ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06947

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 519 del 11/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: GALGANO ADRIANA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 11/11/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BOMBASSEI ALBERTO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 11/11/2015


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 11/11/2015
Stato iter:
18/11/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/11/2015
Resoconto GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 18/11/2015
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 18/11/2015
Resoconto GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/11/2015

SVOLTO IL 18/11/2015

CONCLUSO IL 18/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06947
presentato da
GALGANO Adriana
testo di
Mercoledì 11 novembre 2015, seduta n. 519

   GALGANO e BOMBASSEI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   secondo i dati pubblicati da Cna Umbria, in collaborazione con il centro studi Sintesi, negli ultimi cinque anni sono state 1.787 le imprese che hanno chiuso i battenti, ovvero il 2,1 per cento del totale, pari ad una perdita di circa il 9 per cento del prodotto interno lordo regionale;
   le perdite assolute più consistenti hanno investito il settore delle costruzioni (- 1.209 imprese), l'agricoltura (- 1.755) e i trasporti (- 229), mentre nel comparto manifatturiero, che ha visto chiudere 470 imprese, diminuiscono in particolare il sistema moda che perde 155 unità, la metallurgia e la meccanica che arretrano di 162 e il settore legno/arredo che retrocede di 187;
   nonostante Cna Umbria evidenzi nel 2015 l'aumento del 2,85 per cento degli occupati nel settore artigianato e il calo al ricorso della cassa integrazione con 422 aziende che ne hanno usufruito contro le 708 del 2014, l'associazione umbra sottolinea la caduta verticale dell'occupazione nelle imprese artigiane edili dove gli addetti passano da 3.396 a 3.157 con un calo complessivo di 239 unità dall'inizio dell'anno ad oggi;
   continua a diminuire anche il numero delle imprese artigiane attive che in Umbria sono passate da 22.163 del dicembre 2014 a 21.956 di marzo 2015 con un calo complessivo di 207 unità;
   mentre i dati Cerved mostrano un calo dei fallimenti a livello nazionale pari al 6,8 per cento nel primo semestre 2015, per l'Umbria si parla di un aumento dell'11,4 per cento con 147 imprese che hanno depositato i libri in tribunale contro le 132 del 2014 –:
   quali iniziative urgenti di competenza intenda adottare per rilanciare l'economia partendo dal tessuto delle micro e piccole imprese che rappresentano uno dei principali fattori di sviluppo per la regione Umbria e per il Paese in particolare, nell'ottica delle disposizioni dello «Small Business Act» per quanto riguarda la riduzione della pressione fiscale, la semplificazione amministrativa, l'accesso al credito, la valorizzazione dei confidi e la coniugazione tra innovazione e mestieri tradizionali. (5-06947)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 18 novembre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-06947

  Premesso che le misure poste in essere per Industry 4.0 di cui ho già riferito, ovviamente riguardano anche le piccole e medie imprese, aggiungerei nello specifico che il Governo, negli ultimi anni, ha mostrato un'attenzione sempre più intensa al mondo delle MicroPMI. Tale atteggiamento, in linea anche con la Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri in attuazione dello SBA, ha inteso andare al di là delle emergenze di breve periodo, adottando misure finalizzate a superare alcuni nodi strutturali del nostro apparato produttivo.
  In particolar modo, l'attenzione si è concentrata sull'innovazione tecnologica, attraverso diverse misure tra cui, il cosiddetto Patent Box ovvero il credito di imposta su investimenti incrementali in R&S nel periodo 2015-2019, nonché diverse agevolazioni amministrative, fiscali e monetarie tese a favorire l'ecosistema delle startup innovative.
  La finalità di queste ultime misure, in particolar modo, è duplice: da una parte aumentare la modesta propensione all'innovazione tecnologica che caratterizza una gran parte del sistema produttivo e, dall'altra, spingere soprattutto i giovani in possesso di una laurea e/o di un dottorato di ricerca in materie scientifiche verso attività di carattere imprenditoriale. Si evidenzia anche che il MiSe ha messo a disposizione risorse pari a 50 milioni di euro per agevolare per le imprese giovanili e femminili di micro e piccola dimensione.
  In merito all'accesso al credito sono state adottate varie misure volte a migliorare le condizioni di liquidità delle imprese, nonché a ridurre il grado di sottocapitalizzazione e la forte dipendenza del sistema produttivo italiano dal mondo bancario. Tra le principali ricordo quelle finalizzate:
   all'individuazione di nuovi attori nel mercato attraverso la liberalizzazione dei finanziamenti diretti alle imprese da parte di altri operatori, tra cui compagnie di assicurazione, società di cartolarizzazioni e fondi di credito;
   il rimborso di un'ulteriore tranche di debiti arretrati della P.A., accompagnato da un meccanismo volto ad agevolare la cessione dei crediti delle imprese, grazie a una garanzia dello Stato;
   l'ampliamento dell'applicabilità dell'ACE.

  Infine segnalo che per le imprese operanti nella Regione Umbria è in corso di elaborazione un programma di attività, per cui il 14 settembre scorso si è tenuta presso il MiSE, la prima riunione tecnica del tavolo di confronto tra il Ministero e la Regione Umbria.
  Tra gli argomenti trattati che costituiscono oggetto di lavoro comune vi sono:
   1) l'individuazione delle misure, strumenti e procedure finalizzate alla reindustrializzazione ed allo sviluppo di aree del territorio regionale quali quella di Terni e Narni;
   2) la rapida attuazione dell'accordo di programma Merloni unitamente alla regione Marche;
   3) la definizione di un quadro comune di operatività su temi di politica industriale di comune interesse.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cessazione d'attivita'

conseguenza economica

economia regionale