ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06064

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 462 del 15/07/2015
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/08105
Firmatari
Primo firmatario: GIORDANO SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 15/07/2015
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 15/07/2015
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 15/07/2015
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 15/07/2015
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 15/07/2015
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 15/07/2015
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 15/07/2015
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 15/07/2015
PISANO GIROLAMO MOVIMENTO 5 STELLE 15/07/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 15/07/2015
Stato iter:
05/08/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/08/2015
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 05/08/2015
Resoconto GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 15/07/2015

DISCUSSIONE IL 05/08/2015

SVOLTO IL 05/08/2015

CONCLUSO IL 05/08/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06064
presentato da
GIORDANO Silvia
testo di
Mercoledì 15 luglio 2015, seduta n. 462

   SILVIA GIORDANO, MANTERO, TOFALO, MICILLO, SIBILIA, LUIGI GALLO, COLONNESE, GRILLO, LOREFICE e PISANO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   l'azienda ospedaliera universitaria OO.RR «San Giovanni di Dio e Ruggi D'Aragona» di Salerno con la deliberazione del direttore generale n. 1030 del 27 novembre 2014 ha approvato il «regolamento per la disciplina dell'orario di lavoro del personale dipendente»;
   l'articolo 7 di sopra citato regolamento disciplina l'istituto del lavoro straordinario stabilendo il limite massimo annuo individuale di lavoro straordinario in 180 ore annue per tutti i dipendenti. Tale limite può essere ulteriormente superate solo previa autorizzazione della direzione aziendale e nel rispetto di un contingente massimo del 5 per cento del personale in servizio e comunque non oltre il limite individuale di 250 ore annue. In sede di contrattazione decentrata possono essere individuate limitate aree/o servizi aziendali per le quali diviene indispensabile garantire i livelli essenziali di assistenza – che, a seguito del blocco del turn over, presentano evidenti carenze di organico – anche attraverso il superamento dei predetti limiti, fatto salvo la preventiva e totale applicazione di tutti gli altri strumenti contrattuali, se previsti nel CCNL di categoria. Le prestazioni devono essere preventivamente comandate dal dirigente responsabile; il comando contestuale o successivo è ammesso esclusivamente nei casi in cui le prestazioni siano imposte da situazioni di emergenza od urgenza (ad esempio nei servizi sanitari in cui occorra disporre la prosecuzione turno o la copertura di turni scoperti per l'assenza improvvisa del lavoratore, come la malattia). La disposizione deve contenere l'indicazione delle attività da svolgere, delle giornate e degli orari nonché l'opzione del dipendente per il recupero o il pagamento;
   le modalità di prestazione del lavoro straordinario, così come specificato nel decreto commissariale n. 23 del 2013, sono da eseguirsi nel rispetto delle disponibilità presenti nel relativo fondo contrattuale e del budget assegnato alla struttura di appartenenza con le connesse modalità di fruizione dei riposi compensativi o recupero orario;
   in data 11 febbraio 2015, al direzione amministrativa e sanitaria dell'azienda ospedaliera universitaria OO.RR. «San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona» di Salerno emanava una circolare (prot. N. 4183/2015) con cui è stato stabilito che nessun dipendente possa superare le 40 ore mensili di straordinario e che «qualsiasi ulteriore necessità di superare il predetto limite individuale di 40 ore per eventi eccezionali ed imprevedibili deve essere autorizzata preventivamente dalla Direzione Strategica previa motivata relazione del responsabile richiedente»;
   la predetta circolare è la conseguenza di una verifica trimestrale dell'azienda al IV trimestre 2014 e di un'analisi dei dati dello straordinario pagato a favore del personale dipendente nel periodo gennaio-novembre 2014, da cui è emerso che «diverse unità di personale, soprattutto del ruolo tecnico, hanno percepito emolumenti per prestazioni straordinarie aggiuntive in palese violazione delle norme contrattuali e di legge nonché di qualsiasi ragionevole esigenza e sfuggendo a qualsiasi controllo da parte degli uffici a ciò deputati»;
   nella circolare della direzione amministrativa e sanitaria dell'azienda ospedaliera e universitaria si evidenzia anche che in particolare, 257 dipendenti (pari all'11,5 per cento del totale del personale di comparto a tempo indeterminato) hanno superato il tetto delle 500 ore pro capite/anno;
