ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06294

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 477 del 08/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: GRILLO GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 04/09/2015
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/09/2015
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/09/2015
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/09/2015
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 04/09/2015
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/09/2015
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 04/09/2015
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/09/2015
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 04/09/2015
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/09/2015
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/09/2015
NUTI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 04/09/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 04/09/2015
Stato iter:
27/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/10/2015
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 27/10/2015
Resoconto GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 08/09/2015

DISCUSSIONE IL 27/10/2015

SVOLTO IL 27/10/2015

CONCLUSO IL 27/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06294
presentato da
GRILLO Giulia
testo di
Martedì 8 settembre 2015, seduta n. 477

   GRILLO, BARONI, DI VITA, SILVIA GIORDANO, LOREFICE, MANTERO, CANCELLERI, LUPO, MANNINO, D'UVA, MARZANA, VILLAROSA e NUTI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   Il Sole 24 ore del 23 luglio 2015 riporta la seguente notizia:
    alla regione siciliana nel 2011 fu assegnato un appalto per venticinque milioni di euro per riorganizzare la spesa sanitaria regionale che incide per il 71 per cento sulle entrate correnti dell'ente regionale;
    ad aggiudicarsi l'appalto fu un raggruppamento d'imprese formato da Kpmg Advisor e da Pricewaterhouse Coopers Advisor, che avrebbe dovuto realizzare un sistema di monitoraggio del servizio sanitario regionale e formare personale;
    l'organo di vigilanza interno della regione siciliana ha sollevato dubbi se siano state seguite correttamente le procedure di aggiudicazione triennale dell'appalto e il suo rinnovo per altri due anni alle stesse imprese;
    la Corte dei Conti siciliana nella requisitoria del 3 luglio 2015 del procuratore generale Diana Calaciura Traina afferma che la spesa sanitaria del 2014, sempre per funzioni obiettivo, risulta pari a 9 miliardi 508 milioni di euro con un aumento di circa 615 milioni, rispetto all'omologo dato del 2013;
    fonti vicine alle società aggiudicatarie sostengono che all'interno delle aziende sanitarie e ospedaliere siciliane vi siano forti resistenze ad accettare un cambiamento di regole;
    il comma 5 dell'articolo 3-bis del decreto legislativo n. 502 del 1992 prevede che: «Le regioni determinano preventivamente, in via generale, i criteri di valutazione dell'attività dei direttori generali, avendo riguardo al raggiungimento degli obiettivi definiti nel quadro della programmazione regionale, con particolare riferimento alla efficienza, efficacia e funzionalità dei servizi sanitari. All'atto della nomina di ciascun direttore generale, esse definiscono ed assegnano, aggiornandoli periodicamente, gli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi, con riferimento alle relative risorse, ferma restando la piena autonomia gestionale dei direttori stessi»;
    il comma 6 dell'articolo 3-bis del decreto legislativo n. 502 del 1992 indica che: «Trascorsi diciotto mesi dalla nomina di ciascun direttore generale, la regione verifica i risultati aziendali conseguiti e il raggiungimento degli obiettivi di cui al comma 5 e, sentito il parere del sindaco o della conferenza dei sindaci di cui all'articolo 3 comma 14, ovvero, per le aziende ospedaliere, della Conferenza di cui all'articolo 2, comma 2-bis, procede o meno alla conferma entro i tre mesi successivi alla scadenza del termine. La disposizione si applica in ogni altro procedimento di valutazione dell'operato del direttore generale, salvo quanto disposto dal comma 7»;
    il comma 7 dell'articolo 3-bis del decreto legislativo n. 502 del 1992 indica tra le altre cose come: «Quando ricorrano gravi motivi o la gestione presenti una situazione di grave disavanzo o in caso di violazione di leggi o del principio di buon andamento e di imparzialità dell'amministrazione, la regione risolve il contratto dichiarando la decadenza del direttore generale e provvede alla sua sostituzione»;
    il comma 567 della legge di stabilità, legge 23 dicembre 2014 n. 190, stabilisce che: «l'accertamento da parte della regione del mancato conseguimento degli obiettivi di salute e assistenziali costituisce per il direttore generale grave inadempimento contrattuale e comporta la decadenza automatica dello stesso»;
    quanto affermato dal procuratore generale della Corte dei Conti siciliana appare in contrasto con la relazione sul rendiconto della regione siciliana, nella quale si sostiene che siano stati ridotti gli squilibri della sanità;
    la gara per i servizi erogati da Kpmg Advisor e da Pricewaterhouse Coopers Advisor è stata finanziata al 95 per cento dal Ministero della salute e dal 5 per cento dalla regione siciliana; è stata, poi, aggiudicata per 13,5 milioni di euro, con un ribasso del 36 per cento, con un contratto triennale a partire dal 14 febbraio 2011;
    da documenti in possesso del Sole 24 ore si afferma che «l'attività di progettazione degli strumenti e delle metodologie delle analisi dei dati per il governo del sistema può dirsi conclusa», invece la regione siciliana riaffida alle stesse imprese la continuazione dei lavori;
    questa seconda fase dei lavori che dovrebbe concludersi nel 2016 non viene assegnata con una gara ex novo, ma con il principio di «ripetizione di servizi analoghi», in definitiva con una procedura negoziata senza bando;
   il decreto-legge del 12 aprile 2006, n. 163, codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE, all'articolo 57 «Procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara», comma 5, prevede nei contratti pubblici relativi a lavori e negli appalti pubblici relativi a servizi, che la procedura ivi prevista è consentita alle seguenti condizioni:
    a) il valore complessivo stimato dei contratti aggiudicati per lavori o servizi complementari non superi il cinquanta per cento dell'importo del contratto iniziale;
    b) per nuovi servizi consistenti nella ripetizione di servizi analoghi già affidati all'operatore economico aggiudicatario del contratto iniziale dalla medesima stazione appaltante, a condizione che tali servizi siano conformi a un progetto di base e che tale progetto sia stato oggetto di un primo contratto aggiudicato secondo una procedura aperta o ristretta; in questa ipotesi la possibilità del ricorso alla procedura negoziata senza bando è consentita solo nei tre anni successivi alla stipulazione del contratto iniziale e deve essere indicata nel bando del contratto originario;
   il parere dell'ANAC (parere di precontenzioso n. 5 del 29 luglio 2014 – rif. PREC 228/13/L decreto legislativo n. 163 del 2006 articoli 122, 57 – codici 122.1, 5) riguardante anche l'articolo 57 del decreto-legge del 12 aprile 2006, n. 163 recita: «(....) In caso di procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara, la stazione appaltante non dispone di insindacabile discrezionalità nella scelta dei soggetti da invitare, dovendo procedere nel rispetto dei princìpi di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza (...) –:
   di quali elementi disponga in relazione alla vicenda descritta, con particolare riguardo alle modalità di affidamento dei servizi di cui in premessa in considerazione del cospicuo finanziamento erogato dallo Stato;
   se, nell'ambito delle attività di verifica sull'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari regionali, sia stato valutato se il costo dei servizi delle imprese Kpmg Advisor e Pricewaterhouse Coopers Advisor abbia appesantito il bilancio della spesa sanitaria siciliana, anche alla luce di quanto sottolineato dalla Corte dei Conti siciliana nella sua requisitoria del 3 luglio 2015;
   da quale fondo del Ministero dalla salute siano stati attinti gli stanziamenti di cui in premessa e quale ne sia l'esatto ammontare;
   da quale fondo del Ministero della salute siano stati attinti gli stanziamenti di cui in premessa e quale ne sia l'esatto ammontare. (5-06294)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 27 ottobre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-06294

