ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07090

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 529 del 25/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: DI VITA GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/11/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2015
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2015
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2015
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2015
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2015
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2015
NUTI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2015
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2015
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2015
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2015


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 25/11/2015
Stato iter:
02/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/03/2016
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 02/03/2016
Resoconto DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/11/2015

DISCUSSIONE IL 02/03/2016

SVOLTO IL 02/03/2016

CONCLUSO IL 02/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07090
presentato da
DI VITA Giulia
testo di
Mercoledì 25 novembre 2015, seduta n. 529

   DI VITA, LIUZZI, DE LORENZIS, SPESSOTTO, MANNINO, CANCELLERI, LUPO, NUTI, GRILLO, LOREFICE e SILVIA GIORDANO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   Telejato è un'emittente televisiva comunitaria siciliana fondata nel 1989 e attualmente di proprietà di Pino Maniaci, con sede Partinico (PA), nota principalmente per le sue campagne contro Cosa nostra;
   da notizie di stampa online del 20-21 novembre 2015 si apprende che una sentenza della Corte europea ha ordinato a Telejato, a seguito di un ricorso delle autorità dell'isola di Malta, di interrompere le trasmissioni entro la data del 2 dicembre prossimo, e di disattivare il suo ripetitore perché disturberebbe le frequenze delle tv maltesi;
   sono state decise le dichiarazioni di Pino Maniaci, conduttore da tempo sotto scorta per le minacce ricevute dalla criminalità organizzata già da anni distintosi per la lotta quotidiana e instancabile contro le mafie a suon di inchieste giornalistiche e che, malgrado tutto, non si è mai arreso: «Per puro caso Telejato occupa il canale 46. Vorrei tanto capire come può un'emittente che trasmette da monte Bonifato, ad Alcamo, in provincia di Trapani, arrivare fino a Malta. Mi chiedo se dietro questa vicenda ci sia l'ennesimo tentativo di metterci il bavaglio»;
   più specificamente Maniaci lamenta che frequenze sul digitale terrestre che non dovevano essere assegnate (quelle che toccherebbero l'etere di Malta) sarebbero state invece assegnate; adesso per porre rimedio non c’è altro da fare che staccare la frequenza assegnata a Telejato; però, sovvertendo ciò che dice la norma, non si trova alcuna nuova frequenza in sostituzione da dare a quella che deve essere spenta e per la quale Telejato rivendica una concessione ventennale. Il paradosso — continua il conduttore di Telejato — starebbe inoltre nel fatto che fino a poche settimane addietro le frequenze che davano fastidio alle trasmissioni televisive di Malta, secondo i rilievi ministeriali, erano quelle della Sicilia orientale, escludendosi dunque quelle della Sicilia occidentale, dove hanno sede invece i trasmettitori di Telejato. Poi nel provvedimento del ministero dello sviluppo economico è saltata fuori anche la provincia di Trapani, quale territorio da dove verrebbero irradiati i segnali che danno fastidio alle tv maltesi. Non dovrebbe essere difficile individuare dove risieda il problema — aggiunge Maniaci — basterebbe fare delle misurazioni tecniche;
   già nel recente passato l'emittente siciliana aveva rischiato la chiusura in occasione del passaggio dall'analogico al digitale (cosiddetto switch off). È il 4 luglio del 2012 e da quel momento, secondo la finanziaria del 2011, non basta un'antenna e un apparato per mandare il proprio segnale nell'etere, ma occorre, in particolar modo per una piccola tv comunitaria a carattere locale come Telejato, essere presente in qualche raggruppamento televisivo più grande (cosiddetto multiplex);
   l'emittente rischiava allora di non avere un gruppo di riferimento, sino a quando, grazie anche ad una petizione che raccolse in poco tempo ben 70 mila firme, il Ministero dello sviluppo economico individua la frequenza necessaria per Telejato. Per la tv di Maniaci viene trovato posto nel gruppo di Telemed e più precisamente al canale 28. Il 2012 diventa addirittura l'anno in cui Telejato, la televisione antimafia, riscopre una seconda giovinezza, iniziando a trasmettere pure a Palermo;
   per salvare la tv, la collaboratrice di Telejato Elisa Martorana ha lanciato una petizione su change.org, che al momento conta oltre 12.000 firme e tanti commenti di sostegno da parte di siciliani e di giornalisti;
   la vicenda preoccupa poiché far tacere una importante voce antimafia come Telejato in una regione tanto martoriata negli anni dalla criminalità organizzata, quale la Sicilia, può rappresentare un grande danno al diritto d'informazione dell'intera comunità locale –:
   se sia al corrente dei fatti esposti in premessa e, tenuto conto dei provvedimenti di assegnazione e revisione delle frequenze per il servizio televisivo digitale terrestre nella regione Sicilia susseguitisi dal 2012 ad oggi, se non ritenga opportuno, per quanto di competenza, disporre ulteriori verifiche sul territorio, al fine di valutare l'effettiva interferenza recata dai ripetitori di Telejato alle frequenze televisive maltesi, e quali ulteriori iniziative di competenza intenda comunque intraprendere al fine di scongiurare la chiusura dell'emittente siciliana. (5-07090)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 2 marzo 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-07090

  L'Associazione culturale Marconi è titolare in Sicilia, per l'emittente TELEJATO, del diritto d'uso sul CH 28 in UHF per la provincia di Trapani, limitatamente all'impianto legittimamente operante.
  Il suddetto canale è utilizzato in Sicilia anche da altri soggetti: Telemed spa il Tirreno S.r.l, Radio Monte Kronio Scarl in virtù di un diritto d'uso e dall'Associazione Rosina Attardi in virtù di un'autorizzazione temporanea all'esercizio della stessa.
  Il decreto ministeriale del 17 aprile 2015 recante «Attribuzione di misure economiche compensative finalizzate al volontario rilascio di porzioni di spettro funzionali alla liberazione delle frequenze» indica, nella tabella C, le frequenze che devono necessariamente essere dismesse nella Sicilia, tra le quali il CH 28 UHF nell'area «sotto» la linea definita dall'AGCOM nella propria Delibera 480/14/Cons.
  L'emittente TELEJATO dell'Associazione culturale Marconi è titolare del diritto d'uso per il CH 28 UHF compreso nell'area «sopra» la linea definita dall'AGCOM.
  Per la Regione Sicilia è ritenuta sufficiente, pertanto, l'eliminazione delle frequenze interferenti Malta nella sola parte meridionale, che viene così a costituire un'area tecnica sub-regionale di rispetto nei confronti di Malta, i cui confini sono identificati in ulteriore delibera, già adottata, n. 91/14/CONS.
  Informo, infine, che il Ministero dello sviluppo economico, con un comunicato del 24 novembre 2015, visto il timore pubblicamente espresso dall'emittente TELEJATO di perdere la frequenza con chiusura dell'attività televisiva, ha informato TELEJATO che non è interessata alla procedura di rottamazione delle frequenze di cui al decreto ministeriale 17 aprile 2015, poiché esercisce un impianto nella parte Nord della Sicilia che non interferisce con Malta.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

televisione

lotta contro la criminalita'

liberta' d'informazione