ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07612

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 561 del 03/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: GIULIETTI GIAMPIERO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/02/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 03/02/2016
Stato iter:
07/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/06/2016
Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 07/06/2016
Resoconto GIULIETTI GIAMPIERO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 03/02/2016

DISCUSSIONE IL 07/06/2016

SVOLTO IL 07/06/2016

CONCLUSO IL 07/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07612
presentato da
GIULIETTI Giampiero
testo di
Mercoledì 3 febbraio 2016, seduta n. 561

   GIULIETTI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   attualmente l'impianto di Pietrafitta (Piegaro - PG) comprende la nuova centrale, nata nel 2003, alimentata a metano (ciclo combinato) con una potenza massima di 370 megawatt, con relativo metanodotto (uno dei più grandi che passano nella zona). Oltre alla nuova centrale l'impianto comprende anche due gruppi a gasolio (ciclo aperto) da 80 megawatt ciascuno, costruiti negli anni ’80, in relazione ai quali Enel ha chiesto e ottenuto dal Ministero dello sviluppo economico l'autorizzazione a metterli in sicurezza e a cessarne l'esercizio a far data dal 10 marzo 2014;
   Enel sta sempre più concentrando altrove i centri direzionali della rete, come l'area della distribuzione, a discapito della permanenza dei siti a livello locale (e ci si riferisce all'Umbria), alla luce anche della chiusura già annunciata nel 2019 (da ultime indiscrezioni forse anticipata addirittura al 2017) dell'impianto a carbone di Bastardo (Giano dell'Umbria - PG). Pietrafitta non ha una situazione di immediata criticità, ma comunque ha avuto un funzionamento negli ultimi anni al di sotto dal 10 per cento delle proprie potenzialità. Inoltre, tardano ad arrivare quegli investimenti, anche di entità modesta, utili alla messa in rete nei tempi stabiliti a livello ministeriale (capacity market);
   è fondamentale che Enel investa anche nella centrale di Pietrafitta in miglioramenti tecnologici per avviamenti sempre più rapidi (capacity market): i problemi di stabilizzazione della rete richiedono un utilizzo coordinato del parco termoelettrico con la definizione della riserva di potenza necessaria per fornire al sistema attraverso la capacity payment/market i servizi di flessibilità di cui ha bisogno. Occorre garantire la copertura del fabbisogno di lungo periodo attraverso il mercato della capacità che entrerà in funzione nel 2017;
   è possibile e auspicabile attraverso Enel Green Power collocare all'interno del sito attuale impianti ad energia rinnovabile che possano rilanciare l'interesse di Enel nei confronti dell'area interessata, creando le condizioni perché si possano avviare attività di produzione elettrica ed energetica da affiancare all'attuale sito –:
   quali siano gli intendimenti di Enel circa la centrale di Pietrafitta (PG);
   se ed in quale modo il Governo intenda e possa intervenire, per quanto di competenza, affinché sia garantito il mantenimento della centrale di Pietrafitta (PG) e siano messi in atto da parte di Enel i necessari miglioramenti tecnologici per garantire un futuro all'impianto stesso e, di conseguenza, la permanenza di Enel nel sito umbro. (5-07612)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 7 giugno 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-07612

  La centrale termoelettrica di Pietrafitta è costituita da 2 gruppi turbogas a ciclo aperto (denominati PF3 e PF4) da 88 MWe (megawatt elettrico) entrambi, alimentati a gasolio, costruiti ed entrati in funzione tra il 1978 e il 1980, e da 1 gruppo turbogas in ciclo combinato (denominato PF5) da 365 MWe, alimentato a gas naturale ed entrato in esercizio nel 2003.
  La società Enel (così come altre Società di produzione di energia elettrica) sta procedendo alla chiusura di alcuni impianti termoelettrici non più competitivi, o sovra dimensionati, considerato l'andamento e le previsioni dei consumi e la crescente quota di energia prodotta con fonti rinnovabili.
  Nel caso della centrale di Pietrafitta, in data 24 dicembre 2003, la società ENEL, ha chiesto l'autorizzazione a mettere definitivamente fuori servizio i gruppi più vecchi PF3 e PF4.
  Acquisita la valutazione del Gestore di rete, il Ministero dello sviluppo economico, in data 10 marzo 2014, ha rilasciato il nulla osta alla messa fuori servizio definitiva dei due gruppi, demandando modalità e termini alle successive valutazioni del Ministero dell'Ambiente, fermo restando l'avvio immediato dei primi interventi di messa in sicurezza dell'impianto.
  Per questo sito e più in generale per tutti quelli interessati da chiusure, Enel ha avviato il «progetto FUTUR-E» che, mediante il coinvolgimento delle comunità e degli stakeholders, intende intraprendere un'analisi dei territori per potenziali nuove destinazioni degli impianti e nuovi progetti di riconversione in impianti di generazione con diversa tecnologia, progetti di trasformazione funzionale all'avvio di nuove attività non energetiche, nonché progetti di valorizzazione dei siti per utilizzi diversi. Al riguardo, segnalo che informazioni più dettagliate sul progetto sono disponibili sul sito web dedicato, dal quale emerge che sono stati già avviati i primi concorsi di idee.
  Con riferimento alla centrale di Pietrafitta, dunque, si è avviato un processo di possibile diversificazione del sito già occupato dai due gruppi PF3 e PF4, ossia le sezioni del vecchio impianto turbogas ormai dimesso, su cui risultano anche effettuati incontri in sede locale in cui Enel ha confermato l'impegno a mantenere il sito produttivo di Pietrafitta e la propria presenza in Umbria.
  Per quanto riguarda invece il gruppo a ciclo combinato lo stesso continuerebbe ad essere funzionante.
  Infine, per quanto attiene al capacity market citato dall'Onorevole Interrogante, si tratta di un sistema di remunerazione della capacità produttiva di energia elettrica, volto a garantire l'adeguatezza della capacità di generazione complessiva nel lungo periodo. Sul tema, è in atto un confronto con la Commissione europea, chiamata a valutare la conformità della misura stessa alla normativa sugli aiuti di stato in materia di energia e ambiente.
  L'effettiva entrata in funzione della misura e le relative modalità di applicazione sono quindi subordinate all'esito positivo della procedura di notifica presso la Commissione europea.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

produzione d'energia

idrocarburo

energia rinnovabile