  In merito alla notizia riportata da Il Sole 24 ore del 23 luglio 2015, relativa ad un appalto nel 2011 della Regione Sicilia di 25 milioni di euro per riorganizzare la spesa sanitaria, aggiudicato al Raggruppamento temporaneo di imprese, formato da «Kpmg Advisor» e da «Pricewaterhouse Coopers Advisor», e sul quale l'organo di vigilanza interno alla Regione Sicilia ha sollevato dubbi, con riguardo al corretto rispetto delle procedure di aggiudicazione triennale dell'appalto e del suo rinnovo per altri due anni alle stesse imprese, per quanto di competenza di questo Ministero, si rappresenta quanto segue.
  In attuazione dell'articolo 79, comma 1-sexies, lettera c), del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, inserito dalla legge di conversione 6 agosto 2008, n. 133, la Regione Sicilia ha predisposto un intervento denominato «Acquisizione di Servizi di consulenza direzionale ed operativa avente carattere immateriale», da finanziare con le risorse previste dall'articolo 20 della legge 11 marzo 1988, n. 67.
  Per la realizzazione dell'investimento in questione la Regione Sicilia, il Ministero della salute e il Ministero dell'economia e delle finanze hanno sottoscritto, in data 11 dicembre 2009, un Accordo di programma, con i seguenti tre obiettivi: supporto direzionale ed operativo alle strutture del Servizio sanitario regionale, adeguamento sia dei sistemi informativi aziendali e sia del sistema informatico direzionale regionale.
  Con decreto del 7 ottobre 2010, il Ministero della salute ha ammesso al finanziamento l'intervento in esame, per l'importo di euro 24.184.009,40 a carico dello Stato e di euro 1.272.842,60 a carico della Regione.
  Sulla base d'asta di euro 21.121.377, l'appalto è stato aggiudicato per l'importo di euro 13.517.681.
  Con riferimento alla aggiudicazione della gara, avvenuta il 30 dicembre 2010, al Raggruppamento Temporaneo di Imprese composto da «KPMG Advisory» (mandataria) e «PriceWaterhouse Coopers Advisory» (mandante), la Regione Sicilia ha trasmesso, in più occasioni, documentazione in merito all'attività svolta in relazione allo sviluppo di un modello regionale di controllo di gestione e di una coerente implementazione del sistema a livello aziendale.
  L'Assessore della Salute pro tempore della Regione Sicilia, con nota del 29 gennaio 2014, indirizzata al Ministero della salute e al Ministero dell'economia e delle finanze, ha descritto l'importanza del percorso di crescita conseguente alla conclusione del progetto realizzato con il supporto del Raggruppamento connesso all'Accordo di programma tra la Regione, il Ministero della salute ed il Ministero dell'economia e delle finanze.
  L'Assessore ha anche rappresentato la necessità del mantenimento del supporto dei consulenti del Raggruppamento, al fine di completare il processo di cambiamento intrapreso, anche alla luce di:
   accompagnare l'evoluzione del Programma operativo consolidamento e sviluppo nel prossimo biennio, garantendo la disponibilità delle misure indispensabili per programmare e monitorare, costantemente e in modo affidabile, azioni e risultati attesi nei diversi ambiti (personale, acquisto di beni e servizi, posti letto, prestazioni);
   consolidare gli strumenti di monitoraggio e di analisi sul versante dell'acquisto dei beni e dei servizi, per supportare il raggiungimento degli obiettivi regionali, anche alla luce delle indicazioni fornite dalla Corte dei conti – sezione di controllo per la Regione Siciliana nell'indagine sui costi per le forniture in sanità.

