ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07766

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 567 del 11/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: FRAGOMELI GIAN MARIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/02/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 11/02/2016
Stato iter:
10/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 10/03/2016
Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 10/03/2016
Resoconto FRAGOMELI GIAN MARIO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/02/2016

DISCUSSIONE IL 10/03/2016

SVOLTO IL 10/03/2016

CONCLUSO IL 10/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07766
presentato da
FRAGOMELI Gian Mario
testo di
Giovedì 11 febbraio 2016, seduta n. 567

   FRAGOMELI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 28 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 2014, ha previsto, «nelle more del riordino del sistema delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura», una riduzione graduale del diritto camerale dovuto dalle imprese: del 35 per cento per il 2015, del 40 per cento per il 2016 e del 50 per cento dal 2017;
   con la riforma della pubblica amministrazione, approvata in via definitiva dal Parlamento con la legge 7 agosto 2015, n. 124, recante «Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche», e cuore dell'azione del Governo su tutti gli aspetti della pubblica amministrazione, si è intervenuti altresì ridefinendo la mission delle camere di commercio con il rafforzamento della loro funzione di sostegno alle imprese, riducendone i costi e dimezzandone il numero;
   nelle more del completamento del decreto attuativo riguardante il ridisegno degli enti camerali, gli stessi enti per proseguire la loro attività devono provvedere alla ricostituzione degli organi camerali;
   a tal proposito, la camera di commercio di Lecco, ai sensi della legge 29 dicembre 1993, n. 580, e successive modificazioni, ha attivato la procedura di ricostituzione del Collegio dei revisori dei conti, inoltrando per le previste designazioni, richiesta al Ministero dell'economia e delle finanze e dello sviluppo economico;
   risulterebbe all'interrogante che il componente designato dal Ministero dello sviluppo economico a membro effettivo nel collegio dei revisori dei conti della camera di commercio di Lecco sia titolare di studio professionale in tutt'altra regione (Sicilia);
   la nomina di un revisore proveniente da altra e distante regione, comporta per la camera di commercio di Lecco un notevole incremento dei costi, dal momento che ai revisori dei conti vengono riconosciute le spese per la trasferta; nel caso specifico, l'interrogante ha stimato che, oltre i compensi annui e ai gettoni per la partecipazione alle riunioni di giunta (circa 12 sedute annue) e del consiglio camerale (circa 4 sedute), sarebbero previsti circa 12 voli da Milano a Palermo per circa 400 euro altrettanti trasferimenti con autonoleggio per circa 180 euro, nonché circa 100 euro per il pernottamento;
   vista la finalità della riforma della pubblica amministrazione contenere i costi per gli enti che svolgono funzioni pubbliche, gli oneri sopra evidenziati si dimostrano, ad avviso dell'interrogante, in netto contrasto e difficilmente motivabili –:
   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno rivedere per quanto di competenza, le designazioni operate, individuando figure altrettanto qualificate e competenti, ma provenienti da un territorio prossimo a quello di Lecco, sede dell'esercizio di revisore dei conti della camera di commercio di cui in premessa. (5-07766)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 10 marzo 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-07766

  In via preliminare, faccio presente che l'articolo 17, della legge no 580 del 1993, sia nel testo vigente che nel testo anteriore alla modifica operata dal decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 23, prevede che il Ministro dello sviluppo economico designi un componente effettivo, in rappresentanza dello stesso Ministero, in seno al collegio dei revisori delle camere di commercio; il collegio, composto nella sua interezza da rappresentanti titolari e supplenti del Ministero dello sviluppo economico, del Ministero dell'economia e delle finanze e della Regione competente, è poi nominato dal Consiglio camerale.
  Il medesimo articolo 17, nel testo vigente prima della modifica operata dal decreto legislativo n. 23 del 2010, prevedeva che i membri effettivi e supplenti del collegio dei revisori delle Camere di commercio dovevano risiedere nella regione ove ha sede la relativa Camera.
  Successivamente il citato articolo 17, a seguito dell'emanazione del decreto legislativo n. 15 del 2010, è stato riformulato eliminando per i revisori l'obbligo di residenza nella Regione.
   Tale modifica è stata apportata anche nella considerazione che il Ministero dello sviluppo economico non è più dotato di una rete di uffici provinciali competenti in materia e non sempre può individuare professionisti locali con cui esista un consolidato rapporto fiduciario.
  Anche sul piano dell'interpretazione della nuova disposizione normativa, quest'ultima ha comunque l'effetto di privilegiare il rapporto di collegamento con l'amministrazione nominante. Un più efficace e diretto collegamento con i revisori di propria nomina consente infatti di rendere più efficace la vigilanza sul sistema camerale e di svolgere un adeguato controllo concomitante sulle attività camerali da parte delle tre predette amministrazioni chiamate, da un lato, a designare i componenti del collegio e dall'altro, per diversi profili, a svolgere la vigilanza sul sistema camerale.
  Ciò premesso, la designazione operata per il Collegio dei revisori dei conti della Camera di commercio di Lecco non è condizionata dalla residenza del nominato e pertanto risulta legittima e coerente con il quadro normativo predetto.
  Evidenzio, altresì, che il Ministero dello sviluppo economico, consapevole delle difficoltà del sistema camerale e delle esigenze di finanza pubblica, ha da tempo richiamato tutti i revisori di propria nomina ad adottare tutti gli accorgimenti utili al contenimento delle spese di missione, in specie quando siano funzionari e dirigenti ministeriali della sede centrale dell'amministrazione che svolgono i loro incarichi in sedi periferiche, ma anche quando, come nel caso di specie siano professionisti che risiedono in circoscrizione territoriale diversa da quella in cui sono chiamati a svolgere gli incarichi conferiti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica di sostegno

camera di commercio

sviluppo economico