ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07530

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 556 del 27/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: MONCHIERO GIOVANNI
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 27/01/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 27/01/2016
Stato iter:
28/01/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 28/01/2016
Resoconto MONCHIERO GIOVANNI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 28/01/2016
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 28/01/2016
Resoconto MONCHIERO GIOVANNI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/01/2016

SVOLTO IL 28/01/2016

CONCLUSO IL 28/01/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07530
presentato da
MONCHIERO Giovanni
testo di
Mercoledì 27 gennaio 2016, seduta n. 556

   MONCHIERO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   il decreto del Ministero della salute del 2 aprile 2015, n. 70 «Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera» pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 127 del 4 giugno 2015 articola, al punto 9.2 dell'allegato 1, la rete ospedaliera dell'emergenza su quattro livelli di operatività: ospedale sede di pronto soccorso, presidi ospedalieri in zone particolarmente disagiate, ospedale sede di D.E.A. di I livello, ospedale D.E.A. di II secondo livello;
   l'analisi svolta da AIGO, l'Associazione italiana dei gastroenterologici e endoscopisti digestivi ospedalieri, dal Ministero della salute, sulla base dei dati forniti dallo stesso Ministero (Convenzione tra AIGO e il dipartimento della programmazione e dell'ordinamento del servizio sanitario nazionale, decorrente dal marzo 2013 al settembre 2014), sull'appropriatezza dei ricoveri ospedalieri dei pazienti affetti da malattie dell'apparato digerente (MAD) rileva che il numero di tali ricoveri è di 1.000.000 mediamente per anno, che solo il 7,3 per cento dei ricoveri avviene in unità di gastroenterologia contro il 53,75 per cento in chirurgia e il 25,79 per cento in medicina e che questi dati contrastano, però, con l'analisi delle SDO – schede di dimissioni ospedaliera – di tali pazienti, in quanto esse risultano appropriate nelle altre specialità al 66,5 per cento e ben all'81,27 per cento in gastroenterologia;
   i dati esaminati confermano inoltre una mortalità intraospedaliera bassa per MAD urgenti trattati in gastroenterologia (1,70 per cento) contro il 3,83 per cento di MAD trattati in tutte le altre specialità;
   la gravità della principale emergenza in gastroenterologia, l'emorragia digestiva, viene spesso sottovalutata: questa patologia, infatti, registra in pronto soccorso una mortalità simile a quella dell'infarto (5-6 per cento), ma non è percepita come altrettanto pericolosa e se curata in gastroenterologia presenta un tasso di mortalità intraospedaliera minore (2,15 per cento) rispetto a quello rilevato nelle altre specialità (3,45 per cento);
   in regione Veneto e Lombardia è stata già identificata una rete per le emergenze gastroenterologiche (in particolare per l'emorragia gastro-enterica);
   la mancata estensione a tutto il territorio nazionale costituisce una discriminazione nei confronti dei cittadini che a tale rete non possono accedere –:
   se non ritenga opportuno revisionare il regolamento di cui al decreto ministeriale n. 70 del 2 aprile 2015, al fine di riconoscere la rete per le urgenze gastroenterologiche e identificare la gastroenterologia nei dipartimenti di emergenza e accettazione di I e II livello, sostenendo, all'interno del medesimo regolamento la dizione «Endoscopia digestiva ad elevata complessità» con quella di «UO di gastroenterologia ed endoscopia digestiva», oltre ad intraprendere iniziative per implementare tale reti all'interno delle regioni. (5-07530)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 28 gennaio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-07530

  È noto che il Regolamento, contenuto nel decreto ministeriale n. 70/2015, è stato frutto di un attento coinvolgimento di esperti delle regioni e delle province autonome, delle università e delle società scientifiche, che ha consentito di elaborare il provvedimento in esame, attraverso un percorso di analisi e revisione congiunto con le regioni e province autonome stesse.
  Il Regolamento è volto a garantire il processo di riassetto strutturale e di qualificazione della rete assistenziale ospedaliera che, insieme al rilancio degli interventi di prevenzione primaria e secondaria e al potenziamento delle cure primarie territoriali, costituisce una fondamentale linea programmatica di cui il Servizio sanitario nazionale si è dotato per affrontare le sfide assistenziali dei prossimi anni.
  La riorganizzazione del complessivo assetto di erogazione delle cure è determinata da una ampia gamma di motivazioni che fanno riferimento a:
   fattori demografici ed epidemiologici correlati alla crescita della popolazione anziana e/o non autosufficiente e all'aumentata prevalenza di patologie croniche degenerative;
   fattori tecnico-scientifici in relazione al rapido progresso scientifico con lo sviluppo di tecnologie e innovazioni che devono essere introdotte nel sistema;
   maggiore informazione e consapevolezza dei cittadini e dei pazienti sulle cure e sui propri diritti;
   richiesta di integrazione con le politiche sanitarie europee in particolare alla luce della Direttiva 2011/24/UE sulla mobilità sanitaria transfrontaliera e il decreto legislativo di recepimento n. 38 del 4 marzo 2014;
   necessità di salvaguardare la sostenibilità e mantenere la tenuta economico-finanziaria del sistema.

  Il Regolamento, pertanto, assegna alla programmazione regionale la definizione delle rete dei posti letto ospedalieri per acuti, attribuendo ai presidi ospedalieri pubblici e privati accreditati le relative funzioni entro il limite di 3 posti letto per mille abitanti.
  Stabilisce, inoltre, che le strutture ospedaliere, che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero a ciclo continuativo e diurno per acuti, siano organizzate secondo livelli gerarchici di complessità e intensità di cura. Il Regolamento medesimo prevede l'istituzione di tavoli tecnici di monitoraggio con compiti specifici, tra cui il «Tavolo tecnico per definire i valori soglia per volumi di attività specifici, correlati agli esiti migliori, e soglie per rischi di esito, nonché per formulare proposte per l'aggiornamento periodico delle soglie di volume e di esito sulla base delle conoscenze scientifiche disponibili».
  Sarà mia cura avviare ogni iniziativa necessaria per sottoporre la questione sollevata con il presente atto ispettivo alle competenti valutazioni del Tavolo tecnico, al fine di poter garantire gli interventi più opportuni per assicurare la migliore aderenza dell'offerta assistenziale ai bisogni ed agli obiettivi propri perseguiti con il decreto ministeriale n. 70/2015 e, comunque, rispondere ai bisogni della popolazione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

pronto soccorso

discriminazione basata sulla nazionalita'