ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06448

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 488 del 23/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: COMINARDI CLAUDIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2015
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2015
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2015
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2015
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 23/09/2015
Stato iter:
14/07/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/07/2016
Resoconto BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 14/07/2016
Resoconto COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 23/09/2015

DISCUSSIONE IL 14/07/2016

SVOLTO IL 14/07/2016

CONCLUSO IL 14/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06448
presentato da
COMINARDI Claudio
testo di
Mercoledì 23 settembre 2015, seduta n. 488

   COMINARDI, TRIPIEDI, CHIMIENTI, CIPRINI, DALL'OSSO e LOMBARDI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   in data 16 settembre 2015, nel programma televisivo «La Gabbia» dell'emittente «LA 7», veniva trasmesso un servizio riguardante gli autotrasportatori del porto di Genova, nel quale veniva evidenziato che, all'interno delle aree di parcheggio degli automezzi del porto sita nel quartiere Voltri, vi sono diversi autisti di provenienza est europea che, con i loro mezzi, sono stanziali nelle aree in questione, sino a nuove chiamate. Veniva indicato che i lavoratori in questione vivono all'interno dei camion per sei-dodici mesi. Molti di questi lavoratori risultano essere di passaggio, mentre molti altri risiedono in Italia e, dopo essere stati licenziati dalle agenzie italiane, vengono assunti dalle agenzie interinali dell'est Europa che, richiamandoli ad operare negli stessi posti di lavoro, offrono loro stipendi inferiori e meno tutele;
   il coordinatore UIL Trasporti Liguria, Giovanni Ciaccio, intervenuto nel servizio, ha denunciato il fatto di aver dovuto accettare nel 2010, perché rimasto senza lavoro, un contratto da un'agenzia interinale rumena legata ad una società italiana più grande, operante nel nostro Paese;
   secondo i sindacati di settore, tale fenomeno oggi interessa circa 50 mila autisti su un comparto che occupa circa 500 mila addetti. Questo perché il contratto applicato dalle agenzie dell'est Europa, permette alle aziende un risparmio sui contributi da erogare ai lavoratori che va dal 35 per cento al 50 per cento;
   sempre lo stesso Ciaccio, ha spiegato che gli autisti con contratto stipulato con le aziende italiane, guadagnano dai 2.000 ai 2.200 euro netti, mentre quello con le aziende dell'est Europa, dai 1.800 ai 2.000 netti, senza aver riconosciuti i contributi come, ad esempio, la 13a, la 14a o la liquidazione;
   vi è anche un ulteriore fenomeno riguardante quello dei camionisti italiani con contratto di «tipo rumeno», che si dichiarano disoccupati in Italia. Giovanni Ciaccio evidenzia che a rimetterci è lo Stato che paga il sussidio di disoccupazione ad autisti che, seppur con un'agenzia estera, hanno comunque un impiego e quindi una regolare retribuzione;
   a giudizio degli interroganti, nella vicenda sopra indicata, oltre ad un palese caso di iniqua concorrenza tra un vettore, quello dell'azienda est europea, e quelli italiani, vi è anche un aspetto incostituzionale. Infatti, l'articolo 41, secondo comma, della Costituzione italiana, recita che l'iniziativa economica privata non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla dignità umana. La scelta obbligata di dover accettare, per gli autisti, contratti di importi minori e senza contributi regolarmente erogati come in un contratto di «tipo rumeno», può essere considerata, in ambito lavorativo, un danno alla dignità umana –:
   se quanto indicato in premessa corrispondesse al vero, quali iniziative, anche di tipo normativo, intenda adottare il Governo al fine di eliminare gli aspetti di iniqua concorrenza tra le aziende straniere e quelle italiane emersi nelle vicende sopraindicate; per garantire il rispetto della dignità umana, come specificato all'articolo 41, secondo comma, della Costituzione italiana, quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare.
(5-06448)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 14 luglio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-06448

