ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06312

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 477 del 08/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: FEDRIGA MASSIMILIANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 08/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 08/09/2015
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 08/09/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 08/09/2015
Stato iter:
09/09/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 09/09/2015
Resoconto GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
 
RISPOSTA GOVERNO 09/09/2015
Resoconto OLIVERO ANDREA VICE MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 09/09/2015
Resoconto GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/09/2015

SVOLTO IL 09/09/2015

CONCLUSO IL 09/09/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06312
presentato da
FEDRIGA Massimiliano
testo di
Martedì 8 settembre 2015, seduta n. 477

   FEDRIGA, GUIDESI e GRIMOLDI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   l'AGEA, con la Relazione illustrativa sull'esito dei calcoli di fine periodo per la Campagna 2014/2015, ha reso noti i dati dell'ultima campagna gestita in regime di quota, con la determinazione dei dati relativi al superamento di quota e le relative restituzioni o prelievi;
   l'importo complessivo del prelievo confermato, che ammonta a 103,71 milioni di euro, risulta così ripartito: 30,53 milioni di euro sono pagati all'Unione europea per il superamento della quota nazionale; 1,53 milioni di euro sono accantonati ai sensi dell'articolo 9, comma 2, della legge 119/03; 71,65 milioni di euro sono destinati al fondo per gli interventi nel settore lattierocaseario istituito presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, ai sensi dell'articolo 8-bis, comma 1, della legge 33/2009;
   dai dati riportati nella relazione si legge che le aziende che hanno prodotto oltre la propria quota (con esubero) sono 10.879, ma le aziende ai quali verrà imputato il prelievo saranno 2.040;
   come si può notare, sono 8.839 le aziende che, nonostante abbiano superato il quantitativo di quota detenuto al 31 marzo 2015, non sono assoggettate a prelievo. Come previsto dall'articolo 9 della legge 119/2003 le aziende che risultano beneficiarie della restituzione degli importi versati o garantiti (completamente compensate) sono tutte quelle aziende che rientrano nelle categorie prioritarie ovvero 3.410 aziende che hanno la sede in zona montana; 622 quelle in zona svantaggiata; 46 quelle con blocco movimentazione capi; nonché 906 quelle che hanno rispettato il massimo livello produttivo della campagna 2007/2008 e 3.878 quelle con esubero massimo all'interno del 6 per cento anch'esse completamente compensate;
   il decreto-legge 5 maggio 2015, n. 51, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 luglio 2015, n. 91, all'articolo 1, fissa quali siano le aziende compensate in parte. Si tratta di aziende che hanno eseguito i versamenti mensili e di conseguenza, nell'ultima campagna, hanno maturato il diritto a una compensazione pari al 6 per cento dell'esubero. Il decreto-legge n. 51 del 2015 ipotizza diversi scaglioni di superamento ai quali accordare una compensazione del 6 per cento sino a esaurimento della capacità finanziaria tenendo conto che l'Italia dovrà versare all'Unione europea circa 30 milioni di euro;
   le aziende compensate in parte sono: 651 con esubero dal 6 al 12 per cento; 416 con esubero dal 12 al 30 per cento; 99 aziende con esubero dal 30 al 50 per cento e 100 aziende con esubero fino al 100 per cento;
   infine rimangono 2.040 aziende che non hanno alcun diritto alla compensazione e sono quelle che non hanno disposto i versamenti mensili o che hanno superato il livello produttivo 2007/2008: 678 aziende che non hanno eseguito il versamento mensile, 1.266 le aziende che pur essendo in regola con i versamenti mensili, hanno superato sia il livello produttivo della campagna 2007/2008 che il 106 per cento della quota disponibile (ed hanno pertanto avuto diritto alla restituzione entro il 6 per cento della quota disponibile); 96 quelle che non hanno subìto l'imputazione del prelievo mensile a causa di una omissione nelle dichiarazioni mensili di consegna (accertata dalle Regioni) o per effetto del trasferimento di quota non disponibile in quanto già utilizzata attraverso consegne di latte già dichiarate;
   inoltre, il suddetto decreto-legge n. 51 del 2015, prevede, sempre all'articolo 1, nel recepire la possibilità di rateizzazione prevista dalla normativa comunitaria, la possibilità di procedere al pagamento del prelievo supplementare, dovuto per la campagna 2014/2015, in tre rate annuali senza interessi da versare rispettivamente entro il 30 settembre 2015, 2016 e 2017. Infine, lo stesso articolo stabilisce che la rateizzazione può essere accordata solo se, oltre alla domanda, è presentata apposita fideiussione bancaria o assicurativa, esigibile a prima e semplice richiesta, a favore dell'AGEA, a copertura delle rate relative agli anni 2016 e 2017, subordinando alla stessa l'accettazione della domanda. Le domande dovevano essere presentate, a pena di esclusione, entro il 31 agosto 2015;
   con una comunicazione del 26 agosto 2015 Agea informava che «tenuto conto delle istanze avanzate dagli operatori interessati che hanno rappresentato forti difficoltà per il tempestivo ottenimento, nel periodo estivo, delle fideiussioni da parte del sistema bancario/assicurativo, fermo restante l'obbligo di presentare la domanda entro il 31 agosto, la relativa cauzione potrà anche essere presentata successivamente, purché sia nelle disponibilità di Agea al momento dell'istruttoria della pratica. Resta inteso che dovrà essere lasciato un sufficiente margine per l'esame e per l'istruttoria delle domande e Agea dovrà disporre di tutta la documentazione improrogabilmente entro il 10 settembre 2015.»;
   risulta sconcertante che, a fronte di circa 30,5 milioni di euro da versare a Bruxelles, si proceda a prelievi per 103,7 milioni di euro, più di 3 volte tante il dovuto all'Unione europea, con aziende che si trovano quindi a pagare di media fino a 200 mila euro, rischiando di trovarsi nella condizione di dover chiudere, anche a causa del valore del latte che scende sempre più, arrivando a 34 centesimi al litro (–20 per cento nell'ultimo anno) –:
   se non sia opportuno, onde evitare eventuali fallimenti aziendali che, visto l'ammontare dei prelievi da versare, purtroppo saranno prevedibili, procedere ad una verifica sulla esattezza dei conteggi eseguiti da AGEA circa l'ammontare delle multe e, nel frattempo, procedere alla sospensione della riscossione delle fideiussioni bancarie, prevedendo, quindi, una proroga del termine del 30 settembre 2015 per il versamento della prima rata annuale, fino a quando non si sia accertata la correttezza dei calcoli. (5-06312)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 9 settembre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-06312

