ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07889

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 576 del 24/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2016
FABBRI MARILENA PARTITO DEMOCRATICO 24/02/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 24/02/2016
Stato iter:
05/04/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/04/2016
Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 05/04/2016
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/02/2016

DISCUSSIONE IL 05/04/2016

SVOLTO IL 05/04/2016

CONCLUSO IL 05/04/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07889
presentato da
BENAMATI Gianluca
testo di
Mercoledì 24 febbraio 2016, seduta n. 576

   BENAMATI, DE MARIA e FABBRI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   presso il C.R. ENEA del Brasimone, la divisione di ingegneria sperimentale del dipartimento fusione e tecnologie per la sicurezza nucleare svolge da oltre 20 anni attività di ricerca e sviluppo nel settore energetico-tecnologico, con particolare riferimento ai sistemi nucleari a fusione (ITER e DEMO) e fissione di quarta generazione;
   tali attività sono perseguite attraverso la gestione ed esercizio di 8 grandi apparecchiature sperimentali a metallo liquido ed altre di piccole dimensioni, oltreché grazie al funzionamento dei laboratori di prove meccaniche, di misure, di manutenzione remotizzata, di chimica dei metalli liquidi e di radiometria ambientale;
   queste infrastrutture consentono al C.R. ENEA del Brasimone di proporsi e trovare finanziamenti principalmente dalla Commissione Europea (EURATOM FPs, H2020), dal Ministero per lo sviluppo economico (RdS), da istituzioni europee (Consorzio ITER, EUROFUSION) e, non da ultimo, da enti di ricerca internazionali (CASHIPS, Cina);
   tra le attività di ricerca e sviluppo finanziate, le più importanti riguardano:
    progetti finalizzati alla progettazione e sviluppo tecnologico per il reattore di ricerca a Fusione Termonucleare ITER, finanziati da F4E, e per il dimostratore a Fusione Termonucleare DEMO. Il C.R. ENEA del Brasimone è impegnato sulla progettazione, sulla validazione e su aspetti di sicurezza dei Breeding Blanket; sullo sviluppo nuovi materiali anche strutturali; sui sistemi per la conversione energetica;
    progetti EURATOM – H2020. Con un rateo di successo superiore all'80 per cento nelle call Europee, la divisione di centro partecipa ai più importanti programmi di ricerca Europei finalizzati allo sviluppo di reattori nucleari di quarta generazione;
    progetti finanziati dal Ministero dello sviluppo economico nell'ambito della ricerca di sistema, che premettono una forte sinergia fra fondi nazionali europei per lo sviluppo di reattori nucleari di quarta generazione, con un forte coinvolgimento dell'industria nazionale nel settore energetico;
    progetti finanziati dalla regione Emilia Romagna per la tracciabilità alimentare e finanziati da Sogin per la caratterizzazione del deposito nazionale;
    progetti finanziati dal Governo cinese tramite l'Accademia Cinese delle Scienze (CASHIPS), per lo sviluppo tecnologico congiunto dei sistemi nucleari di quarta generazione;
   il budget complessivo dei progetti, in cui la divisione del Brasimone è coinvolta, è superiore a 13 milioni di euro, con ricaduta su tutto il territorio nazionale;
   le università ed altri istituti di ricerca italiani traggono benefici dalle attività condotte nel C.R. ENEA del Brasimone, potendosi candidare con successo a finanziamenti su attività di ricerca ad esse collegate;
   il coinvolgimento delle industrie locali, essenzialmente nel settore dei servizi e delle forniture convenzionali, e dell'industria nazionale del settore energetico per le forniture prototipali e sperimentali è consolidato e permette alla divisione di ingegneria sperimentale di avere accesso a nuove commesse di ricerca e sviluppo a partecipazione industriale;
   grazie ad un continuo processo di investimenti in termini di infrastrutture e impianti sperimentali, garantito dai margini derivanti dalle attività istituzionali e commerciali, il centro di ricerca si ritrova nella posizione di possedere elevate competenze tecnico-scientifiche, che lo rendono un polo tecnologico riconosciuto a livello internazionale;
   d'altro canto, negli ultimi anni, il centro soffre per una evidente e sempre più marcata assenza di investimenti in termini di risorse umane, che sta compromettendo in maniera sempre più sensibile lo svolgimento delle attività già finanziate;
   ad oggi il ricorso ad assegni di ricerca, « fellowship» e collaborazioni con le università, è l'unica soluzione in essere per compensare, solo parzialmente, alla mancanza di risorse umane per lo svolgimento delle attività;
   mediante tale supporto è stato possibile sopperire parzialmente all'attuale mancanza di personale scientifico, mentre nulla si è potuto fare per il personale tecnico necessario per la conduzione e implementazione degli apparati sperimentali;
   attualmente, risultano 57 i dipendenti a tempo indeterminato nella divisione ingegneria sperimentale, di cui 6 distaccati presso altre sedi e 3 in aspettativa. Del restante personale del centro (36 dipendenti), solo 26 svolge attività di servizio propedeutiche a quelle di ricerca e sviluppo sopra menzionate;
   per lo svolgimento delle attività in corso, la divisione si avvale di circa dieci ricercatori (Ph.D., post-doc, assegni di ricerca) che, solo temporaneamente, sopperiscono alla mancanza di personale. È evidente, infatti, che questi ricercatori altamente qualificati, vengono molto spesso attratti da enti di ricerca e industrie estere, in quanto, difficilmente trovano sbocchi professionali e la loro permanenza media presso il centro è inferiore ai tre anni;
   questo arreca un duplice danno al sistema. Infatti, discontinuità nel lavoro con continui re-training implicano perdita di efficienza e soldi pubblici utilizzati per la formazione di personale che una volta avviato alla ricerca lascia l'Italia;
   i futuri pensionamenti da oggi al 2018 di circa 20-22 unità (fra personale tecnico ed amministrativo) e considerato il blocco attuale delle assunzioni, la situazione già di per sé critica, porterà alla cessazione di quasi tutte le attività attualmente in corso, compromettendo l'esistenza di un centro di ricerca italiano, riconosciuto a livello internazionale, attivo sul mercato della ricerca e capace di autofinanziarsi;
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di tutto quanto riportato in premessa e quali iniziative di competenza intenda assumere, anche nel quadro di una più ampia attività di promozione della ricerca tecnologica, per sostenere e potenziare le attività tecnologiche in essere presso il centro del Brasimone e più in generale per rilanciare questa importante realtà di proprietà dell'Enea. (5-07889)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 5 aprile 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-07889

