ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06732

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 507 del 21/10/2015
Abbinamenti
Atto 5/06733 abbinato in data 22/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: BARBANTI SEBASTIANO
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 21/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 21/10/2015
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 21/10/2015
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 21/10/2015
MUCCI MARA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 21/10/2015
PRODANI ARIS MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 21/10/2015
RIZZETTO WALTER MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 21/10/2015
SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 21/10/2015
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 21/10/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 21/10/2015
Stato iter:
22/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 22/10/2015
Resoconto BARBANTI SEBASTIANO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
 
RISPOSTA GOVERNO 22/10/2015
Resoconto MORANDO ENRICO VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 22/10/2015
Resoconto BARBANTI SEBASTIANO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 22/10/2015

DISCUSSIONE IL 22/10/2015

SVOLTO IL 22/10/2015

CONCLUSO IL 22/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06732
presentato da
BARBANTI Sebastiano
testo di
Mercoledì 21 ottobre 2015, seduta n. 507

   BARBANTI, ARTINI, BALDASSARRE, BECHIS, MUCCI, PRODANI, RIZZETTO, SEGONI e TURCO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, è stato indagato, insieme ad altre sette persone, dalla procura di Spoleto per corruzione e truffa in merito alla cessione del Banco Popolare di Spoleto al Banco di Desio e Brianza, autorizzata nel 2014 dai commissari nominati da palazzo Koch;
   nel mese di febbraio 2015 il Consiglio di Stato ha annullato sia il commissariamento del Banco Popolare di Spoleto, sia quello della Cooperativa Spoleto Crediti e Servizi, per cui sono stati promossi ricorsi da parte dei soci della coop (all'epoca controllante dell'istituto di credito) per l'annullamento degli atti dei commissari, compresa la stessa vendita del Banco Popolare di Spoleto;
   la cessione dell'istituto di credito sembra aver generato un grave danno economico per i soci della cooperativa e, secondo quanto denunciato da Carlo Ugolini, presidente di Aspocredit, l'associazione di azionisti della banca, è avvenuta ignorando la ben più vantaggiosa offerta pervenuta dalla Nit Holding Limited di Hong Kong, presentata sul tavolo degli azionisti prima dell'offerta di Banco di Desio;
   fermo restando che i magistrati della procura di Spoleto stanno conducendo un'indagine in merito, il Cicr, in qualità di organismo con compiti di alta vigilanza in materia di credito e di tutela del risparmio, dovrebbe far luce sugli aspetti legati a quella che si configura come una grave mancanza da parte di Banca d'Italia in termini di vigilanza –:
   se non intenda convocare immediatamente il Comitato interministeriale per il credito e risparmio (Cicr), affinché, per quanto di competenza, si attivi per far luce sulla grave vicenda esposta in premessa. (5-06732)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 22 ottobre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-06732

  Con le interrogazioni a risposta immediata in Commissione l'On. Sebastiano Barbanti ed altri e l'On. Pietro Laffranco ed altri, in relazione all'inchiesta relativa al commissariamento della Banca Popolare di Spoleto e alle iniziative assunte dai commissari straordinari che hanno condotto, all'acquisizione del controllo della stessa da parte di Banco Desio e della Brianza chiedono se non si ritenga di intervenire per far luce sulla vicenda e per valutare una revisione del Testo unico in materia bancaria e creditizia.
  Con riferimento alla questione riguardante la selezione dei potenziali acquirenti della Popolare di Spoleto, la Banca d'Italia ha fatto rinvio al comunicato stampa diramato dagli ex Commissari straordinari il 21 ottobre 2015 nel quale si sottolinea, in particolare, che «l'esposto alla Procura della Repubblica di Spoleto, menzionato dai giornali, lamenta l'esclusione dalla procedura competitiva di tale NIT Holding con sede a Hong Kong. In proposito, si deve rilevare che la documentazione offerta da tale società, che avrebbe dovuto attestare la solidità economica, è risultata del tutto inattendibile, tant’è che i sottoscritti Commissari Straordinari hanno depositato ben tre esposti alla Procura della Repubblica di Spoleto proprio in relazione alla non veridicità dei documenti depositati. D'altra parte la stampa locale si era già occupata di altre iniziative non andate a buon fine di questa società. L'esclusione dal procedimento di selezione degli offerenti di NIT Holding è stata comunicata dagli scriventi all'interessata con adeguata motivazione e si precisa inoltre che, quanto meno nel mercato europeo, l'acquirente di una Banca deve avere particolari requisiti di serietà e solidità finanziaria».
  Sulla questione, la Procura della Repubblica di Spoleto, tramite il Ministero della Giustizia, ha comunicato che in data 3 agosto 2015 sono stati iscritti, nel registro degli indagati, il Governatore della Banca d'Italia ed altre sette persone a seguito della ricezione di una denuncia da parte dei soci della Coop. SCS.
  Sempre l'Autorità requirente ha specificato che i reati rubricati sono quelli che «si è, ritenuto di poter evincere dalla narrazione dei denuncianti e quindi non esprimono altro che la qualificazione giuridica di un'ipotesi investigativa proposta da privati, tutta da verificare e da valutare».
  In relazione, poi, al fatto per cui i soci della Coop. SCS avrebbero sofferto un grave danno economico per la cessione della Banca Popolare di Spoleto e che sia stata ignorata un'offerta più vantaggiosa, la Procura di Spoleto ha specificato come tali circostanze costituiscano «una parziale sintesi di quanto prospettato dai denuncianti, i quali nella denuncia si qualificano tutti come soci della Coop. SCS».
  Inoltre, con riguardo all'offerta della Nit Holding Ltd., richiamata nell'interrogazione dell'On. Barbanti ed altri, la Procura di Spoleto ha comunicato che in data 22 settembre 2015 l'amministratore unico di tale società, il rappresentante della medesima nei rapporti con Banca Popolare di Spoleto e un terzo soggetto sono stati rinviati a giudizio, nell'ambito di altro procedimento.
  Il Ministero della Giustizia ha precisato, altresì, che le valutazioni degli Organi Giudiziari, relative alla sussistenza dei presupposti del commissariamento o alla conformità degli atti dei Commissari a criteri di buona amministrazione, avranno come unico punto di riferimento la loro possibile rilevanza ai fini della prova di eventuali condotte dolose.
  Per quanto riguarda, infine, le iniziative auspicate dagli interroganti per una revisione della disciplina in materia di «commissariamenti di istituti bancari», si fa presente che la normativa sulle crisi bancarie è stata oggetto di intervento da parte del legislatore europeo che ha, tra l'altro, introdotto la Direttiva 2014/59/UE, recante Istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi e delle imprese di investimento, in corso di recepimento, e il Regolamento n. 806/2014, recante norme e procedure uniformi per la risoluzione degli enti creditizi e di talune imprese di investimento nel quadro del Meccanismo Unico di Risoluzione delle Crisi, sui quali sono disponibili maggiori dettagli informativi sul sito internet della Banca d'Italia all'indirizzo http://www. bancaditalia.it/compiti/risoluzione-gestione-crisi/index.html.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conseguenza economica

holding

risparmio