   da fonti di stampa del 17 febbraio 2015 – riportando il contenuto della circolare, parla di una spesa sanitaria di circa 4 milioni di euro e di dipendenti «scoperti» ad aver svolto 18 ore di lavoro consecutivo;
   il direttore generale dell'azienda sanitaria, Vincenzo Viggiani, ancora sul Mattino del 17 febbraio 2015, afferma che fermo restando le carenze di personale determinate dal blocco del turn over occorre un intervento, in quanto alcuni sforamenti non sono giustificabili;
   le disposizioni dell'atto aziendale 4183/2015 sono state al centro di un incontro durato circa cinque ore tra il direttore amministrativo del Ruggi, Salvatore Guetta, e le organizzazioni sindacali interne, convocato d'urgenza il 16 febbraio 2015;
   l'incontro si è concluso con la sospensione di suddetto regolamento fino a marzo 2015;
   per i sindacati l'applicazione rigorosa dei contenuti nel documento avrebbe significato di fatto, bloccare le attività di interi reparti dei 5 plessi. A causa della carenza di personale medico, infermieristico e ausiliario, solo il ricorso allo straordinario consente la copertura dei turni;
   nonostante il ricorso al lavoro straordinario ci sono strutture che lavorano a ritmo ridotto, come ad esempio le sale operatorie del plesso di Mercato San Severino dell'ospedale Ruggi d'Aragona, attive solo sei ore al giorno invece di dodici proprio per l'impossibilità di disporre di personale a sufficienza;
   le associazioni sindacali di categoria denunciano che la mancata assunzione di nuovo personale rischia di degenerare in nuova crisi la prossima estate, quando occorrerà garantire i turni di ferie e l'unica soluzione possibile sarà la riduzione dei posti letto;
   vi è inoltre un problema di ricorrente affollamento al pronto soccorso ospedaliero. L'Ordine dei medici di Salerno ricorda che da gran tempo insiste sulla necessità di adeguare gli spazi del pronto soccorso e si interroga su quali sono i veri motivi per cui non si sono ancora completati i lavori già appaltati, oltre alla necessità di integrare il personale medico e infermieristico;
   l'azienda sanitaria ha attualmente una carenza d'organico di circa 300 unità;
   la procura di Salerno ha aperto una indagine sugli straordinari del personale sanitario dell'azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno. L'azienda salernitana ha sforato il tetto del fondo destinato agli straordinari con una spesa di 7 milioni e mezzo di euro nel 2014, attestandosi prima nella classifica stilata dalla regione Campania;
   ancora il direttore generale Vincenzo Viggiani, interpellato dal quotidiano La Città di Salerno in data 17 febbraio 2015, non ha escluso l'esistenza di una inchiesta della procura di Salerno sulla questione degli straordinari al Ruggi;
   a parere degli interroganti l'azienda, che si vanta di essere il fiore all'occhiello della sanità salernitana, ha tante ombre grigie da chiarire. Si sono spesi milioni e milioni di euro per appalti e ristrutturazioni che ancora non sono state ultimate. Così come si ricorre troppo facilmente all'utilizzo di consulenze con compensi raddoppiati rispetto a quanto avrebbero dovuto percepire. Le denunce dei sindacati sugli appalti degli ultimi anni non hanno portato ancora a nessun risultato. In compenso, l'azienda continua a registrare una carenza organica di oltre 300 unità, tra operatori socio-sanitari e assistenti sociosanitari;
   con queste conseguenze: il centro trasfusionale, dal prossimo marzo, non potrà garantire più le urgenze e le emergenze se non vengono autorizzati gli straordinari; la sala operatoria di ortopedia è chiusa per allagamento; la terapia iperbarica rischia di chiudere dal prossimo mese per carenza di tecnici. In medicina d'urgenza manca l'operatore ausiliario e c’è un solo Oss per ogni turno, mentre in pediatria si è costretti a ricorrere a rientri pomeridiani –:
   di quali elementi disponga il Ministro, anche per il tramite del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari, in relazione a quanto esposto in premessa con particolare riguardo all'asserito sforamento del fondo contrattuale legato agli straordinari e all'eventuale nesso di causalità tra la carenza di organico e le carenze igienico-sanitarie dei reparti;
   quali iniziative di competenze si intendano adottare per ovviare al blocco del turn over di fronte ad uno spopolamento di risorse interne nei vari reparti;
   se, alla luce dei fatti esposti in premessa, non ritenga necessario assumere ogni ulteriore iniziativa per assicurare i livelli essenziali di assistenza e la stabilità finanziaria della sanità campana.
(5-06064)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 5 agosto 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-06064

