ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06661

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 502 del 14/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: PISICCHIO PINO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 14/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 14/10/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 14/10/2015
Stato iter:
15/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/10/2015
Resoconto PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
 
RISPOSTA GOVERNO 15/10/2015
Resoconto FARAONE DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 15/10/2015
Resoconto PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/10/2015

SVOLTO IL 15/10/2015

CONCLUSO IL 15/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06661
presentato da
PISICCHIO Pino
testo di
Mercoledì 14 ottobre 2015, seduta n. 502

   PISICCHIO e PASTORELLI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   a partire dall'anno accademico 2008/2009, il conservatorio di musica di Santa Cecilia di Roma ha delocalizzato i propri percorsi di studio nel settore musicale nella città di Rieti;
   l'esecuzione di questo progetto, frutto di un accordo con la provincia di Rieti – ente all'epoca competente in materia di valorizzazione dei beni culturali e in quelle connesse alla istruzione secondaria di secondo grado –, ha implicato peraltro il recupero e la valorizzazione di un immobile di pregio di proprietà della provincia stessa, Villa Battistini;
   l'iniziativa mirava da un lato a riconvertire un immobile pubblico di pregio in sede di un istituto di alta cultura (nonché, in parte qua, anche in polo museale), e dall'altro a coltivare e valorizzare la domanda (e la stessa offerta) di professionalità artistiche nel territorio della provincia di Rieti, attraverso politiche culturali adeguate;
   i lavori di adeguamento della struttura alle necessità didattiche proprie di un conservatorio, ivi compresi quelli di recupero di oggetti e suppellettili di interesse storico-artistico appartenuti al Mo Battistini, hanno comportato un investimento di euro 716.560 di cui euro 240.000 dalla Mis. C.1 del fondo sociale europeo, euro 330.000 dal fondo regionale Lazio ed euro 146.560 da un mutuo della provincia di Rieti;
   un'ulteriore somma, pari a euro 1.000.000, è stata stanziata anche per la sistemazione definitiva degli edifici soprastanti il corpo centrale della Villa e della dépendance, per la realizzazione di un parcheggio auto e di uno spazio per le rappresentazioni all'aperto;
   a fronte di un simile impegno di risorse pubbliche, dopo soli 6 anni dall'inaugurazione dei corsi, le attività didattiche del conservatorio di Santa Cecilia a Rieti sembrerebbero essere messe in serio rischio;
   a quanto consta agli interroganti i costi di gestione della struttura (tra cui la remunerazione dei docenti) e gli ingenti tagli ai trasferimenti erariali ai bilanci degli enti che in parte sostengono il progetto (regione, provincia e comune), stanno determinando la chiusura della succursale reatina in questione;
   un simile epilogo, non solo renderebbe inutili gli investimenti pubblici finora approntati, non solo priverebbe il territorio reatino di una risorsa culturale e formativa di notevole pregio, ma pregiudicherebbe la stessa conclusione dei percorsi accademici iniziati dagli attuali iscritti (ben 127 studenti);
   a ciò si aggiunga, la gravissima situazione in cui versano i docenti del conservatorio stesso, i quali, non solo hanno oggettive difficoltà nell'essere debitamente pagati, ma rischiano altresì di perdere il loro impiego presso la suddetta struttura, qualora la direzione decida di cessarne le attività didattiche;
   una simile situazione è inaccettabile in un Paese come il nostro, dove la cultura dovrebbe essere il bene primario da tutelare, per mezzo del quale creare crescita e sviluppo; la cittadinanza locale, e gli stessi studenti del conservatorio di Rieti, che in questi mesi si sono mobilitati per salvare una struttura che gli appartiene, e da cui dipende il loro futuro, hanno diritto a risposte chiare da parte delle istituzioni dello Stato –:
   se il Ministro, di concerto con il conservatorio di Santa Cecilia, la regione Lazio e gli enti locali interessati, non ritenga di adottare le opportune iniziative di competenza affinché, da un lato, la succursale di Rieti del suddetto conservatorio non venga chiusa, e dall'altro si pervenga a un assetto che consenta la sostenibilità dei costi di gestione della struttura. (5-06661)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 15 ottobre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-06661

  Il Ministero ha a cuore la sorte dei Conservatori e delle Accademie di belle arti. Lo testimonia il fatto che con la legge n. 107 abbiamo anzitutto incrementato i fondi per il loro funzionamento erogando – a decorrere da quest'anno – ulteriori 7 milioni di euro. Questo ha permesso di arrivare ad uno stanziamento complessivo di circa 12,7 milioni.
  Il Ministro ha provveduto a firmare il decreto di riparto, che è adesso al MEF e che andrà successivamente alla Corte dei Conti. Grazie all'incremento dello stanziamento complessivo, tutti conservatori d'Italia riceveranno quest'anno più risorse dello scorso anno.
  Per quanto riguarda la questione specifica posta, ricordo che lo scorso anno è stato possibile scongiurare la chiusura della sede reatina del Conservatorio di Santa Cecilia grazie all'intervento di un importante attore del territorio, la Fondazione Varrone.
  Quest'anno è stata raggiunta un'intesa – promossa e fortemente voluta dal MIUR – tra Conservatorio, Fondazione Varrone, regione Lazio e provincia di Rieti.
  Questa intesa è stata possibile grazie ad un lavoro di squadra tra tutti questi attori.
  Il MIUR ha deciso di fare la sua parte atteso che il territorio di riferimento ha mostrato il suo pieno interesse e appoggio, anche finanziario.
  La firma dell'intesa avverrà nei prossimi giorni, ma posso anticipare che ci sarà, per l'anno accademico 2015/16, un contributo della regione, del Conservatorio (su fondi MIUR), e della Fondazione Varrone.
  Contestualmente, la stessa intesa prevede l'istituzione, presso il Ministero, di un tavolo tecnico che dovrà consentire, nei prossimi mesi, di trovare una soluzione «a regime», che faccia superare la logica emergenziale fornendo una risposta a tutti – e in primis agli studenti – per gli anni a venire.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

musica

politica culturale

finanziamento pubblico