ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06978

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 520 del 12/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: LOMBARDI ROBERTA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/11/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2015
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2015
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2015
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2015
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 12/11/2015
Stato iter:
03/12/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/12/2015
Resoconto BELLANOVA TERESA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 03/12/2015
Resoconto LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/11/2015

DISCUSSIONE IL 03/12/2015

SVOLTO IL 03/12/2015

CONCLUSO IL 03/12/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06978
presentato da
LOMBARDI Roberta
testo di
Giovedì 12 novembre 2015, seduta n. 520

   LOMBARDI, COMINARDI, TRIPIEDI, CIPRINI, DALL'OSSO e CHIMIENTI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   Telecom Italia ha chiuso l'esercizio 2014 con un utile netto consolidato di 1,35 miliardi di euro mentre ha chiuso gli esercizi dal 2011 al 2013 in perdita, ma questo solo a causa della svalutazione degli avviamenti in accordo al principio contabile IAS 36;
   nei report finanziari del gruppo, l'EBITDA di Telecom è sempre stata stabilmente compresa fra 9,5 e 11 miliardi di euro;
   l'EBIT ante svalutazioni dell'avviamento negli anni 2007-2012 è stato positivo e compreso fra i 5,4 e i 6,7 miliardi di euro annui, nel 2013 è stato pari a 4,9 miliardi di euro e nel 2014 4,5 miliardi di euro;
   dai report finanziari di Telecom, in termini «normalizzati», escludendo quindi l'impatto derivante dalla svalutazione dell'avviamento e dalle altre partite non ricorrenti, Telecom negli anni 2007-2012 espone un utile di esercizio attribuibile ai soci della controllante normalizzato positivo e compreso fra i 2 ed i 2,6 miliardi di euro annui, nel 2013 l'utile normalizzato è di 1,6 miliardi di euro e, come già detto, è di 1,35 miliardi di euro nel 2014;
   nel mese di marzo 2015 l'amministratore delegato Marco Patuano agli organi di stampa commentava così: «I risultati del 2014 testimoniano che la scelta di investire sul nostro futuro si sta dimostrando vincente; anche l'andamento positivo del business dei primi mesi di quest'anno, in linea con gli obiettivi che ci eravamo prefissati, conferma che Telecom è sulla giusta traiettoria e sta tornando al ruolo che le compete di operatore di primaria importanza nel settore delle telecomunicazioni»;
   a maggio 2015 è stato distribuito un dividendo di 2,75 centesimi per azione per gli azionisti delle Telecom risparmio, per un ammontare totale di 166 milioni di euro;
   negli anni 2011-2014 Telecom ha sempre distribuito dividendi alle azioni ordinarie e risparmio anche o fronte delle perdite di esercizio legate alla svalutazione dell'avviamento;
   come è evidente per quanto detto e riportato dall'azienda stessa, i numeri dell'azienda in termini strutturali hanno sempre avuto un segno positivo ma nonostante questo, Telecom Italia ha dichiarato esuberi e poi chiesto ed ottenuto ben quattro anni di contatti di solidarietà pagati dall'INPS;
   detta solidarietà è sempre ricaduta sulle spalle dei dipendenti e non è stata applicata a tutte le strutture aziendali in modo omogeneo: da segnalazioni ricevute dagli interroganti risulta che, in alcune strutture ove non erano dichiarati esuberi e quindi escluse dai contratti di solidarietà, l'azienda abbia assunto nuovo personale che successivamente ha impiegato in aree dove aveva dichiarato esuberi coperti con i contratti di solidarietà; a solo titolo di esempio, personale assunto in area strategy & innovation sarebbe stato reimpiegato in marketing consumer, che pure dichiarava esuberi e applicava ai dipendenti il contratto di solidarietà;
   dopo due cicli biennali di contratti di solidarietà, in data 7 settembre 2015, presso il Ministero dello sviluppo economico è stato sottoscritto un accordo tra Telecom e alcune sigle sindacali (FISTel-CISL, UILCOM-UIL, UGL TLC) in base al quale le 2.800 persone in esubero dichiarate dall'azienda saranno gestite con il contratto di solidarietà previsto nei decreti di riforma degli ammortizzatori sociali (cosiddetto «decreto Poletti») per un periodo complessivo di tre anni;
   il 27 ottobre 2015 è stato siglato un contratto collettivo aziendale tra Telecom Italia spa e alcune sigle sindacali (FISTel-CISL, UILCPM-UIL, UGL TLC) che definisce le modalità di applicazione del contratto di solidarietà di cui all'articolo 21, comma 1, lettera c) comma 5, del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148 (per l'appunto il «decreto Poletti»);
   il contratto – che avrà una durata di 24 mesi – decorre dal 4 gennaio 2016 e ha termine il 3 gennaio 2018; in prossimità della scadenza le parti si sono impegnate a definire un'intesa per l'estensione del contratto per ulteriori 12 mesi, come peraltro previsto dal decreto –:
   quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare in relazione a quelle che agli interroganti appaiono situazioni palesi di uso distorto ed artificioso dei meccanismi di solidarietà verso aziende assolutamente sane come Telecom Italia, che negli ultimi 9 anni ha esposto nei propri conti economici dinamiche positive a nove zeri e che ha sempre distribuito dividendi, e se concordi con gli interroganti circa il fatto che concedere un contratto di solidarietà ad un'azienda sana che dichiara esuberi e si accorda con quota parte dei sindacati così attingendo ai fondi pubblici, oltre ad essere un utilizzo distorto di quanto pensato per crisi reali e riorganizzazioni aziendali, sia una ingiustificata spoliazione di fondi da riservare ad aziende che effettivamente ne abbiano reale necessità; nel caso, se non ritenga di stimare a quanto ammonteranno le risorse pubbliche destinate al contratto di solidarietà dei lavoratori della sola Telecom Italia nel 2016, in valore assoluto ed in percentuale rispetto al fondo stanziato complessivamente per le integrazioni salariali straordinarie per i contratti di solidarietà. (5-06978)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 3 dicembre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-06978