  Ritengo doveroso ricordare che questo Governo e seriamente e concretamente impegnato nella tutela di un settore strategico come quello lattiero cascano, in particolare in un momento di difficoltà di mercato come quello che le aziende stanno vivendo dopo la fine del regime delle quote latte. Come ben ricordato dagli interroganti, proprio grazie all'intervento del nostro decreto-legge 51 del 2015, 1.266 allevatori in più hanno avuto accesso alle compensazioni rispetto ai vecchi criteri introdotti dal decreto-legge n. 5 del 2009.
  L'equilibrio raggiunto in sede di dibattito parlamentare tiene conto, da un lato, dell'esigenza degli allevatori di potere compensare la propria quota ove eccedente rispetto agli importi dovuti all'Unione europea e, dall'altro, di non penalizzare gli allevatori che hanno invece rispettato le regole di produzione. Il meccanismo di compensazione, infatti, ha consentito a 10.126 aziende su 10.879 che hanno superato la propria quota di produzione di avere diritto alle restituzioni come previsto dalla normativa. Ricordo che sono state oltre 19.649 le aziende senza esuberi produttivi.
  Tengo a precisare inoltre che, proprio come previsto dalla legge «Zaia», le somme che dovessero residuare dopo il versamento alla Commissione europea saranno comunque destinate al settore e agli allevatori in regola, attraverso il fondo per gli interventi nel settore lattiero-caseario istituito presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali di cui al comma 4-quater dell'articolo 9 del decreto-legge n. 49 del 2003.
  Con riferimento alla procedura riportata nella «Relazione illustrativa sull'esito dei calcoli di fine periodo» predisposta dall'Agea per la Campagna 2014/2015, si precisa poi che essa è stata effettuata sulla base della vigente normativa comunitaria e nazionale in merito all'applicazione del regime delle quote latte e non si ravvisa pertanto la necessità di porre in essere azioni volte a ritardare il versamento del prelievo dovuto all'Unione europea, esponendo l'Italia al rischio di nuovi contenziosi.
  Quanto al termine del 30 settembre 2015 per il versamento della prima rata, ricordo che è previsto direttamente dalla normativa europea, in particolare dall'articolo 15, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 595/2004 del 30 marzo 2004, come modificato dal regolamento (UE) n. 517/2015 del 26 marzo 2015.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

campagna agricola

soppressione di posti di lavoro

produzione