ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06378

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 481 del 14/09/2015
Abbinamenti
Atto 5/06380 abbinato in data 05/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: GRILLO GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 14/09/2015
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 14/09/2015
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 14/09/2015
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 14/09/2015
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 14/09/2015
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 14/09/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 14/09/2015
Stato iter:
05/11/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/11/2015
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 05/11/2015
Resoconto GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/09/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 05/11/2015

DISCUSSIONE IL 05/11/2015

SVOLTO IL 05/11/2015

CONCLUSO IL 05/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06378
presentato da
GRILLO Giulia
testo di
Lunedì 14 settembre 2015, seduta n. 481

   GRILLO, D'UVA, BARONI, DI VITA, SILVIA GIORDANO, LOREFICE e MANTERO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   da notizie stampa di fine agosto 2015 si apprende che la Fondazione Proserpina di Enna, di cui è presidente Mirello Crisafulli (ex senatore del PD siciliano), attiverà dei corsi universitari di medicina e delle professioni sanitarie, in collaborazione con l'università Dunărea de Jos – Galaţe della Romania;
   a supportare l'istituzione dei corsi universitari rumeni vi è la stipula di una convenzione tra l'università rumena di Galaţie, Dunărea de Jos - Galaţie, la regione siciliana e l'Università Korè (università privata paritaria con sede a Enna), finalizzata all'attivazione, a partire dal corrente anno accademico, di un corso di laurea in medicina e delle professioni sanitarie;
   l'iscrizione ai corsi universitari costerebbero tra i 9 mila e 10 mila euro per la facoltà di medicina e tra i 4 mila e 5 mila euro per le professioni sanitarie;
   il decreto interministeriale (tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e Ministero della salute) del 29 luglio 2015, n. 517, «Programmazione dei posti per l'accesso al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia a.a. 2015/2016», di cui l'articolo 1, stabilisce per l'anno accademico 2015-2016, i posti per le immatricolazioni al corso di laurea magistrale a ciclo unico in medicina e chirurgia per studenti comunitari e non residenti in Italia, sono determinati a livello nazionale in n. 9530 e ripartiti fra le varie università del territorio nazionale; l'articolo 2, del citato decreto, prevede che ciascuna università del territorio nazionale dispone l'ammissione degli studenti in base alla graduatoria di merito unica nazionale, nei limiti dei corrispondenti posti assegnati ad ogni università –:
   se la convenzione descritta in premessa e i relativi corsi di medicina e professioni sanitarie siano conformi alle norme vigenti in tema di procedura per la selezione ai corsi di laurea in medicine e delle professioni sanitarie;
   se il Ministro sia a conoscenza di convenzioni analoghe a quella citata nell'interrogazione, sul resto del territorio nazionale;
   se non ritenga di assumere iniziative, anche normative, per evitare questo tipo di convenzioni che, di fatto, danneggiano gli aspiranti medici ed infermieri italiani partecipanti alle selezioni organizzate alle università già presenti sul territorio nazionale, che si attengono alle regole stabilite a livello ministeriale;
   come si concilino i corsi di medicina, menzionati in premessa, con quanto previsto dalle politiche di programmazione del fabbisogno nazionale di medici, definito dalle leggi vigenti. (5-06378)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 5 novembre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-06378

