ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05661

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 431 del 20/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: ZARATTI FILIBERTO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 20/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/05/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 20/05/2015
Stato iter:
21/05/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/05/2015
Resoconto ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 21/05/2015
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 21/05/2015
Resoconto ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/05/2015

SVOLTO IL 21/05/2015

CONCLUSO IL 21/05/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05661
presentato da
ZARATTI Filiberto
testo di
Mercoledì 20 maggio 2015, seduta n. 431

   ZARATTI e PELLEGRINO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   con il decreto legislativo n. 30 del 2013, l'Italia ha emanato la norma di attuazione della direttiva 2009/29/CE, che modifica la direttiva 2003/87/CE, al fine di perfezionare ed estendere il sistema comunitario per lo scambio di quote di emissione di gas a effetto serra;
   ai sensi dell'articolo 19 del citato decreto legislativo la messa all'asta della quantità di quote determinata con decisione della Commissione europea, ai sensi dell'articolo 10, paragrafo 2, della direttiva 2003/87/CE, è disciplinata dal regolamento sulle aste. A tale fine il gestore del servizio elettrico svolge il ruolo di responsabile per il collocamento di cui al regolamento aste e pone in essere a questo scopo tutte le attività necessarie, propedeutiche, connesse e conseguenti, ivi incluse quelle finalizzate a consentire alla piattaforma d'asta di trattenere le risorse necessarie per il pagamento del sorvegliante d'asta, in conformità al citato regolamento e agli eventuali indirizzi e norme dei Ministeri competenti;
   i proventi delle aste sono versati al gestore del servizio elettrico in un apposito conto corrente dedicato «Trans-European Automated Real-time GrossSettlement Express Transfer System» («TARGET2»). Il gestore del servizio elettrico trasferisce i proventi alle aste ed i relativi interessi maturati su un apposito conto acceso presso la tesoreria dello Stato, intestato al dipartimento del tesoro, dandone contestuale comunicazione ai ministeri interessati e gli stessi sono successivamente versati all'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnati ad appositi capitoli per spese di investimento, con vincolo di destinazione in quanto derivante da obblighi comunitari;
   alla ripartizione delle risorse si provvede con decreti del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM), di concerto con i Ministri dello sviluppo economico (MSE) e Ministero dell'economia e delle finanze (MEF) da emanarsi entro il 31 maggio dell'anno successivo a quello di effettuazione delle aste, nella misura del 70 per cento a favore del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e del 30 per cento a favore del Ministero dell'economia e delle finanze;
   il 50 per cento dei proventi delle aste è destinato alle attività per ridurre le emissioni dei gas ad effetto serra, sviluppare le energie rinnovabili, rafforzare la tutela degli ecosistemi terrestri e marini ed altre attività in campo ambientale;
   il 9 maggio 2014, ai sensi del comma 4 del su citato articolo 19 è stata firmata la convenzione tra il Ministero dell'economia e delle finanze e Gestore del servizio elettrico che disciplina le modalità nelle quali il Gestore del servizio elettrico adempie al proprio ruolo di responsabile del collocamento delle quote italiane, nel rispetto di quanto già previsto dalla regolazione europea di settore e in particolare dal regolamento aste;
   secondo quanto reso noto dal Gestore del servizio elettrico tramite il rapporto annuale sulle aste di quote europee di emissione 2014 al 31 dicembre 2014, in coerenza con quanto previsto dalla convenzione, sono stati trasferiti alla tesoreria dello Stato proventi per oltre 464 milioni di euro relativi alle aste e agli interessi maturati nel corso degli anni 2012 e 2013;
   i ricavi complessivamente generati dalle aste nell'anno 2014, circa 365 milioni di euro resteranno sotto la temporanea custodia del Gestore del servizio elettrico fino al loro trasferimento alla tesoreria dello Stato che, in conformità con le indicazioni della convenzione del Ministero dell'economia e delle finanze – Gestore del servizio elettrico del 9 maggio 2014, avverrà entro e non oltre il 20 maggio 2015 al netto dei costi di gestione –:
   quale sia l'attuale reale utilizzo dei proventi e la relativa loro ripartizione, per oltre 464 milioni di euro, relativamente alle aste e agli interessi maturati nel corso degli anni 2012 e 2013 già trasferiti alla tesoreria dello Stato, e se non si intenda prevedere, qualora l'Ispra non risulti beneficiario di quota parte delle suddette risorse, che quota delle risorse ripartite con decreto interministeriale venga assegnata anche all'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale per l'importante svolgimento dei suoi compiti istituzionali, in quanto funzionali agli obiettivi di cui al suddetto decreto legislativo n. 30 del 2013. (5-05661)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 21 maggio 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-05661