  Pertanto, su invito della Regione, a seguito della verifica dell'ammissibilità del ricorso «alla ripetizione dei servizi analoghi», il Raggruppamento ha presentato una proposta progettuale in coerenza con le necessità sopra descritte, per una spesa pari a complessivi euro 10.446.215,00.
  Dalla citata nota dell'Assessore della Salute risulta che la copertura di detta spesa doveva avvenire per euro 5.700.000 con le economie progettuali sul finanziamento originario, mentre per il restante fabbisogno, pari ad euro 4.746.215 a valere sul Fondo Sanitario Regionale, nell'ambito delle somme destinate agli specifici obiettivi di sviluppo, suddiviso equamente per gli anni 2014 e 2015.
  Su tale ultimo aspetto, i tavoli tecnici che effettuano il monitoraggio sull'attuazione dei piani di rientro, il 15 aprile 2014 in sede di riunione, hanno chiesto alla citata Regione di relazionare se la spesa di euro 4.746.215 sia stata contemplata all'interno del quadro programmatico complessivo allegato al Programma Operativo 2013-2015, e di confermare, altresì, che la destinazione di dette risorse alla realizzazione delle attività oggetto della proposta contrattuale non comprometta, in alcun modo, l'equilibrio economico già rappresentato nel documento di programmazione regionale.
  In riscontro, la Regione ha rappresentato che nel Programma Operativo 2013-2015, con particolare riferimento ai costi per la formazione da privato, il valore esposto nel quadro tendenziale e programmatico relativo agli anni 2014 e 2015 è comprensivo del costo correlato alla ripetizione dei servizi resi in attuazione dell'articolo 79, comma 1-sexies, lettera c), del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito con legge n. 133 del 2008, ed ha aggiunto che, considerato che per il periodo di valenza del suddetto Programma operativo la programmazione regionale prevede che il Sistema sanitario regionale continui il progressivo decremento del deficit fino al raggiungimento dell'equilibrio di bilancio nell'anno 2015, risulta pienamente soddisfatto il presupposto di sostenibilità economico-finanziaria.
  Pertanto, con riguardo al monitoraggio relativo alla spesa sanitaria della Regione Sicilia, si osserva che, quanto ai costi per l'acquisto di formazione da privato, è stato riscontrato nell'anno 2014 un incremento di circa 2,4 milioni di euro, che risulta coerente con la spesa relativa alla ripetizione dei servizi di cui si è parlato in precedenza.
  L'entità di tale incremento di costo non risulta essere tale da poter pregiudicare, o incidere negativamente, sul bilancio della spesa sanitaria siciliana.
  Infatti, sia nell'esercizio 2013 che nell'esercizio 2014, il bilancio della sanità siciliana è risultato in avanzo prima ancora del conferimento del gettito delle aliquote fiscali.
  Tale dato dimostra che la Regione Sicilia, negli ultimi anni, è riuscita a governare la spesa sanitaria che, all'epoca dell'inizio del percorso del Piano di rientro (anno 2007) registrava disavanzi sanitari, prima del conferimento dei gettiti fiscali, di oltre 600 milioni di euro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

spese sanitarie

aggiudicazione d'appalto

nomina del personale