ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07448

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 551 del 20/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: PAGLIA GIOVANNI
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 20/01/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 20/01/2016
Stato iter:
21/01/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 21/01/2016
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 21/01/2016
Resoconto ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 21/01/2016
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/01/2016

SVOLTO IL 21/01/2016

CONCLUSO IL 21/01/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07448
presentato da
PAGLIA Giovanni
testo di
Mercoledì 20 gennaio 2016, seduta n. 551

   PAGLIA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto riportato nel corso di un'intervista rilasciata nei giorni scorsi al Corriere della Sera da Flavio Carboni, faccendiere e noto personaggio pubblico reduce da numerose e gravi vicende giudiziarie, nell'estate del 2014 il banchiere Fabio Arpe sarebbe stato indicato, su segnalazione dell'imprenditore Gianmario Ferramonti, ai vertici della Banca popolare dell'Etruria e del Lazio Lorenzo Rosi e Pier Luigi Boschi, rispettivamente Presidente e Vicepresidente dell'istituto, per ricoprire la carica di Direttore generale dello stesso;
   lo stesso Arpe conferma di essere stato contattato dal Ferramonti e successivamente di aver incontrato a Roma i vertici di Banca Etruria, che nel frattempo cercavano un Direttore generale, «qualcuno che portasse la banca fuori dai guai», e di essersi rifiutato in quell'occasione, dopo un colloquio durato alcune ore, di accettare la carica per impegni personali;
   la stessa stampa riporta una versione diversa sull'esito della trattativa: sarebbe stata infatti la Banca d'Italia, che nel febbraio 2014 aveva concluso la terza ispezione nell'istituto di credito aretino, contestando numerosi rilievi ai vertici nella gestione della banca e certificando la drammatica situazione finanziaria in cui versava, a pronunciarsi contro la nomina del dottor Arpe;
   quotidiani economici dell'epoca riportano la notizia secondo la quale l'allora presidente Rosi, nella seduta del consiglio di amministrazione del 23 luglio 2013, già aveva proposto come Direttore generale Fabio Arpe, notizia peraltro confermata alla stampa da alcuni consiglieri di amministrazione che riportano come il nome di Arpe sia stato sottoposto anche al giudizio della Banca d'Italia, nonostante che all'epoca fosse reduce da una lunga e articolata vicenda giudiziaria che aveva coinvolto banca Mb, e sulla quale l'organo di vigilanza di via Nazionale aveva riscontrato carenze nell'assetto organizzativo e contabile, nei controlli interni da parte del consiglio di amministrazione e da parte del collegio sindacale –:
   se e di quali elementi disponga il Governo, nell'ambito delle sue competenze, circa le vicende riportate in premessa ed, in particolare, circa la notizia secondo la quale nell'estate del 2014 all'autorità di vigilanza bancaria, Banca d'Italia, sia stata proposta la nomina del dottor Fabio Arpe a direttore generale della Banca popolare dell'Etruria e del Lazio, ed, in caso affermativo, se conosca sulla base di quali ragioni e valutazioni la stessa sia stata rigettata. (5-07448)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 21 gennaio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-07448

  Con l'interrogazione immediata in Commissione l'On. Giovanni Paglia chiede al Ministro dell'Economia e delle Finanze di «confermare la notizia secondo la quale nell'estate del 2014 all'autorità di vigilanza bancaria, Banca d'Italia, sia stata proposta la nomina del dott. Fabio Arpe a Direttore generale della Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio ed, in caso affermativo, ...sulla base di quali ragioni e valutazioni la stessa sia stata rigettata».
  Al riguardo, la Banca d'Italia ha comunicato che l'Organo di Vigilanza non indica né propone candidati alle cariche sociali di intermediari vigilati, ma si limita – ove richiesto e/o necessario per fini di sana e prudente gestione – a rappresentare gli ambiti entro i quali gli organi competenti devono esercitare le proprie autonome scelte, nonché a segnalare eventuali situazioni oggettive rilevanti, che possano essere di ostacolo a una adeguata conduzione dell'azienda da parte di potenziali candidati.
  Tali precisazioni sono state rappresentate anche in occasione della circostanza richiamata nell'atto parlamentare in esame. In particolare, l'Istituto ha fatto presente che – nel corso di un incontro tenutosi il primo agosto 2014 con esponenti della Vigilanza della Banca d'Italia – i vertici della Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio indicarono un candidato, diverso dal dr. Fabio Arpe, per la carica di Direttore Generale della banca e resero noto che la ricerca sarebbe proseguita con l'ausilio di una società di consulenza.
  La ricerca si è conclusa con la nomina a Direttore generale del dott. Daniele Cabiati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

banca

procedimento giudiziario

procedura penale