  Con il presente atto parlamentare, gli onorevoli interroganti richiamano l'attenzione del Governo in ordine all'utilizzo da parte di Telecom Spa dello strumento dei contratti di solidarietà.
  Al riguardo, faccio presente che il 30 ottobre scorso Telecom Italia Spa – a seguito dell'accordo sottoscritto in data 7 settembre 2015 con le sigle sindacali FISTel-CISL, UILCOM-UIL, UGL TLC e relativo al piano strategico aziendale 2015-2017 – ha presentato ai competenti uffici del Ministero che rappresento istanza di accesso al trattamento di integrazione salariale sulla base dell'accordo di solidarietà sottoscritto in data 27 ottobre 2015 presso Unindustria.
  L'istanza, che al momento è in fase istruttoria, riguarda un periodo complessivo dal 4 gennaio 2016 al 3 gennaio 2018.
  L'accordo di solidarietà è stato sottoscritto dalle parti a fronte di 2600 esuberi. La riduzione oraria conseguente alla stipula del contratto di solidarietà coinvolgerà circa 30 mila unità distribuite su centouno province del territorio nazionale.
  In estrema sintesi, l'Accordo prevede l'adozione di quattro interventi ed in particolare:
   1) la gestione di 2.300 esuberi per la durata di due anni con l'impegno ad estenderlo per ulteriori dodici mesi;
   2) l'accompagnamento anticipato alla pensione mediante lo strumento della mobilità volontaria di cui alla legge n. 223 del 1991 di 330 lavoratori;
   3) l'uscita consensuale di lavoratori vicini al raggiungimento dei requisiti per il pensionamento;
   4) possibilità di riconversione professionale per consentire ai lavoratori impegnati in strutture che dimostrano necessità di efficientamento di essere riqualificati in attività a maggiore valore e con una stabilità occupazionale a medio e lungo termine.

  Il Ministero dello sviluppo economico ha reso noto quanto rappresentato dalla società in ordine alle eccedenze di personale. Queste ultime più precisamente sono dovute:
   per quanto concerne le «attività di staff», alla semplificazione e automazione dei processi con relativa riduzione delle operatività e alla razionalizzazione dei processi organizzativi di supporto al business connessi al decremento dei volumi di attività aziendali e al superamento delle duplicazioni di attività;
   in ambito «Commerciale», alla convergenza dei servizi fisso-mobile, alla razionalizzazione delle attività nonché alla pressione costante dei competitor con la conseguente ricaduta sulle attività connesse ai business più tradizionali.

  Da parte della società è stato evidenziato che gli effetti sinergici degli strumenti in precedenza citati contribuiranno a ridurre il più possibile le eccedenze nell'arco del triennio garantendo la piena tutela dei lavoratori e del loro livello di professionalità.
  Voglio rassicurare gli onorevoli interroganti che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali continuerà a monitorare gli ulteriori sviluppi, tenuto conto che la fase istruttoria relativa alla concessione dei trattamenti di integrazione salariale conseguenti alla sottoscrizione del contratto di solidarietà è ancora in corso e che si potranno, pertanto, compiere ulteriori approfondimenti all'esito dei quali emergeranno le valutazioni di competenza.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contratto di lavoro

contratto

svalutazione