  In merito alle problematiche indicate nell'interrogazione parlamentare in esame, riguardanti le modalità di prestazione del lavoro dei dipendenti dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Salerno «OO.RR. San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona – Scuola Medica Salernitana», con particolare riferimento alle carenze di organico, aggravate dal blocco del turn-over, e dei suoi effetti negativi sulla salute dei cittadini, ai quali non verrebbero garantiti i livelli essenziali di assistenza, la Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Salerno ha comunicato quanto segue.
  La sanità in Campania versa, da anni, in condizioni di criticità tali da rendere necessario il ricorso ad atti di straordinaria amministrazione per ripianare la forte posizione debitoria accumulata dalla regione nel corso degli anni; fin dal 2007 è una regione in Piano di Rientro dal disavanzo.
  Con il decreto Commissariale (DCA) n. 49 del 27 settembre 2010, la regione, per dare concreta attuazione al Piano, ha ridisegnato l'assetto della rete ospedaliera territoriale, utilizzando una metodologia di analisi delle prestazioni erogate in regime di ricovero, ridefinendo il fabbisogno di prestazioni ospedaliere appropriate e, quindi, l'indice programmatico di posti letto per 1.000 abitanti, sulla base del quale procedere al riassetto della rete attraverso una complessiva riorganizzazione di tutti i Presidi e le Aziende Ospedaliere del territorio; per ciascuna delle strutture di ricovero pubbliche sono stati definiti, per singola disciplina, i posti letto, distinti in posti letto ordinari e a ciclo diurno; sono stati individuati i Presidi Ospedalieri destinati alla dismissione. Per quanto riguarda, in particolare, la situazione dell'Azienda Ospedaliera Universitaria «OO.RR. San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona – Scuola Medica Salernitana», il Piano di riassetto della sanità, proseguito con l'adozione dei successivi DCA n. 73 del 2011 le n. 82 del 2013, ha previsto sostanziali modifiche della sua organizzazione, tenuto conto anche delle funzioni assistenziali, didattiche e di ricerca collegate alla Facoltà di Medicina e Chirurgia della Università di Salerno.
  Attualmente classificata come III livello della rete dell'emergenza, di riferimento per tutto l'ambito provinciale, a decorrere dal 1o gennaio 2011 all'originaria struttura «San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona» sono stati annessi i Presidi Ospedalieri «A. Fucito» di Mercato San Severino, «Giovanni da Procida» di Salerno e «Santa Maria dell'Olmo» di Cava dè Tirreni; successivamente, a decorrere dal 1o aprile 2011, è stata incorporata alla struttura anche il Presidio di Castiglione di Ravello in costiera amalfitana.
  In merito a tali accorpamenti, il Direttore Generale dell'Azienda in questione ha inteso precisare che i cambiamenti sono avvenuti senza un'adeguata corrispondente dotazione organica e che «per il personale amministrativo tecnico e professionale va specificato, inoltre, che l'accorpamento dei plessi ha comportato esclusivamente il trasferimento del personale assegnato agli stessi ma non l'analogo trasferimento di personale per le aree dei Servizi centrali e di staff».
  Per quantificare l'effettivo fabbisogno di personale, l'Azienda ha analizzato i dati relativi al rapporto tra la forza lavoro in dotazione ed i posti letto disponibili, confrontandoli con quelli di altre Aziende pubbliche di analoghe dimensioni.
  Dallo studio comparativo di tali elementi è emersa una differenza percentuale nel rapporto Forza lavoro/Posti letto, pari a – 18 per cento rispetto a quello delle altre Aziende esaminate.
  In presenza del sottodimensionamento dell'organico, al fine di garantire la continuità assistenziale per i pazienti, l'Azienda ricorre allo straordinario, alle prestazioni aggiuntive del personale medico, al «plus» orario della specialistica ed al convenzionamento esterno con altri Enti, stante l'impossibilità di programmare interventi diversi per coprire la carenza di personale, a causa dei vincoli stabiliti nel «Piano di rientro» che, tra le prescrizioni, ha posto il blocco del «turn-over».
  In conseguenza di tali misure, le risorse umane, che pure costituiscono un elemento strategico di fondamentale importanza ai fini del perseguimento e della realizzazione degli obiettivi aziendali, hanno subito una progressiva diminuzione che, negli anni di riferimento 2011/2014, è stata calcolata in 197 unità complessive, così distribuite:

