ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06373

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 480 del 11/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 11/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/09/2015
MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/09/2015
MARCON GIULIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/09/2015
PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/09/2015
DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/09/2015
PIRAS MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/09/2015
QUARANTA STEFANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/09/2015
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/09/2015
SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/09/2015
KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/09/2015
AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 11/09/2015
MARCHETTI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 11/09/2015


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 11/09/2015
Stato iter:
24/11/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/11/2015
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 24/11/2015
Resoconto RICCIATTI LARA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/09/2015

DISCUSSIONE IL 24/11/2015

SVOLTO IL 24/11/2015

CONCLUSO IL 24/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06373
presentato da
RICCIATTI Lara
testo di
Venerdì 11 settembre 2015, seduta n. 480

   RICCIATTI, FERRARA, MELILLA, MARCON, PAGLIA, DURANTI, PIRAS, QUARANTA, COSTANTINO, SANNICANDRO, KRONBICHLER, LUCIANO AGOSTINI e MARCHETTI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   l'indagine «Giuria della congiuntura», condotta dal Centro Studi di Unioncamere Marche con il contributo del sistema camerale nazionale, presenta a cadenze trimestrali una fotografia dello stato del sistema produttivo delle Marche;
   dal rapporto «scenario economico del secondo trimestre» del 4 settembre 2015 emerge che, a fronte di un principio di ripresa economica nella regione — soprattutto grazie al traino dei settori produttivi della meccanica (con una produzione aumentata del 12,8 per cento, gli ordinativi del 13,5 per cento e il fatturato del 14,3 per cento con il fatturato estero salito del 20,5 per cento e quello interno del 6,9 per cento) e dei buoni risultati delle industrie chimiche, petrolifere e plastiche (produzione +5,5 per cento, fatturato +6,6 per cento), del legno mobile (produzione +4,0 per cento, fatturato +5,2 per cento), delle industrie dei metalli (produzione +3,5 per cento, fatturato 6,7 per cento), dell'elettronica (+2,9 per cento la produzione e +7,5 per cento il fatturato) e del calzaturiero (produzione +2,7 per cento, fatturato +1,4 per cento) — destano preoccupazione i livelli di crescita moderati delle province di Fermo e Macerata, caratterizzate, la prima, da una produzione a +1,2 per cento e fatturato del +0,6 per cento; la seconda da un aumento di produzione del +0,4 per cento e da un fatturato del +0,8 per cento;
   in occasione della presentazione del rapporto, il presidente della Camera di Commercio di Fermo, Graziano Di Battista, ha avuto modo di sottolineare come i dati sull'occupazione presentino una «nota stonata» nelle 19.725 imprese manifatturiere della regione, registrando una contrazione dell'1,7 per cento, perché — secondo Di Battista — «la ripresa è ancora incerta e le aziende, prima di tornare ad assumere, attendono che si consolidi»;
   è di avviso analogo il direttore della Cna di Fermo e Macerata, Alessandro Migliore, il quale in merito al mondo dell'artigianato ha sottolineato il dato della cessazione di 85 imprese in 7 mesi con la perdita di circa 270 posti di lavoro;
   tra le proposte avanzate dalle associazioni di categoria, la necessaria ripresa del mercato interno, attraverso la riduzione del costo del lavoro e delle tasse su famiglie e imprese, e della competitività, attraverso incentivi all'innovazione e alla formazione –:
   quali misure intenda adottare il Governo per rendere stabile la ripresa del mercato interno, rispetto ai timidi accenni di questi ultimi mesi;
   considerata la ripresa a «macchia di leopardo» nelle diverse aree delle Marche, ma anche nel resto del Paese, se non intenda adottare specifiche iniziative per i territori con maggiori criticità. (5-06373)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 24 novembre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-06373

