ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05726

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 436 del 05/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: BARUFFI DAVIDE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO 05/06/2015
MAESTRI PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 05/06/2015
GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO 05/06/2015
LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO 05/06/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 05/06/2015
Stato iter:
18/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/06/2015
Resoconto BELLANOVA TERESA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 18/06/2015
Resoconto BARUFFI DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/06/2015

DISCUSSIONE IL 18/06/2015

SVOLTO IL 18/06/2015

CONCLUSO IL 18/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05726
presentato da
BARUFFI Davide
testo di
Venerdì 5 giugno 2015, seduta n. 436

   BARUFFI, INCERTI, MAESTRI, GHIZZONI e LENZI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   la società INALCA spa, appartenente al gruppo Cremonini, azienda leader in Italia e fra le prime in Europa nella macellazione e lavorazione delle carni bovine, il 27 maggio ha comunicato alle strutture, nazionali di FAI CISL, FLAI CGIL e UILA UIL l'intenzione di disdettare il contratto di appalto con il consorzio Euro 2000 e, nonostante la fissazione di un incontro con le suddette sigle sindacali fissato per il successivo 30 maggio, al fine di individuare soluzioni per la gestione di tale orientamento, ha definitivamente provveduto alla suddetta disdetta, a far data dal 1o giugno;
   al momento non sono state rese note le ragioni alla base di tale decisione che coinvolge nella sola città di Modena almeno 200 soci lavoratori del consorzio Euro 2000;
   tuttavia, a quanto riferito dalle organizzazioni sindacali, la INALCA spa, già nel pomeriggio di domenica 31 maggio, attraverso gli ex capi del consorzio Euro 2000, avrebbe organizzato le assunzioni a tempo determinato, per sei mesi, con scadenza 30 novembre 2015, dei suddetti soci lavoratori per il tramite di un'impresa interinale, la Trenkwalder SRL;
   tale passaggio, sempre a quanto riferito, sarebbe stato giustificato come un «passaggio transitorio» nella suddetta agenzia interinale, in attesa di trovare un altro soggetto imprenditoriale a cui affidare le lavorazioni sinora svolta dal consorzio Euro 2000;
   la INALCA spa, indirettamente, ha come azionista alcune istituzioni pubbliche. Infatti a novembre 2014, con un investimento di 165 milioni, «IQ Made in Italy Investment Company S.p.A» (joint venture tra il Fondo strategico italiano e Qatar investment authority) entra come azionista di INALCA spa, arrivando a detenere il 28,4 per cento di azioni;
   il rapporto fra INALCA e il consorzio Euro 2000 è nato oltre quindici anni fa, con una serie di cooperative consorziate, alcune delle quali, in questi quindici anni, hanno cambiato ragione sociale diverse volte, con rotazioni degli stessi nomi nei ruoli apicali. Per di più, INALCA e consorzio Euro 2000 sono socie di GESCAR Srl, società che intermediava gli appalti negli stabilimenti di INALCA;
   alla luce della natura dei rapporti che intercorrono tra INALCA e consorzio Euro 2000, delle modalità e dei tempi previsti per la disdetta del contratto di appalto e della riassunzione temporanea, in attesa dell'individuazione di un nuovo soggetto imprenditoriale subentrante, eventualmente avvantaggiandosi nelle future riassunzioni del nuovo quadro normativo in materia di incentivazione contributiva prevista dalla legge di stabilità e in materia di regolamentazione dei rapporti di lavoro –:
   se sia a conoscenza dei fatti sommariamente esposti in premessa;
   quali eventuali azioni intenda intraprendere per tutelare l'occupazione e i diritti dei lavoratori coinvolti;
   se non ritenga di assumere iniziative tese a prevenire, in circostanze analoghe a questa, un utilizzo improprio degli incentivi contributivi a tutto danno di lavoratori ed erario. (5-05726)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 18 giugno 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-05726