  I proventi delle aste di competenza dell'anno 2013, sono così ripartiti in base alla legge:
   a) il 50 per cento, pari a 213,2 milioni di euro, è assegnato al Ministero dello sviluppo economico per il rimborso dei crediti spettanti agli operatori degli impianti ETS (Emissions Trading System) cosiddetti «nuovi entranti». Per tali somme, il Ministero dello sviluppo economico sta procedendo alla liquidazione dei crediti spettanti agli operatori aventi diritto;
   b) il restante 50 per cento, è destinato alle finalità ambientali ed è suddiviso come segue:
    il 70 per cento, pari a 149,2 milioni di euro, è assegnato al Ministero dell'ambiente;
    il rimanente 30 per cento, pari a 64 milioni di euro, è assegnato al Ministero dello sviluppo economico.

  Proprio con riferimento a queste ultime risorse destinate a finalità ambientali, il Ministero dell'ambiente e quello dello sviluppo economico stanno dando seguito alla realizzazione di programmi per l'efficienza energetica (di cui al decreto legislativo n. 102/2014), la lotta ai cambiamenti climatici e la mobilità sostenibile. In particolare:
   1. per il programma «Miglioramento della prestazione energetica degli immobili della Pubblica amministrazione centrale» sono destinati fino a 20 milioni di euro per l'anno 2014 e fino a 30 milioni di euro annui per il periodo 2015/2020;
   2. per il «Fondo nazionale per l'efficienza energetica» sono destinati fino a 50 milioni annui dal 2014 al 2020;
   3. per il «Programma di promozione delle diagnosi energetiche presso le Piccole e Medie Imprese» sono destinati fino a 15 milioni annui dal 2014 al 2020;
   4. per il «Programma di informazione e formazione per promuovere e facilitare l'uso efficiente dell'energia» sono destinati fino a 1 milione annuo dal 2015 al 2017;
   5. per il «Programma di verifiche e controlli in relazione alla diagnosi energetica per le grandi imprese e le imprese a forte consumo di energia» sono destinati fino a 0,3 milioni annui dal 2014 al 2020;
   6. per il «Il Green Climate Fund (GCF)» è destinata una somma pari a 50 milioni di euro nell'ambito dell'impegno preso dall'Italia;
   7. per il «Fondo mobilità sostenibile» sono destinati fino a 35 milioni di euro (il disegno di legge cosiddetto «Collegato ambientale», come è noto, è in corso di approvazione al Senato).
  In merito all'assegnazione di risorse a Ispra, si rileva che la direttiva comunitaria di riferimento e il decreto legislativo n. 30 del 2013 elencano determinate «attività con finalità ambientale» cui destinare il 50 per cento dei proventi delle aste. Sebbene non sia dunque prevista una assegnazione diretta a enti e istituti, laddove siano individuate attività e programmi specifici rientranti nell'elenco previsto dal citato decreto legislativo, potranno essere stipulati appositi accordi e convenzioni anche con Ispra.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inquinamento atmosferico

inquinamento stratosferico

protezione dell'ambiente