ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07702

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 565 del 09/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: FREGOLENT SILVIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 15/02/2016
SBROLLINI DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 15/02/2016
NARDUOLO GIULIA PARTITO DEMOCRATICO 15/02/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 09/02/2016
Stato iter:
28/04/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/04/2016
Resoconto GENTILE ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 28/04/2016
Resoconto FREGOLENT SILVIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/02/2016

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 15/02/2016

DISCUSSIONE IL 28/04/2016

SVOLTO IL 28/04/2016

CONCLUSO IL 28/04/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07702
presentato da
FREGOLENT Silvia
testo presentato
Martedì 9 febbraio 2016
modificato
Lunedì 15 febbraio 2016, seduta n. 569

   FREGOLENT, ZAN, SBROLLINI, NARDUOLO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   l'arte vetraia di Murano (isola della Laguna Veneta, situata a nord-est di Venezia) rappresenta da secoli una produzione d'eccellenza a livello mondiale; un volano straordinario per la valorizzazione della varietà creativa, l'artigianalità italiana nella realizzazione del vetro;
   le prime tracce di fornaci dedicate alla produzione del vetro nella laguna veneta sono state scoperte nell'isola di Torcello e risalgono al VII secolo d.C;
   tale attività è documentata ufficialmente, fin dal XIII secolo, da uno statuto che ne regolava la corporazione; successivamente nel 1441 tale statuto venne riformato, redatto in volgare e denominato «Mariegola dell'Arte dei verieri de Muran». Nella «Mariegola» (o Matricola) erano riportate precise disposizioni riguardanti la disciplina della corporazione in tutte le fasi della sua attività, dalla fabbricazione alla vendita del prodotto, dal pagamento delle tasse alle relazioni tra padroni della fabbrica, i maestri e gli altri lavoratori;
   la produzione vetraria a Murano vanta quindi una tradizione produttiva millenaria: per secoli, grazie alla creatività e all'abilità manuale di generazioni di famiglie di maestri vetrai, Murano è stata la culla mondiale del vetro artistico e oggi la lavorazione del suo vetro costituisce una delle forme più raffinate di artigianato artistico nel mondo, profondamente legato alle sue radici e tradizioni storiche;
   il vetro artistico di Murano ha sviluppato, nel corso degli anni, una ricchissima articolazione produttiva che spazia in tutte le forme del vetro. I vetri muranesi, seppure diversificati sia qualitativamente che funzionalmente, hanno una comune matrice nell'orientamento verso un prodotto che abbia sempre e comunque un contenuto artistico ed una fattura artigianale;
   negli ultimi anni è stata più volte rilanciata l'idea, da parte delle associazioni di settore e degli enti locali competenti, di candidare la produzione vetraria di Murano a patrimonio culturale immateriale dell'Unesco;
   per quanto riguarda gli aspetti legislativi il vetro artistico di Murano è salvaguardato dalla legge regionale 23 dicembre 1994, n. 70 del Veneto. L'articolo 1 del provvedimento sancisce: «La Regione Veneto, nel più ampio contesto della tutela e valorizzazione della produzione e commercializzazione dei prodotti tipici e tradizionali veneti, tutela e promuove la denominazione d'origine dei manufatti artistici in vetro realizzati nell'isola di Murano, in quanto patrimonio della storia e della cultura secolare di Venezia». La legge istituisce inoltre il marchio collettivo «vetro artistico di Murano» e il Consorzio per la promozione del marchio vetro artistico di Murano, stanziando appositi finanziamenti;
   il distretto del vetro artistico di Murano è formato dalle imprese vetrarie, dalle associazioni di categoria degli imprenditori industriali e artigiani, dagli enti pubblici e dai maggiori enti privati direttamente interessati allo sviluppo della realtà territoriale;
   attualmente le imprese del vetro artistico di Murano attive sono circa 150 ed occupano poco meno di 1.100 addetti: si tratta del 25 per cento di tutte le imprese italiane del comparto, una concentrazione non riscontrabile in nessun altro settore produttivo;
   dei circa 165 milioni di euro di fatturato della produzione vetraria muranese nel 2013 ben il 40 per cento (circa 66 milioni di euro) derivano da vendite nei mercati internazionali; il vetro di Murano è quindi un formidabile biglietto da visita del « made in Italy»;
   va specificato, in questo contesto, che da tempo il settore del vetro artistico di Murano registra gravi difficoltà. Negli ultimi anni infatti, nonostante il numero delle imprese sia rimasto sostanzialmente invariato, gli occupati sono quasi dimezzati;
   nonostante il comparto del vetro di Murano continui a rappresentare un brand dall'elevata appetibilità anche e soprattutto sui mercati internazionali, le trasformazioni dell'economia e della società stanno però influendo profondamente sul mutamento della tipologia e della struttura delle aziende e delle loro performance;
   il settore infatti, traendo prestigio comunque da una tradizione artistica secolare, presenta da sempre la difficoltà di continuare ad esistere in una dimensione soprattutto artigianale. La struttura media delle imprese presenti è di circa 4 dipendenti e registra indubbie difficoltà nel ricambio del personale;
   risulta all'interrogante che sia in corso, soprattutto negli ultimi mesi, un progressivo ed evidente mutamento di destinazione d'uso che sta interessando alcune fabbriche di vetro nell'isola di Murano, al cui posto vendono edificati appartamenti o edifici destinati ad attività ristorative o ricettive;
   questa situazione, favorita anche dalle problematiche sopracitate che stanno interessando l'intero settore di carattere produttivo, economico ed occupazionale, potrebbe causare, in breve tempo, un gravissimo ed irrimediabile depauperamento del complesso di fabbriche, imprese e di scuole-laboratorio e, conseguentemente, la perdita progressiva di una produzione raffinata dalla tradizione secolare –:
   se sia attualmente in atto un mutamento di destinazione d'uso che sta interessando gli edifici del distretto del vetro artistico di Murano e se la dimensione di tale fenomeno possa comprometterne la continuità produttiva, in particolar modo per ciò che concerne le sue caratteristiche artistiche ed artigianali;
   se i Ministri interrogati ritengano necessario intraprendere iniziative urgenti ed efficaci per contrastare la crisi che sta interessando da anni il distretto del vetro artistico di Murano;
   se i Ministri interrogati ritengano utile promuovere e sostenere il progetto di candidatura per l'inserimento della «vetro artistico di Murano» nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità dell'Unesco, al fine di assegnare un riconoscimento prestigioso ad una produzione dalla tradizione secolare e salvaguardarne le attività esistenti. (5-07702)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 28 aprile 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-07702