  Con riferimento all'atto parlamentare degli onorevoli Baruffi ed altri, inerente alla vicenda occupazionale dei soci lavoratori del consorzio di cooperative Euro 2000, operanti presso gli stabilimenti dell'impresa INALCA spa, appartenente al Gruppo Cremonini, leader in Italia nella macellazione e lavorazione di carni bovine, preliminarmente, è opportuno precisare che il rapporto tra Inalca spa ed il consorzio euro 2000 risale ad oltre 15 anni addietro, allorquando il Gruppo Cremonini, in occasione dell'apertura in Ospitaletto Lodigiano (LO) del più grande macello in Europa, ha sottoscritto con le rappresentanze sindacali un accordo definito «pionieristico».
  Il predetto accordo, in particolare, consentiva al Gruppo Cremonini di affidare in appalto a società cooperative facenti parte del consorzio Euro 2000 l'espletamento di alcune fasi del proprio ciclo produttivo (macellazione, dissossamento e confezionamento).
  In siffatto contesto, lo scorso 27 maggio, Inalca spa ha comunicato alle rappresentanze sindacali il recesso – a decorrere dallo scorso 31 maggio – dal contratto di appalto stipulato con il consorzio Euro 2000, senza apparente motivazione.
  A seguito del recesso, 889 lavoratori dipendenti del consorzio Euro 2000 operanti presso gli stabilimenti Inalca spa di Castelvetro (MO), Ospitaletto Lodigiano (LO) e Rieti sono stati assunti con contratto a tempo determinato della durata di sei mesi – e, dunque, con scadenza al 30 novembre 2015 – dalla agenzia di somministrazione Trenkwalder srl.
  La Trenkwalder srl ha contestualmente proceduto a somministrare ad Inalca spa i predetti lavoratori che pertanto hanno continuato a svolgere la medesima attività lavorativa presso gli stabilimenti Inalca dove già avevano operato, alle medesime condizioni contrattuali ed economiche.
  La durata del contratto di somministrazione tra Trenkwalder srl e Inalca spa è stata limitata al periodo strettamente necessario per la definizione, da parte di quest'ultima, delle procedure di affidamento dell'appalto ad altra società.
  Inalca spa inoltre, obbligata in solido con il consorzio Euro 2000 in forza del precedente appalto, ha provveduto ad erogare, a titolo di anticipo, una somma – di importo pari a 1.000 euro ai lavoratori del consorzio che non avevano percepito la retribuzione relativa allo scorso mese di aprile. Per quanto riguarda, invece, i pregressi trattamenti economici eventualmente non ancora corrisposti dal consorzio Euro 2000, Inalca spa ha manifestato la propria disponibilità a addivenire ad una soluzione con le rappresentanze sindacali dei lavoratori.
  Alla luce di quanto finora detto, il Ministero che rappresento continuerà a monitorare con attenzione i futuri sviluppi della vicenda anche nella prospettiva di esaminarne eventuali criticità.
  Riguardo all'ultimo quesito formulato dall'Onorevole interrogante inerente ad un eventuale utilizzo improprio degli sgravi contributivi faccio presente quanto segue.
  L'articolo 1, comma 118, della legge n. 190 del 2014 (legge di stabilità per il 2015) prevede – «al fine di promuovere forme di occupazione stabile» – l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro che provvedano ad effettuare, nel corso del corrente anno, nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato.
  Il predetto esonero non spetta, tuttavia, in talune ipotesi fra le quali quella relativa «all'assunzione dei lavoratori che nei sei mesi precedenti siano risultati occupati a tempo indeterminato presso qualsiasi datore di lavoro». In altri termini – come anche chiarito dall'INPS nella circolare n. 17 del 2015 – l'esonero dal versamento dei contributi «è rivolto all'assunzione dei lavoratori che, nei sei mesi precedenti, risultano privi di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato».
  Nel caso di specie, pertanto – fatta salva la regolarità del nuovo appalto – l'eventuale assunzione a tempo indeterminato, da parte del nuovo appaltatore, di personale già assunto dalla agenzia di somministrazione Trenkwalder srl con contratto a tempo determinato di durata pari a sei mesi e somministrato, per il medesimo periodo, alla società Inalca spa, potrebbe essere astrattamente idonea a consentire la legittima fruizione dell'esonero contributivo di cui alla legge n. 190 del 2014.
  Sotto altro profilo, tuttavia, l'eventuale mancanza di motivazioni del recesso, da parte di Inalca spa dal contratto di appalto in precedenza stipulato col consorzio Euro 2000, unitamente ad altri elementi, quali, ad esempio, l'utilizzo in somministrazione dei lavoratori del consorzio medesimo, l'affidamento dell'appalto ad altro soggetto, magari collegato a Euro 2000, la riassunzione degli stessi lavoratori, potrebbero costituire indice sintomatico di un comportamento complessivamente preordinato ad aggirare il disposto del comma 118 dell'articolo 1 della legge n. 190 del 2014 e, godere, così, indebitamente dell'esonero contributivo in esso previsto.
  Nel caso in cui si appurasse questo, potrebbero non sussistere, dunque, le condizioni per il riconoscimento dell'esonero contributivo di cui al richiamato comma 118 e crearsi responsabilità, non solo civili, a carico degli attori coinvolti.
  Al riguardo rammento che il Ministero che rappresento ha diramato una circolare alle Direzioni interregionali e territoriali del lavoro al fine di valutare eventuali condotte irregolari ed elusive volte a beneficiare della decontribuzione prevista dalla legge di Stabilità 2015.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lavoro temporaneo

sindacato

mercato del lavoro