  La crisi ha richiamato in causa il ruolo di un'industria più competitiva come motore della crescita.
  Per restituire all'industria questo ruolo, è necessario individuare alcuni orientamenti di sviluppo in cui le attività di ricerca e innovazione e lo sviluppo del capitale umano, attraverso l'utilizzo e la diffusione delle tecnologie abilitanti sono la precondizione e l'asse portante per la realizzazione ed il successo degli obiettivi prefissati.
  In tal senso, si sta definendo una strategia nazionale di ricerca ed innovazione, che permetta al Paese nel suo complesso di sfruttare l'opportunità del nuovo ciclo di programmazione dei fondi europei per il 2014-2020, attivando azioni coordinate con le Regioni al fine di evitare sovrapposizioni e interventi frammentati.
  Il Ministero dello Sviluppo economico sta elaborando un documento di posizionamento strategico su Industry 4.0, la cosiddetta quarta rivoluzione industriale, resa possibile dalla disponibilità di sensori e di connessioni wireless a basso costo e che si assocerebbe a un impiego sempre più pervasivo di tecnologia, materiali, componenti e sistemi totalmente digitalizzati e connessi. Le sollecitazioni derivanti dalla digitalizzazione del manifatturiero costituiscono un'occasione per rilanciare la competitività della nostra industria, da quella parte organizzata in distretti e in filiere produttive basate sull'agilità e sul dinamismo delle PMI.
  Si segnala, innanzitutto, che risulta necessario elaborare policy mirate, di promozione di grandi progetti di innovazione – anche di dimensione europea – e di stimolo attraverso la domanda pubblica innovativa. Il modello di sviluppo del sistema produttivo che si intende promuovere è fondato sulla conoscenza, ricerca, sviluppo di prodotto, processi, sistemi e servizi.
   Vi è, anche l'esigenza di affiancare queste politiche con misure finalizzate a specializzare, sostenere ed amplificare gli effetti dello sviluppo industriale sul territorio per evitare forti perdite occupazionali e per riassorbire nel breve e medio termine le fuoriuscite di occupati a bassa e media qualifica con l'incremento di lavoratori, qualificati, impegnati in attività ad alto valore aggiunto.
  Voglio ricordare alcune misure ancora in corso, tra le quali:
   la nuova Legge Sabatini finanziata per il periodo 2014 – 2016. La stessa prevede un credito agevolato destinato a tutte le PMI per acquisti di beni tecnologici (impianti, macchinari a vocazione produttiva, beni strumentali di impresa, investimenti per hardware, software e tecnologie digitali);
   il decreto sulla cosiddetta «Patent box» (Gazzetta Ufficiale n. 244 del 20 ottobre 2015) recante un regime di tassazione agevolata (25 per cento) dei redditi derivanti dall'utilizzo di opere dell'ingegno, di brevetti industriali, marchi, disegni e modelli, nonché di processi, formule e informazioni relative ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili». Lo stesso istituito con la legge di Stabilità 2015 avrà validità nel quinquennio 2015-2019 ed è riconosciuto fino a un massimo annuale di 5 milioni di euro per ciascun beneficiario. Evidenzio a riguardo che, per i costi collegati al personale altamente qualificato impiegato in attività di R&S e i costi della ricerca svolta con università, organismi di ricerca, altre imprese, comprese le start-up, il credito d'imposta è maggiorato al 50 per cento;
   un bando del Fondo per la Crescita Sostenibile, pubblicato a fine settembre dell'anno in corso, finanziato con 300 milioni di euro per investimenti innovativi e che sostiene progetti di R&S di piccola e media dimensione nei settori tecnologici individuati da «Horizon 2020»;
   sempre a valere sulle risorse del Fondo per la Crescita Sostenibile, il Ministero dello Sviluppo Economico ha destinato ulteriori 400 milioni di euro alle imprese che investono in progetti di Ricerca e Sviluppo (R&S), «ICT-Agenda digitale» e «Industria sostenibile».

  Si accenna di seguito a ulteriori novità introdotte recentemente:
   in tema di energia gli effetti della cosiddetta legge «Taglia-bolletta» porteranno nel 2015 a un'ulteriore riduzione del 10 per cento dei costi energetici per le PMI;
   sono stati messi a punto le misure per sostenere la patrimonializzazione delle imprese, in particolare l'ACE (Aiuto per la Crescita);
   è stata estesa anche alle PMI innovative la normativa di favore prevista per le startup.

  L'insieme delle misure descritte punta a riattivare il ciclo degli investimenti privati, la cui flessione del 25 per cento circa durante il periodo di recessione è stata la principale causa della perdita di competitività delle imprese italiane. Si è puntato a consolidare le principali leve per la competitività: innovazione in primis, attraverso il sostegno alla ricerca e sviluppo, ma anche favorendo la creazione di un ambiente più favorevole all'innovazione stessa. Infine, sono state create le condizioni per riallineare i costi di sistema delle nostre imprese a quelli dei nostri principali competitors.
  Tali misure rivolte all'innovazione e alla competitività, si propongono di offrire alle aziende sul territorio un sistema complessivamente finalizzato ad incentivare la loro permanenza e il loro rafforzamento, con ricadute positive anche nella Regione Marche.
   Segnalo nello specifico che il MiSE e la Regione Marche hanno avviato un'interlocuzione tecnica per esaminare i fattori di crisi delle imprese del Piceno e per verificare la possibilità del riconoscimento della crisi industriale complessa ai sensi del DM 31 gennaio 2013.
  Si evidenzia inoltre che lo scorso 2 novembre ha avuto luogo una riunione del Comitato di coordinamento dell'Accordo di programma per la disciplina degli interventi di reindustrializzazione delle aree coinvolte dalla crisi del gruppo Merloni. In quell'occasione si sono concordati, alla luce dei nuovi indirizzi attuativi della legge n. 181/89 definiti con il DM 9 giugno 2015 e con la Circolare del 6 agosto 2015, le modalità per individuare iniziative imprenditoriali nell'area e gli obiettivi da perseguire con le risorse stanziate nell'Accordo di Programma, che ammontano a 35 milioni di euro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

industria elettronica

incremento produttivo