ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06011

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 457 del 08/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: PAGLIA GIOVANNI
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 08/07/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 08/07/2015
Stato iter:
09/07/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 09/07/2015
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 09/07/2015
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 09/07/2015
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/07/2015

SVOLTO IL 09/07/2015

CONCLUSO IL 09/07/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06011
presentato da
PAGLIA Giovanni
testo di
Mercoledì 8 luglio 2015, seduta n. 457

   PAGLIA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   il 7 febbraio 2014 il quotidiano «Il Giornale» anticipava l'indiscrezione che il prestigioso e glorioso marchio automobilistico «Ferrari», dopo 67 anni di storia industriale strettamente intrecciata con quella del territorio sul quale opera dal 1947, l'Emilia Romagna, avrebbe potuto subire la stessa sorte degli altri prestigiosi marchi italiani del gruppo automobilistico Fiat Chrysler Automobiles che per usufruire di un regime fiscale più vantaggioso hanno da tempo trasferito la propria sede legale in Olanda;
   per mettere a tacere i termini della questione puntuale è pervenuta la smentita ufficiale della casa automobilistica di Maranello che ha definito la notizia «destituita di ogni fondamento»; infatti la Ferrari, azienda che ha saputo fare del made in Italy non solo un marchio ma un vero motivo di orgoglio su cui ergere valori, storia e tradizione, non avrebbe motivo di esistere lontano dall'Italia;
   eppure, ad appena un anno di distanza e senza le preventive interlocuzioni sia con le istituzioni, nazionali e locali, che con le parti sociali, l'amministratore delegato Sergio Marchionne ha seraficamente comunicato nei giorni scorsi la scelta rivoluzionaria ed unilaterale di trasferire anche la Ferrari, che solo grazie a contratti di licenza o franchising legati al suo brand realizza annualmente 100 milioni di fatturato, nei Paesi bassi secondo un modello finanziario ed una struttura societaria che vedrebbe al vertice una holding che sarà quotata sulla borsa olandese e che sarà una costola dell'attuale Fiat Chrysler Automobiles NV che ha sede legale in Olanda e domicilio fiscale nel Regno Unito; la scelta strategica, sempre secondo quanto dichiarato dall'amministratore delegato, sarebbe giustificata dal fatto che la legislazione olandese consente agli azionisti, attraverso complessi meccanismi dei voti multipli e delle «loyalties share», di mantenere la presa sull'azienda;
   recentemente grazie al decreto-legge n. 91 del 2014, cosiddetto «competitività» anche nel nostro Paese è stato consentito che gli statuti societari prevedano la maggiorazione dei diritti di voto, oppure la loro moltiplicazione;
   secondo una recente indagine, il marchio Ferrari oltre ad essere in assoluto il più conosciuto al mondo surclassando colossi come Google e Coca Cola, rappresenta universalmente l'Italia ed il fare italiano –:
   se, con riferimento a quanto riportato in premessa, al Governo risultino operazioni che riguardano il trasferimento all'estero sia del marchio Ferrari sia del relativo domicilio fiscale, visto quanto accaduto precedentemente con FCA, e quali siano le sue valutazioni rispetto ad un'operazione che rappresenterebbe oggettivamente un serio danno per le entrate tributarie nonché dell'immagine dell'intera nazione italiana. (5-06011)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 9 luglio 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-06011

  Con il documento di sindacato ispettivo in esame, l'onorevole interrogante chiede di conoscere se risulta il trasferimento all'estero del marchio e del domicilio fiscale della casa automobilistica Ferrari S.p.A, e quali siano le valutazioni rispetto ad un'operazione che rappresenterebbe un danno per le entrate tributarie e per l'immagine dell'Italia.
  Al riguardo, l'Agenzia delle entrate, riferisce che le operazioni di cui si fa cenno nel documento di sindacato ispettivo non risultano essere state poste in essere e sarebbero state smentite dalla medesima casa automobilistica.
  Infine, si la rilevare che le attività esercitate sul territorio dello Stato, sono ivi imponibili sia ai fini delle imposte dirette sia delle indirette, in base alle disposizioni della normativa interna ed internazionale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

industria automobilistica

licenza di brevetto

politica fiscale