  In merito a quanto rappresentato dall'onorevole interrogante, si fa presente, in via preliminare, che l'Enea è stato oggetto di un intervento normativo che ha di fatto concluso la fase di commissariamento dell'Agenzia ed ha individuato la nuova governance dell'Ente avviandone pertanto il riordino.
  L'articolo 4 della legge 221 del 28 dicembre 2015, infatti, ha sostituito interamente l'articolo 37 della legge 99/2009, che prevedeva il periodo di commissariamento dell'Agenzia, in attesa del riordino da delineare con un successivo decreto interministeriale.
  Il nuovo articolo 37 prevede, invece, direttamente la riconfigurazione dell'Ente e, con riferimento alle esigenze rappresentate dagli Interroganti in relazione alla scarsezza di risorse professionali, stabilisce, al comma 11, che «Nel quadro del complessivo riordino del sistema nazionale della ricerca» saranno individuate le risorse umane e strumentali necessarie per lo svolgimento delle previste attività».
  Ciò premesso, il Ministero dello sviluppo economico è ben consapevole del ruolo che l'ENEA ha avuto e continua ad avere nello sviluppo di know-how destinato al nostro sistema industriale ed in particolare alle PMI.
  In proposito è il caso di ricordare come anche grazie alle sinergie tra settore della ricerca e industriale il nostro Paese sia riuscito ad assicurarsi in settori high-tech oltre un miliardo di euro di commesse per la realizzazione dell'impianto sperimentale ITER.
  Il Centro Ricerche del Brasimone testimonia come l'ENEA abbia saputo utilizzare le risorse a disposizione per realizzare impianti tecnologici di rilievo e formare scienziati e tecnologi specializzati. La recente acquisizione di una importante commessa conferita all'ENEA da un Istituto dell'Accademia delle Scienze cinese (CASHIPS) ne è una conferma: le tecnologie dei metalli liquidi sviluppate da ENEA sono all'avanguardia e considerate molto promettenti per lo sviluppo di sistemi energetici sostenibili.
  Non si può, quindi, che apprezzare e riconoscere come altamente strategici i risultati raggiunti dall'ENEA e in particolare dal Centro del Brasimone.
  Segnalo, infine che recentemente il Ministro dello sviluppo economico, di concerto con quello dell'ambiente, ha nominato il nuovo Consiglio d'amministrazione. Presidente dell'Agenzia è stato nominato l'ex Commissario, Federico Testa, consiglieri Alessandro Lanza, in rappresentanza del MISE, e Mauro Libè, in rappresentanza del Ministero dell'Ambiente.
  Pertanto nello specifico di quanto richiesto dagli onorevoli Interroganti evidenzio che solo a seguito della recente nomina dei nuovi vertici dell'ENEA, potranno essere esaminate le problematiche sollevate nell'atto in esame, tra cui quelle riguardanti il Centro Ricerche del Brasimone.
  Il Governo si impegna, pertanto, a tenere costantemente informato il Parlamento sull'azione di rilancio dell'Enea di cui il centro di ricerca Brasimone rappresenta sicuramente uno dei centri di eccellenza da valorizzare.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

penuria di manodopera

industria energetica

professioni tecniche