  È risultato, inoltre, che l'età media del personale dipendente è particolarmente elevata (pari al 51,8); la classe di età più numerosa è quella compresa tra i 51/60 anni, pari al 49 per cento dei dipendenti, mentre il personale compreso tra i 20/30 anni è lo 0,52 per cento, e tra i 31/40, l'8 per cento.
  I dati confermano una forte carenza di ricambio generazionale, sia per quel che riguarda l'intero comparto che la dirigenza, conseguenza diretta del perdurare del blocco del «turn-over» attuato dalla regione Campania, che ha comportato una graduale diminuzione del personale dipendente, a fronte di un sostanziale mantenimento delle attività.
  Pertanto, anche se le disposizioni di blocco del «turn-over» hanno determinato, a livello regionale, una consistente riduzione della spesa per il personale, come evidenziato nel decreto n. 82 del 2013 del Commissario «ad Acta» per la regione Campania, si deve nel contempo rilevare che tale situazione ha procurato condizioni di difficoltà nell'assicurare i livelli minimi di assistenza, per effetto della notevole riduzione del personale in servizio, diminuito di oltre 7.200 unità dal 2007 al 2012.
  D'altronde è lo stesso decreto n. 82 del 2013 ad evidenziare talune criticità del perdurare del blocco delle assunzioni, che ha causato, in alcune realtà, effetti non voluti, come l'acquisto di prestazioni da terzi, attraverso agenzie interinali, nonché il ricorso progressivo all'utilizzo degli specialisti ambulatoriali e all'istituto dello straordinario per il personale di comparto, e all'auto – convenzionamento interno per la dirigenza medica e sanitaria.
  Proprio per ovviare a tali criticità, con il decreto Commissariale n. 41 del 30 aprile 2013 e con i decreti interministeriali del 10 gennaio 2014 e del 29 aprile 2014, in deroga al blocco del «turn-over» sui cessati dell'anno 2011 e 2012, l'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata è stata autorizzata al reclutamento di complessive 32 unità, 16 riferite all'annualità 2011 e 16 per il 2012.
  Per quanto riguarda gli anni 2013 e 2014, con i decreti Commissariali n. 20 del 2015 e n. 30 del 2015, la regione Campania ha determinato una quota di riserva regionale di reclutamenti, in deroga al principio di proporzionalità rispetto al numero dei cessati, e da destinare a situazioni di gravi difficoltà che, per l'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Salerno, è stata calcolata in 55 unità di personale.
  Le procedure concorsuali per il reclutamento di tali unità sono già state avviate.
  Quanto alle valutazioni del Ministero della salute, ricordo che proprio perché si ha consapevolezza delle criticità connesse al blocco del turn-over, sono stati adottati i decreti-legge n.98 del 2011 (articolo 17, comma 4) e n. 138 del 2011 (articolo 1, comma 23-bis) che, com’è noto, hanno introdotto deroghe al blocco del turn-over automatico e totale, prevedendo la possibilità di un blocco del turn-over parziale, in questa direzione è in atto, da parte della regione, una riduzione percentuale progressiva del blocco del «turn-over», tendente a porre fine, sostanzialmente, al largo utilizzo del lavoro straordinario.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ore straordinarie

professione sanitaria

orario di lavoro