ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07806

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 571 del 17/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: RIZZO GIANLUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 17/02/2016
CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 17/02/2016
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 17/02/2016
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 17/02/2016


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 17/02/2016
Stato iter:
15/09/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/09/2016
Resoconto ALFANO GIOACCHINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 15/09/2016
Resoconto RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/02/2016

SOLLECITO IL 05/04/2016

DISCUSSIONE IL 15/09/2016

SVOLTO IL 15/09/2016

CONCLUSO IL 15/09/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07806
presentato da
RIZZO Gianluca
testo di
Mercoledì 17 febbraio 2016, seduta n. 571

   RIZZO, BASILIO, CORDA, FRUSONE e TOFALO. — Al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   l'operazione dell'Esercito Italiano denominata «Strade Sicure» è orientata a condurre attività di vigilanza esterna a Centri di Accoglienza e a obiettivi sensibili e di pattugliamento e perlustrazione, in concorso e congiuntamente alle Forze di polizia;
   tra gli obiettivi sensibili controllati dal personale militare dell'Esercito italiano, vi è l'ambasciata francese di Roma che, secondo quanto riportato dal sito d'informazione ilgiornale.it, il 17 gennaio 2016 è stato oggetto di un atto vandalico da parte di un balordo e che ha visto il pronto intervento del personale militare assegnato nell'area;
   nell'articolo si riferisce che «I due soldati erano di guardia, il 17 gennaio scorso, di fronte all'ambasciata di Francia nella Capitale. Intorno alla mezzanotte, un uomo lancia un oggetto contro il palazzo. Dopo alcuni istanti si aggrappa alla grata della finestra adiacente all'ingresso. I militari, dopo aver valutato che l'uomo non era pericoloso per l'incolumità dei diplomatici e del personale, decidono di chiamare i carabinieri, aspettano che scendesse volontariamente dalle inferriate»;
   l'articolo citato riporta la notizia secondo la quale il procuratore militare di Roma abbia deciso di portare a processo i soldati per non aver difeso in maniera corretta l'ambasciata con l'accusa «violata consegna aggravata»;
   i militari in servizio nell'operazione «Strade Sicure» non sono dotati di manette per fermare i soggetti sospetti o minacciosi; pertanto, non avrebbero potuto far altro che rimediare chiedendo al balordo di desistere, obiettivo perfettamente raggiunto, o intimare con le armi;
   qualora i due militari avessero utilizzato le armi in dotazioni (nel pieno rispetto delle regole d'ingaggio) probabilmente si sarebbe aperto un dibattito sull'uso inopportuno della forza nei confronti di un soggetto relativamente pericoloso e magari l'esito finale sarebbe stato fatale –:
   se il ministro sia a conoscenza della vicenda citata in premessa;
   quali iniziative intenda avviare per rivedere le regole d'ingaggio assegnate al personale impegnato in «Strade Sicure» onde evitare il ripetersi di fatti come quello sopra esposto. (5-07806)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 15 settembre 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-07806

  Nel merito dei quesiti posti con l'atto di sindacato ispettivo in esame, si rappresenta che per l'Operazione «Strade Sicure», sul piano generale, per quanto riguarda l'uso della forza, si applicano le norme previste dagli articoli 51 (adempimento di un dovere), 52 (difesa legittima) e 53 (uso legittimo delle armi) del Codice Penale e gli articoli 41 (uso legittimo delle armi) e 42 (difesa legittima) del Codice Penale Militare di Pace.
  In tale contesto, le modalità operative del personale impiegato sono disciplinate con Decreto Interministeriale (Interno-Difesa) e da esse discendono le consegne per ogni singolo sito, che sono approvate dai Comandanti di Raggruppamento e definite d'intesa con le Autorità provinciali di Pubblica Sicurezza che le sanzionano.
  Nello specifico, anche nel sito di Roma, il personale impiegato esercita le funzioni di Agente di Pubblica Sicurezza, ai sensi della legge n. 125 dei 2008 recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica.
  Quanto alla vicenda richiamata dall'onorevole interrogante, infine, si rappresenta, per completezza di informazione, che è tuttora in corso un procedimento penale riguardante i militari coinvolti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

personale militare

ambasciata

esercito