  Gli Onorevoli interroganti, in relazione all'attivazione di corsi universitari in ambito medico-sanitario presso la città di Enna a seguito della convenzione stipulata tra la Fondazione Prosperina e l'Ateneo rumeno «Dunarea del Jos» di Galati, chiedono al Ministro se sia mai stato a conoscenza della volontà di attivazione di tali corsi universitari; se, in assenza di preventive informazioni, intenda urgentemente verificarne la conformità alla normativa nazionale; qualora venissero verificate eventuali profili di non corrispondenza alla normativa vigente, quali iniziative di competenza intenda intraprendere.
  Il Ministero, appresa la notizia dai mezzi di informazione dell'intenzione di attivare corsi universitari in ambito medico-sanitario presso la città di Enna, si è immediatamente adoperato per verificarne la legittimità; paventandosi l'ipotesi di pubblicità ingannevole nei confronti degli studenti circa la possibilità di rilasciare titoli con valore legale.
  Si è da subito palesato il dubbio, infatti, che tali attività non fossero conformi all'ordinamento universitario italiano che dettaglia per gli istituti stranieri di istruzione superiore che operano in Italia, in modo preciso e puntuale, criteri e procedure ai fini del riconoscimento del titolo di studio da essi rilasciato. In particolare, le università accreditate all'estero, devono rispettare le procedure previste dal decreto del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca n. 214 del 2004, attuativo della legge n. 148 del 2002, che ha ratificato la Convenzione di Lisbona dell'11 aprile 1997 sul riconoscimento dei titoli di studio.
  Il Ministero, quindi, riscontrata la mancata attivazione delle procedure di cui al citato decreto ministeriale ed il mancato contesto autorizzatorio ivi previsto, ha diffidato gli interessati a porre in essere ogni attività e a fornire i chiarimenti del caso.
  In particolare, in data 1o settembre il MIUR ha diffidato la Regione Sicilia, l'Università «Kore» di Enna, l'Università romena «Dunarea des Jos» di Galati e la Fondazione Proserpina a fornire i necessari chiarimenti, ciascuno per la parte di rispettiva competenza, e dal porre in essere ogni attività non conforme alla legge in materia di riconoscimento delle Università straniere in Italia, con la precisazione che il MIUR disconosce al tempo stesso le eventuali attività già poste in essere in violazione di detta disciplina.
  Il 22 settembre scorso la Fondazione Proserpina è stata ulteriormente diffidata dal porre in essere ogni attività non conforme all'ordinamento universitario o che possa anche rivelarsi una pubblicità ingannevole nei confronti degli studenti circa un'eventuale possibilità di rilasciare titoli che, disattendendo le procedure previste dal citato decreto, sarebbero privi di ogni valore e possibilità di riconoscimento. La Fondazione Proserpina, non ha tenuto in alcun conto le diffide ministeriali e ha dato concreto avvio all'attivazione dei suddetti corsi di laurea.
  La mancata attivazione delle citate procedure, ha indotto, quindi, il Ministero a ritenere illegittime le attività medico-sanitarie attivate nella città di Enna. A ciò si aggiunga che, il Dipartimento per le Politiche europee, cui il Ministero ha richiesto un parere in merito, ha espresso l'avviso che, considerato il complessivo quadro giuridico all'interno del quale va collocata l'intera questione, qualsiasi attività posta in essere è da considerarsi illegittima perché non conforme alla disciplina vigente in Italia (DM 26 aprile 2004, n. 214). L'Avvocatura Generale dello Stato, il 23 ottobre scorso, ha condiviso tale parere ed ha indicato al MIUR le azioni da intraprendere al riguardo.
  Pur volendo, infatti, richiamare il principio comunitario della libertà di stabilimento (articolo 49 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea - TFUE), cui le disposizioni del succitato decreto ministeriale vanno coordinate, e la Direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno, occorre osservare che gli Stati membri possono disciplinare le modalità di accesso ed esercizio di un'attività di servizi, sul proprio territorio, nel rispetto dei principi di non discriminazione, proporzionalità e necessità. Il diritto di stabilimento non costituisce, difatti, un principio avulso dal complesso di norme di diritto derivato dell'Unione europea e di quelle proprie degli ordinamenti nazionali.
  In particolare, per il caso che qui interessa, è inoltre la stessa Convenzione internazionale di Lisbona che consente alle parti contraenti (Stati) di subordinare le attività formative e/o di insegnamento superiore, poste in essere da istituti accademici stranieri operanti nel territorio di un altro Stato, a requisiti specifici previsti dalla legislazione nazionale.
  In ogni caso, l'applicazione dei principi del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (TFUE) trova il necessario contemperamento nei principi fondamentali e di ordine pubblico propri degli Stati membri. Nel caso in esame, in particolare, si rinvia agli articoli 117, 32 e 33 della Carta costituzionale relativi: alla competenza esclusiva dello Stato sia in ordine alla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che in ordine alla definizione delle norme generali sull'istruzione, al diritto alla salute e al diritto all'istruzione.
  Peraltro, va osservato che la recente giurisprudenza amministrativa (sentenza n. 2651/2013 del Tar Lazio) occupandosi proprio del tema della filiazione di università straniera in Italia, ha chiarito che la formazione dei medici e degli infermieri trova la propria fonte nel diritto comunitario (Direttiva 2005/36/CE sostituita di recente dalla 2013/55/CE). Compete, quindi, allo Stato membro disciplinare l'offerta formativa che avvenga in un territorio diverso da quello ove ha sede l'università madre, ove questo crei una disparità di trattamento tra studenti italiani che seguono in Italia i corsi di medicina e chirurgia e scienze infermieristiche, rimanendo assoggettati alla normativa italiana, e studenti italiani iscritti presso l'università rumena che frequentano gli stessi corsi di studio sul territorio italiano, ma sono soggetti alle norme rumene.
  Alla luce quindi dei citati pareri del Dipartimento per le Politiche europee e dell'Avvocatura dello Stato, in data 26 ottobre, il Ministero ha trasmesso gli atti di diffida ministeriali sopra citati a tutte le Autorità competenti per materia e territorio rappresentando l'estrema delicatezza della vicenda, attese anche le rilevanti questioni di ordine pubblico che sono messe a rischio dall'attuazione dell'iniziativa in argomento, e la necessità che vengano adottati i necessari provvedimenti per la cessazione delle predette attività.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

professione sanitaria

prodotto farmaceutico

insegnamento superiore