  Da sempre la produzione dei vetri artistici rappresenta per la città di Venezia un'importante realtà economica.
  Oggi la vetraria muranese, accanto alle tradizionali produzioni, è tra le poche forme di artigianato artistico più legate al mondo dell'arte e del design, che sviluppa, collaborazioni con artisti, designer ed architetti, anche di fama internazionale mantenendo, tuttavia, la manualità tipica della tradizione. Infatti, il vetro di Murano è ancora oggi sinonimo del Made in Italy come evidenziato giustamente anche dagli interroganti.
  Un gruppo di aziende artigiane e industriali, per tale motivo, ha creato in collaborazione con la Regione del Veneto, un marchio per garantire l'autenticità e la provenienza dell'oggetto in vetro di Murano. Il marchio è stato istituito e disciplinato dalla Legge regionale del Veneto n. 70 del 23 dicembre del 1994.
  Al Ministero dello sviluppo economico risulta, inoltre, che è stato registrato nel settembre del 1998 presso l'Ufficio dell'Unione Europea per la Proprietà Industriale (già UAMI) il marchio figurativo «Vetro Artistico di Murano» (il marchio figurativo consiste in una figura o in una riproduzione di oggetti reali o di fantasia), di cui la regione del Veneto risulta titolare.
  Il Ministero dei beni culturali per la parte di propria competenza relativamente all'ultimo dei quesiti posti con l'atto in parola, ha informato che presso il Segretariato generale dello stesso MIBACT opera l'Ufficio Unesco, incaricato della promozione dell'iscrizione di nuovi siti nelle liste del patrimonio mondiale materiale e immateriale.
  Un progetto di candidatura, promosso dal Consorzio Promovetro di Murano ed orientato al raggiungimento del riconoscimento dell'arte vetraria di Murano come patrimonio culturale immateriale dell'umanità, risulta essere stato già avviato nel corso dell'anno 2010.
  Il progetto di candidatura è stato però sospeso per volontà dei proponenti nel 2011, per essere poi riavviato e di nuovo sospeso nel corso del 2013.
  Nel maggio del 2015 il referente per Promovetro del progetto di candidatura, ha contattato gli uffici dell'Unesco del citato Segretariato generale e, comunicando l'intenzione del consorzio di riavviare la pratica, ha anticipato l'invio di una richiesta di incontro tecnico con gli Uffici.
  La richiesta non risulta, tuttavia, essere ancora pervenuta.
  In occasione dell'annunciata volontà di ripresa dell’iter, l'Ufficio Unesco ha comunque avviato il riesame di tutta la documentazione fino ad ora prodotta, ed alla conseguente valutazione di tutte le attività necessarie alla corretta conclusione dello stesso.
  Sebbene il comparto del vetro di Murano continui a rappresentare un brand dall'elevata appetibilità anche e soprattutto sui mercati internazionali, le trasformazioni dell'economia e della società hanno influito profondamente sul mutamento della tipologia e della struttura delle aziende e delle loro performance; ciò a testimonianza, da una parte della forza di un settore dalla tradizione secolare, ma dall'altro delle criticità gestionali quali la piccola dimensione aziendale, il mancato ricambio generazionale e il problema del reperimento e della formazione della manodopera.
  Nell'isola di Murano opera la Stazione Sperimentale del Vetro, unico ente in Italia che si occupa istituzionalmente dei problemi tecnici e scientifici di tutta l'industria del vetro (cavo, piano, fibre, tecnico, a mano, materie prime, refrattari, forni ecc.).
  La Stazione Sperimentale del Vetro ha promosso il trasferimento dei risultati della ricerca in numerosi progetti di innovazione tecnologica allo scopo di risolvere prevalentemente questioni di carattere ambientale e al contempo promuovere nuove produzioni.
  Il vetro di Murano oggi vuole mantenere vitale e attiva la propria tradizione guardando alle generazioni future e garantendo l'autenticità e l'unicità del prodotto. Per tali motivi il Ministero dello sviluppo economico opererà affinché siano adottate misure di supporto e difesa del prodotto, dalla tutela del made in Italy alla lotta alla contraffazione ed anche, ove richiesto, nell'apertura di un tavolo dove possano essere approfondite tutte le azioni possibili a protezione di una tale eccellenza manifatturiera.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

vetro

usi e costumi

isola