  Con riferimento all'atto parlamentare dell'onorevole Cominardi concernente gli autotrasportatori presenti nell'area del porto di Genova assunti da agenzie di lavoro interinale di paesi dell'Europa orientale, informo che il servizio ispettivo della competente Direzione territoriale del lavoro ha avviato i necessari accertamenti, che sono tuttora in corso.
  Faccio presente che nel settore dell'autotrasporto l'attività degli ispettori del lavoro è mirata alla verifica della regolarità del rapporto di lavoro e dei connessi adempimenti previdenziali nonché al controllo dei tempi di guida e di riposo dei conducenti e dell'orario di lavoro.
  In tale contesto, da alcuni anni è emerso il fenomeno di dumping derivanti dall'impiego di conducenti stranieri coinvolti nei distacchi e somministrazioni internazionali in violazione del decreto legislativo n. 72 del 2000, di recepimento della direttiva 96/71/CE.
  Sulla questione, sin dal 2010 il Ministero del lavoro ha fornito indicazioni e chiarimenti al personale ispettivo attraverso la predisposizione di un vademecum ad uso degli ispettori del lavoro che si è poi successivamente arricchito degli ulteriori approfondimenti contenuti nella cosiddetta Guida Transpo del 2012.
  Per quanto attiene al profilo delle tutele, il Ministero che rappresento, di recente, nella circolare n. 14 del 2015, ha ribadito che l'articolo 3 della direttiva 96/71/CE, in relazione ai lavoratori inviati in distacco da uno Stato membro ad un altro Stato dell'Unione europea, stabilisce l'applicazione dei livelli minimi di condizioni di lavoro e occupazione previsti dalla legge del luogo di esecuzione della prestazione lavorativa (cosiddetto principio lex loci laboris).
  Ne consegue che se l'attività lavorativa è svolta in Italia, quest'ultima risulta disciplinata dalle disposizioni di legge, dalle indicazioni amministrative e dalle clausole della contrattazione collettiva italiane, con riferimento, tra l'altro, ai periodi di lavoro e a quelli di riposo, alla durata delle ferie annuali retribuite, alle tariffe minime salariali nonché alla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
  Nell'ambito della somministrazione transnazionale, la normativa sulle tutele economico/normative risulta ancor più incisiva nell'ambito di un rapporto di somministrazione transnazionale di lavoro, atteso che l'articolo 4 del decreto legislativo n. 72 del 2000, prevede il rispetto, da parte delle agenzie con sede in altro Stato membro, della disciplina dettata per le agenzie italiane (oggi contenuta nel decreto legislativo n. 81 del 2015). Ciò vuol dire che per i lavoratori somministrati a livello transnazionale, è dunque garantita una sostanziale parità di trattamento, sia per quanto concerne i profili normativi che per quelli retributivi, rispetto ai lavoratori italiani alle dipendenze dell'utilizzatore.
  Voglio ricordare, inoltre, che nel febbraio 2016 i Ministri delle infrastrutture e trasporti, del lavoro e politiche sociali e dell'interno, hanno sottoscritto un protocollo d'intesa per la programmazione dell'attività di controllo su strada e presso le imprese di autotrasporto. Il documento prevede un programma congiunto di attività di controllo cui parteciperà anche il personale ispettivo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali ampliando così la natura delle verifiche da effettuare sia sulle strade che presso le imprese dell'autotrasporto, con particolare riguardo al rapporto di lavoro del conducente, L'attività congiunta contribuisce a rendere più efficaci i controlli, finalizzati, tra l'altro, a colpire i fenomeni di concorrenza sleale ed è indirizzata, in particolare, all'autotrasporto internazionale e al cabotaggio dove maggiormente occorre prevedere una implementazione delle verifiche.
  Segnalo, altresì, che su proposta del Ministero che rappresento è stato approvato alla riunione preparatoria del Consiglio dei ministri che si è tenuta ieri – ed inviato per l'approvazione definitiva che si terrà oggi, in Consiglio dei ministri – il decreto legislativo di recepimento della direttiva Enforcement (2014/67/UE) che abroga il decreto legislativo n. 77 del 2000, con l'obiettivo di rendere ancora più efficace il regime di tutele nell'ambito del distacco transnazionale. Lo schema di decreto introduce adempimenti amministrativi e misure di controllo a carico dell'azienda straniera distaccante che consentiranno una più agevole tracciabilità del fenomeno (dichiarazione preventiva di distacco, obbligo di conservazione, in lingua italiana, della documentazione sui contratti posti in essere, designazione di un referente per le autorità di controllo). La violazione di tali obblighi è assistita da un regime sanzionatorio che è funzionale alla prevenzione di fenomeni fraudolenti di distacco transnazionale, a loro volta sanzionati con misure più gravi.
  Concludo, pertanto, sottolineando la massima attenzione del Governo sulla situazione in argomento e l'impegno del Ministero che rappresento a proseguire, nei limiti delle proprie competenze, nell'attività di controllo e vigilanza al fine di contrastare ogni irregolarità o qualsivoglia fenomeno illecito a danno dei lavoratori.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

personale di guida

contratto

impresa estera