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 24/02/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 24/02/2016
Stato iter:
25/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 25/02/2016
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 25/02/2016
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 25/02/2016
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/02/2016

SVOLTO IL 25/02/2016

CONCLUSO IL 25/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07906
presentato da
PAGLIA Giovanni
testo di
Mercoledì 24 febbraio 2016, seduta n. 576

   PAGLIA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   in data 14 febbraio 2016 il Governo ha adottato il decreto-legge n. 18 del 2016, che interviene, tra l'altro, sulla riforma complessiva del sistema delle banche di credito cooperativo;
   contrariamente a quanto preventivamente annunciato da numerosi esponenti dell'Esecutivo e da quanto previsto nella stessa ipotesi di autoriforma prodotta da Federcasse, il decreto-legge prevede la possibilità per gli istituti aventi patrimonio netto superiore ai 200 milioni di euro di trasformarsi in società per azioni corrispondendo un'imposta pari al 20 per cento delle riserve indivisibili;
   tale previsione può rendere evidentemente conveniente per i soci la trasformazione, rendendo distribuibili agli azionisti ingenti somme precedentemente bloccate in forza di legge, e determina di fatto fin d'ora un'alterazione dei valori delle quote;
   il passaggio a società per azioni comporta inoltre il passaggio dal voto capitano al voto per azioni possedute, e garantisce quindi a chi abbia la maggioranza di tali azioni il controllo di istituti prima retti da regole ed equilibri diversi;
   questo potrebbe indurre fenomeni di rastrellamento delle azioni, in regime peraltro di totale opacità, viste le modalità di passaggio delle stesse in istituti non quotati e avvezzi a regole proprie di una cooperativa –:
   se nei giorni che sono intercorsi fra l'approvazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto-legge n. 18 del 2016 e la data odierna si siano registrati movimenti anomali di compravendite di quote in banche di credito cooperativo aventi patrimonio netto superiore ai 200 milioni di euro, con particolare riferimento alla banca di credito cooperativo di Cambiano. (5-07906)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 25 febbraio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-07906

  L'interrogazione immediata in Commissione dell'onorevole Giovanni Paglia concerne la riforma del sistema delle banche di credito cooperativo (BCC), prevista dal decreto legge n. 18 del 2016, in fase di conversione.
  In particolare, l'interrogante chiede di conoscere «se nei giorni che intercorrono fra l'approvazione» di tale decreto da parte del Consiglio dei Ministri «e la data odierna si siano registrati movimenti anomali di compravendite di quote in BCC aventi patrimonio netto superiore ai 200 milioni di euro, con particolare riferimento alla BCC di Cambiano».
  Al riguardo, sentita la Banca d'Italia, si fa presente, in via preliminare, che l'Ordinamento bancario riserva alle BCC alcune specificità normative rispetto alla disciplina generale in materia di società cooperative. Tali specificità si ricollegano, tra l'altro, alla mutualità prevalente che caratterizza la natura delle BCC e al principio del voto capitario che si riflettono nei rapporti intercorrenti tra la banca ed i soci. L'interesse primario del socio alla partecipazione al capitale della BCC si sostanzia principalmente nel vantaggio derivante dalla possibilità di utilizzo dei servizi e dei prodotti della banca.
  In particolare, il decreto legislativo n. 385 del 1993 (Testo Unico Bancario) prevede che il valore nominale delle azioni emesse da una BCC sia compreso tra euro 25 e euro 500 (articolo 33, comma 4, del TUB), che la compagine sociale sia composta da almeno 200 soci (articolo 34, comma 1, del TUB) e che nessun socio possa detenere azioni il cui valore nominale complessivo superi euro 100 mila (articolo 34, comma 4, del TUB, come modificato dal decreto-legge n. 18 del 14 febbraio 2016). Giova precisare però che il decreto-legge n. 18 del 14 febbraio 2016 («Misure urgenti concernenti la riforma delle banche di credito cooperativo, la garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze, il regime fiscale relativo alle procedure di crisi e la gestione collettiva del risparmio») ha innalzato a 500 il numero minimo di soci di una BCC, consentendo alle banche un periodo di 5 anni per adeguarsi alla novità legislativa (articolo 2, comma 5).
  Con specifico riferimento alla richiesta riguardante recenti movimentazioni delle azioni della BCC di Cambiano, si fa presente che, in data 16 febbraio 2016, la BCC è stata autorizzata al riacquisto/rimborso di azioni proprie fino a concorrenza dell'importo di euro 500 mila e che, sulla base delle segnalazioni periodiche di vigilanza, non sono disponibili informazioni circa eventuali compravendite azionarie in seno alla compagine dei soci, né in ordine a variazioni del capitale sociale o del numero dei soci, considerato il breve arco di tempo cui la richiesta si riferisce.
  Si segnala, infine, che la base sociale della BCC di Cambiano risulta essere contenuta (circa n. 3.200 soci al 31 dicembre 2015) in rapporto alle dimensioni aziendali in ragione di una precisa scelta fatta dall'intermediario che, nel tempo, ha limitato le nuove adesioni, in un'ottica di mantenimento dei consolidati equilibri della compagine. Infatti, BCC di analoghe dimensioni presentano una base sociale più numerosa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

consiglio dei ministri